“DEVONO DARCI I VACCINI. IO AVEVO GIÀ TRUCCATO I DATI, TOTI LI HA RIAUMENTATI” – IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA E IL SUO CAPO DI GABINETTO, MATTEO COZZANI, SONO INDAGATI ANCHE PER FALSO IN ATTO PUBBLICO. SECONDO LA PROCURA I DATI SUI CONTAGI TRASMESSI AL GOVERNO NAZIONALE (LA STRUTTURA DI FIGLIUOLO) ERANO STATI “OGGETTO DI MANIPOLAZIONE” PER OTTENERE PIÙ DOSI – LE INTERCETTAZIONI DI COZZANI: “LI ABBIAMO CALCOLATI CON UN SISTEMA STATISTICO ABBASTANZA DICIAMO DEFINITO... PERCHÉ TOTI LI HA VOLUTI IN DIECI MINUTI, SE VUOI TE LO ENUNCIO ANCHE QUAL È IL MODELLO... A CAZZO!"

Condividi questo articolo


1. «DATI COVID MANIPOLATI», C’È L’INDAGINE PER FALSO IL FILONE SUI FINANZIAMENTI DALLA SANITÀ PRIVATA

Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

matteo cozzani toti matteo cozzani toti

Ufficio di Matteo Cozzani, […] 24 marzo del 2021, l’Italia sta affrontando la campagna vaccinale contro il Covid e la Liguria è in emergenza per la mancanza di dosi. Squilla il telefono e spunta la voce di Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di commercio di Genova.

 

I due discutono di dosi, di consegne e si lamentano del fatto che non arrivano. Non sanno di essere intercettati. A un certo punto Cozzani se ne esce così: «Il problema qual è stato… che io avevo già truccato, lui li ha presi, li ha riaumentati… quando me li ha rimandati. Ho guardato e gli ho scritto: “Ma c… Presidente, ma sono fuori…”. Ha detto: “Ma no, li ho un po’ aumentati”. “Ma l’avevo già fatto io” gli ho detto. “C… dimmelo che l’hai già fatto te…”».

 

GIOVANNI TOTI - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO GIOVANNI TOTI - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO

I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Genova la interpretano in questo modo: «Appare plausibile ipotizzare che i dati sono stati oggetto di manipolazione». Cioè, sarebbero stati alterati i numeri trasmessi alla struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid diretta dal generale Francesco Paolo Figliuolo.

 

«Era un atto pubblico con il quale sono stati rappresentati al governo i fabbisogni dei vaccini sulla base dei quali calibrare le forniture regionali». Insomma, un trucco, costato a Toti e Cozzani un’iscrizione per falso in atto pubblico.

 

La vicenda ha poco a che fare con la corruzione e il finanziamento della politica che poi diventerà il cuore dell’inchiesta penale. Ma emerge, ad abundantiam , dagli atti depositati in questi giorni a Genova.

 

giovanno toti sale sullo yacht di spinelli giovanno toti sale sullo yacht di spinelli

[…]  Al momento l’indagine giace in Procura. Come pure un altro filone d’inchiesta, fin qui sconosciuto, sul quale i magistrati intendono accendere un faro. Riguarda sempre la sanità ma in questo caso si tratta di finanziamenti al Comitato Toti da parte di strutture private. Dietro c’è la grande questione «sanità pubblica e privata».

 

Fra i finanziatori del movimento politico del governatore, che si articola in Comitati collegati alla Fondazione Change, spuntano varie realtà attive nel settore sanitario convenzionato e privato. Come Casa della Salute, un network di poliambulatori specialistici controllati dal gruppo Italmobiliare della famiglia Pesenti che in Liguria ha conosciuto un vero e proprio boom.

 

GIOVANNI TOTI - VIGNETTA DI FRANCESCO FRANK FEDERIGHI GIOVANNI TOTI - VIGNETTA DI FRANCESCO FRANK FEDERIGHI

Nato nel 2013, conta oggi 29 strutture che impiegano 900 addetti, fra cui 450 medici. È presente a Bordighera, Ventimiglia, Sanremo, Albenga, Savona, Cairo Montenotte. E ha preso a contribuire con il Comitato di Toti. Il quale ha ricambiato presentando un loro evento nella Sala della Trasparenza della Regione, nel corso del quale sono intervenuti sia lui sia il sindaco di Genova Bucci.

 

Fra i finanziatori anche l’Iclas di Rapallo del gruppo Gvm, un istituto clinico convenzionato che garantisce oltre 700 interventi l’anno di cardiologia e cardiochirurgia. E altre strutture, fra cui Hc hospital e On health care. All’attenzione dei pm di Genova ci sono tre-quattro finanziatori, che si aggiungono alle 20 società operanti in altri settori entrate nei radar dell’indagine per tangenti. Gli inquirenti vogliono verificare se i versamenti alla politica sono regolari e se a questi corrisponda qualche provvedimento amministrativo a favore dei contributori, eventualità che farebbero ipotizzare dei reati.  […]

 

2. “ABBIAMO GONFIATO I NUMERI. TOTI DICE CHE L’HA FATTO ANCHE LUI”

Estratto dell’articolo di  Marco Fagandini e Matteo Indice per “La Stampa”

 

francesco paolo figliuolo foto di bacco (3) francesco paolo figliuolo foto di bacco (3)

«Devono darci i vaccini. Il problema qual è stato. Che io avevo già truccato, lui li ha presi, li ha riaumentati... quando me li ha rimandati, ho guardato e gli ho scritto: "Ma cazzo pres, ma sono fuori...". Ha detto: "Ma no li ho un po' aumentati"... "Ma l'avevo già fatto io", gli ho detto. "E cazzo dimmelo che l'hai già fatto te, aspetta un secondo"... Vabbè».

 

Matteo Cozzani, il capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, descrive a Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova, un dialogo avuto con Giovanni Toti, il «pres». Per la Guardia di finanza parla dei dati inviati a Roma alla struttura commissariale per la pandemia guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, attraverso i quali stimare il fabbisogno di vaccini per la Liguria.

 

 

matteo cozzani giovanni toti matteo cozzani giovanni toti

È il 24 marzo 2021 e in Regione ci si muove su più fronti per ottenere più dosi possibili. Pochi minuti prima di questo dialogo, era stata intercettata una call telefonica tra lo stesso Cozzani, Filippo Ansaldi - l'uomo chiave dell'agenzia sanitaria ligure (Alisa), della quale sarebbe diventato direttore generale di lì a poco - e Barbara Rebesco, direttrice del settore Politiche del farmaco sempre di Alisa (questi ultimi due non indagati).

 

«Mi potresti mica girare le coperture vaccinali che abbiamo stimato con tanta sagacia e precisione ieri pomeriggio?», dice Ansaldi, con un tono ironico che non sfugge ai finanzieri. Dati calcolati, come spiega Cozzani, «con un sistema statistico abbastanza diciamo definito... Perché Toti li ha voluti in dieci minuti, se vuoi te lo enuncio anche qual è il modello... a cazzo!».

GIOVANNI TOTI MATTEO BASSETTI GIOVANNI TOTI MATTEO BASSETTI

 

Due scambi che, per la Procura, muovono l'ipotesi dell'esistenza in Regione di un sistema con cui sono stati addomesticati i dati richiesti da Roma. Tanto da fare iscrivere nel registro degli indagati per falso materiale e ideologico in concorso Toti e Cozzani.

 

Partiamo dalla prima conversazione intercettata, in ordine cronologico. Ovvero la call fra i tre, a metà pomeriggio. Alla domanda di Ansaldi sulle stime ottenute con «sagacia e precisione» risponde Cozzani: «Quelle che abbiamo mandato improvvidamente a Figliuolo? Certo». E Ansaldi: «Esattamente, quel calcolo di altissimo...», e non finisce la frase, ridendo […].

 

GIOVANNI TOTI FESTEGGIA LA VITTORIA CON UN PIATTO DI PANSOTI GIOVANNI TOTI FESTEGGIA LA VITTORIA CON UN PIATTO DI PANSOTI

A quel punto interviene Rebesco. Anche lei sorride, ma sottolinea un episodio che dovrebbe preoccuparli: «Vi devo parlare a tutti e due. Perché Figliuolo... diciamo i suoi, in non colloquio con lui, colloquio con i suoi sottoposti. C'avevano fatto una richiesta diciamo di dati. Ti ricordi tipo la percentuale dei vecchi, dei giovani, copertura mica copertura, che noi gli abbiamo dato. Poi ieri uno scagnozzo di Figliuolo mi ha detto che noi, cioè Regione gli abbiamo mandato dei dati che non erano allineati con quelli che avevamo mandato».

 

marco bucci giovanni toti inaugurazione nuovo ponte di genova marco bucci giovanni toti inaugurazione nuovo ponte di genova

A Roma, insomma, i numeri […] non collimano con quelli in possesso della struttura commissariale del generale, sostiene Rebesco. Ansaldi è il primo a rispondere: «Sì perché li abbiamo calcolati ieri pomeriggio, quindi è colpa nostra». E Cozzani gli fa eco sarcastico. […]  A causa della fretta di Toti, spiega il suo capo di gabinetto, quei dati sono stati elaborati in «dieci minuti, con un modello a cazzo! Studiato ad Harvard». Rebesco tentenna […] e ipotizza di poter risolvere la questione con Ansaldi. Che dice: «È per quello che volevo farmeli mandare».

MATTEO COZZANI - GIOVANNI TOTI MATTEO COZZANI - GIOVANNI TOTI

Rebesco invece sembra decisamente più preoccupata: «Dobbiamo solo, diciamo un attimo riconciliare perché questo qui... era un militare, cioè ci ha rotto parecchio le palle».

 

Un collaboratore di Figliuolo, con tutta probabilità. Verosimilmente, per chi indaga, quello che ha sollevato i dubbi sulla bontà dei dati della Regione. Gli altri cercano di minimizzare ma Rebesco li richiama all'ordine: «Però ragazzi state attenti. Perché questo gruppo della protezione civile chiede dati e noi chiaramente facciamo i calcoli qui e li mandiamo. Quindi dobbiamo sempre stare attenti a essere allineati». Poche battute e i tre si salutano perché, dice Cozzani, «è arrivato il dottor Caviglia di Camera di Commercio».

 

giovanni toti promozione pesto patrimonio dell'umanita' giovanni toti promozione pesto patrimonio dell'umanita' convention di giovanni toti l'italia in crescita 3 convention di giovanni toti l'italia in crescita 3

giovanni toti matteo cozzani giovanni toti matteo cozzani

marco bucci giovanni toti sergio mattarella inaugurazione nuovo ponte di genova marco bucci giovanni toti sergio mattarella inaugurazione nuovo ponte di genova giancarlo giorgetti e giovanni toti alla berghem fest giancarlo giorgetti e giovanni toti alla berghem fest giovanni toti marco bucci giovanni toti marco bucci giovanni toti con gli occhiali arancioni giovanni toti con gli occhiali arancioni

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...