ARRIVA UN’ALTRA TIRATINA D’ORECCHIE PER ISRAELE - L'ALTA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'AJA HA FIRMATO UN’ORDINANZA IN CUI CHIEDE ALLO STATO EBRAICO DI “GARANTIRE PIÙ CIBO NELLA STRISCIA DI GAZA”: I GIUDICI RITENGONO OPPORTUNO APRIRE ALTRI PASSAGGI PER MIGLIORARE “LE CATASTROFICHE CONDIZIONI DI VITA DEI PALESTINESI. LA CARESTIA STA ARRIVANDO” – E IL MINISTERO DEGLI ESTERI ISRAELIANO ASSICURA CHE CONTINUERÀ A CERCARE NUOVI MODI PER FACILITARE L'INGRESSO DI MAGGIORI AIUTI NELLA STRISCIA…

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1. L’ORDINE DELLA CORTE DELL’AJA A ISRAELE «GARANTISCA PIÙ CIBO NELLA STRISCIA»

Estratto dell’articolo di Raffaele Genah per “Il Messaggero”

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Dopo il voto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che chiede un cessate il fuoco immediato, arriva un'altra ordinanza che mette altra pressione su Israele. A firmarla questa volta è l'Alta corte di Giustizia dell'Aja che ha accolto un nuovo ricorso del Sudafrica, sempre più nei panni dell'accusatore implacabile dello Stato ebraico.

 

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Secondo i giudici riuniti nella città olandese sono necessarie nuove misure perché «le catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza si legge nel provvedimento sono ulteriormente peggiorate, in particolare in considerazione della prolungata e diffusa deprivazione di cibo e di altri beni di prima necessita». Un elenco dettagliato che comprende acqua, cibo elettricità, carburante, alloggi, vestiari, prodotti sanitari, servizi igienico sanitari, nonché attrezzature mediche.

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Per fare affluire questi aiuti la Corte dell'Aja chiede ad Israele di aprire altri passaggi . «I palestinesi di Gaza aggiunge il dispositivo votato da 14 giudici su sedici (contrari Israele e Uganda) non corrono più solo il rischio di carestia: la carestia sta arrivando». E poi un rimprovero: «Le misure provvisorie indicate nella precedenza ordinanza non affrontano le conseguenze derivanti dai cambiamenti della situazione». Una successiva e separata ordinanza chiede ad Israele di presentare entro un mese un rapporto su quanto sarà stato fatto in questo frattempo.

 

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[…] C'è poi un'altra sentenza che agita il governo israeliano, a pronunciarla questa volta è l'Alta Corte israeliana che ordina in via provvisoria all'esecutivo di sospendere i finanziamenti alle scuole degli ultraortodossi (Yeshivà) per gli studenti idonei alla leva: e non è difficile immaginare come su questo punto i due partiti dell'ultradestra che sostengono il governo faranno fuoco e fiamme aprendo una questione interna alla maggioranza dagli esiti imprevedibili. […]

 

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2. GAZA, ISRAELE SU CORTE AJA: CONTINUEREMO AD AUMENTARE GLI AIUTI

(ANSA) - Il Ministero degli Esteri israeliano afferma che lo Stato ebraico continuerà a cercare nuovi modi per facilitare l'ingresso di maggiori aiuti nella Striscia di Gaza, dopo che la Corte internazionale di giustizia dell'Aja gli ha ordinato di aumentare la fornitura di beni umanitari di base all'enclave palestinese a causa del peggioramento delle condizioni di vita nel territorio devastato dalla guerra.

 

"Israele continuerà a promuovere nuove iniziative e ad espandere quelle esistenti, al fine di consentire e facilitare il flusso di aiuti alla Striscia di Gaza in modo continuo ed esteso, via terra, aria e mare, insieme agli organismi delle Nazioni Unite e ad altri partner della comunità internazionale", ha dichiarato il portavoce ministeriale Lior Hayat in un comunicato pubblicata su X.

 

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"Ciò include gli sforzi in corso per aumentare la portata e i mezzi di accesso di tali aiuti, nonostante le sfide operative sul terreno e i tentativi attivi e abominevoli da parte di Hamas di requisire, accumulare e rubare aiuti - ha aggiunto Hayat -. Israele è impegnato a rispettare i propri obblighi legali, anche per quanto riguarda l'assistenza umanitaria", ha assicurato il portavoce del Ministero degli Esteri.

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