L’URSULA BIS NON PASSA PER GIORGIA – IL CANDIDATO DEL PSE ALLA COMMISSIONE UE, NICOLAS SCHMIT, AVVERTE VON DER LEYEN: “SE VUOLE FARE ACCORDI CON NOI, DEVE TENERE FUORI L’ESTREMA DESTRA”. TRADOTTO: NESSUNA ALLEANZA CON MELONI E IL GRUPPO DEI CONSERVATORI – LA SPITZENKANDIDAT DEL PPE, DOPO L'OSPITATA DA FAZIO, È ATTERRATA A ROMA: NON INCONTRERÀ LA DUCETTA, MA TAJANI – MA DA FORZA ITALIA ARRIVA LA BORDATA DELLA RONZULLI (PER COLPIRE TAJANI): “VON DER LEYEN ORMAI È UN CAVALLO ZOPPO” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

1 - IL SOCIALISTA SCHMIT AVVERTE VON DER LEYEN “MAI CON L’ULTRADESTRA”

Estratto dell’articolo di Beniamino Pagliaro per "la Repubblica"

 

Nicolas Schmit ursula von der leyen Nicolas Schmit ursula von der leyen

Il candidato del Pse alla Commissione europea chiarisce che la priorità numero uno della prossima legislatura dovrà essere il supporto alla resistenza dell’Ucraina di fronte all’invasione della Russia. Nicolas Schmit arriva a Torino scortato da Elly Schlein per una conferenza con cui il Pd presenta il programma europeo su industria e lavoro, e nei giorni del Salone del libro fa tappa all’Arena Robinson Repubblica per un colloquio con il direttore Maurizio Molinari.

 

Il candidato socialista, oggi commissario al lavoro, manda anche un messaggio chiaro verso la costruzione di un’alleanza necessaria a decidere l’assetto della prossima Commissione. «Se vuole fare accordi con noi, deve tenere fuori l’estrema destra», ha detto Schmit, parlando di Ursula von der Leyen, la presidente che ambisce a un secondo mandato.

 

NICOLAS SCHMIT NICOLAS SCHMIT

Il messaggio di Schmit è stato chiarito anche in un incontro avuto con l’esponente popolare negli scorsi giorni. «Non esiste per noi alcuna alleanza possibile con l’estrema destra: le loro idee, i loro valori, la visione dell’Europa sono incompatibili. Alcuni sono molto chiaramente filo-russi, come la Lega in Italia e Orban in Ungheria», aggiunge Schmit.

 

 C’è invece disponibilità, da parte del candidato del Pse, a lavorare con la leadership del Ppe e non solo. «Noi — aggiunge — pensiamo che dovremmo lavorare anche con i Verdi e i Liberali, anche se sono divisi tra di loro e in alcuni casi alleati con l’estrema destra».

Nicolas Schmit Nicolas Schmit

 

Non sembra dunque possibile sbrogliare la matassa delle alleanze prima del voto dell’8 e 9 giugno, a partire dal nodo di FdI, che per i sondaggi sarà il primo partito in Italia e non ha deciso a quale famiglia appartenere: l’unione delle destre estreme o il Ppe? […]

 

La priorità numero uno della Commissione, in ogni caso, dovrà essere in politica estera, con il supporto all’Ucraina, e per una «soluzione politica» in Medio Oriente. La seconda partita è quella dell’economia, a cui il Pd ha dedicato una giornata proprio a Torino. «Dobbiamo riflettere sulle condizioni dell’economia del nostro continente — continua il commissario –, Ovviamente andremo avanti sul Green Deal, sarebbe una catastrofe fermarlo, ma al tempo stesso dobbiamo dare alle persone la sensazione che nessuno sarà lasciato indietro. Dobbiamo quindi coniugare queste politiche sul clima a un modello sociale forte».  […]

 

2 – UE, VON DER LEYEN A ROMA PER LA CAMPAGNA ELETTORALE: DOVREBBE VEDERE IL VICEPREMIER TAJANI MA NON MELONI

Estratto dell’articolo di Valentina Santarpia per www.corriere.it

 

ursula von der leyen giorgia meloni ursula von der leyen giorgia meloni

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è atterrata ieri in tarda serata a Roma, dove si svolgerà la tappa italiana della sua campagna elettorale. Il programma della visita della Spitzenkandidat del Ppe non prevede alcun incontro ufficiale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni visto che von der Leyen è a Roma nelle vesti di candidata dei Popolari -per il suo tour della campagna elettorale come candidata per un secondo mandato alla guida dell'Esecutivo Ue- e non di titolare dell'esecutivo Ue.

 

Del resto già Meloni, che era andata ovunque con von der Leyen, dalla Tunisia all'Egitto, da Lampedusa all'Emilia Romagna, aveva chiarito poco più di un mese fa a Porta a Porta su Rai 1: «Con von der Leyen ho costruito una collaborazione perché era doveroso farlo. Le elezioni poi sono un'altra cosa». […]

 

URSULA VON DER LEYEN - CONGRESSO DEL PPE URSULA VON DER LEYEN - CONGRESSO DEL PPE

Il programma della tappa italiana di von der Leyen è in via di definizione. L'unico appuntamento confermato dalla staff, al momento, è in Corso Rinascimento, di fronte al Senato, dove la candidata del Ppe incontrerà alcuni giovani proseguendo nella sua campagna di sensibilizzazione anti-astensione in vista del voto del 9 giugno. 

 

«Buongiorno Roma! Sono felice di essere nella Città Eterna per la mia campagna. Non vedo l'ora di incontrare soprattutto i giovani italiani. Ci confronteremo sulle sfide che devono affrontare, sulle loro speranze e sui loro sogni. E su come possiamo costruire insieme un'Europa più forte»,  scrive su X la presidente.

 

licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum

Lo staff della presidente non ha confermato se, all'appuntamento, ci sarà il leader di FI e ministro degli Esteri Antonio Tajani, né al momento è confermata la presenza di von der Leyen all'apertura della campagna per le Europee di FI, alle 18 all'Eur. È difficile, tuttavia, che von der Leyen non incontri Tajani: FI, membro della famiglia dei Popolari, è il partito di riferimento in Italia per von der Leyen e Manfred Weber.

 

Anche se, in queste ore, non sono passate inosservate le affermazioni della vice presidente del Senato Licia Ronzulli, che ieri in tarda serata ha definito von der Leyen «ormai un cavallo zoppo». […]

LICIA RONZULLI ANTONIO TAJANI LICIA RONZULLI ANTONIO TAJANI

giorgia meloni ursula von der leyen vertice italia africa giorgia meloni ursula von der leyen vertice italia africa ursula von der leyen al congresso del ppe 4 ursula von der leyen al congresso del ppe 4

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...