Dagoreport
“Le proposte indecenti? Ci sono nel cinema di Hollywood, non nel porno”. L’attrice hard Vittoria Risi è un fiume in piena, quasi infastidita dalle polemiche e dalle ciance polifoniche sul caso di Asia Argento. “Nel mondo dell’hard ci sono tanti produttori importanti, soprattutto americani, ma nessuno si permetterebbe di usare ricatti sessuali. E nessuna star usa mezzucci per fare carriera”.
Descrive quello dell’hard come un mondo di gentiluomini…
“Facendo porno ho scelto di “compromettere” me stessa. Gli uomini, anche quelli di potere, hanno paura di me. E di quelle come me. Ci temono e non si azzardano a fare i marpioni. Sanno che non abbiamo maschere né troppi filtri…”
Perché le dinamiche tra attrici e produttori, nel cinema porno, dovrebbero essere diverse?
“Chi lavora nel settore è predisposto verso una sessualità libera ma ha scelto di usare il corpo come strumento di lavoro. Non per i compromessi. Non c’e’ la sordida trattativa dello scambio nascosto. Lavora chi piace al pubblico, chi è capace, chi regge lo stress di un lavoro non facile”.
Cosa pensa del caso di Asia Argento?
“Non voglio additare nessuno e rispetto le scelte individuali ma mi sembra assurdo rendere pubblica questa storia dopo così tanti anni. Se c’è stata violenza, avrebbe dovuto denunciare subito. Invece ha preferito tacere. I risultati della sua carriera sono sotto gli occhi di tutti…”
L’opinione pubblica femminile si è spaccata. Non tutte hanno difeso Asia Argento…
asia argento viola bacia tutti
“E’ comprensibile. Bisogna distinguere le situazioni. Un conto è finire sotto pressione psicologica, un altro è essere vittime di violenza. E quando c’è violenza si denuncia. Stop. Non lo ha fatto, è stata una sua scelta. Rispettiamola. Ma dobbiamo anche registrare che la sua carriera ne ha beneficiato, ha avuto ruoli in produzioni importanti come il film di Abel Ferrara (‘New Rose hotel’, ndr). E, se la devo dire tutta, penso che ogni attrice sia scesa a compromessi, anche se non lo racconta”.
Cosa pensa degli appelli continui al “noi donne”, come se esistesse un unico grande spirito di genere?
“Molte sono imbizzarrite, si atteggiano a ‘suffraggette’, alzano gli scudi in difesa della dignità della donna. Ma è una sciocchezza. Non siamo tutte uguali. E non veniamo trattate allo stesso modo. Ancora oggi molte donne mi danno della prostituta perché, liberamente e senza costrizioni, ho scelto di fare l’attrice porno. Me ne dicono di tutti i colori. Pensano che faccia l’attrice hard perché non so fare altro. La mia, invece, è una libera scelta che mi rende felice, non sono sfruttata, non uso scorciatoie. Mi viene da sorridere quando vedo i loro uomini ai miei spettacoli…Pero’ non tutte si comportano allo stesso modo: le lesbiche mi amano, le etero un po’ meno…”
Asia Argento si è lamentata del trattamento ricevuto in Italia. Solo qui, ha detto, è stata considerata colpevole…
“Negli Stati uniti c’è una doppia morale. Nel privato fanno grande uso di porno ma poi diventano ultra-bigotti e inquisitori nei casi come quello di Weinstein e Asia Argento. Non distinguono più: ogni storia diventa un caso internazionale. Anche quando i confini tra vittima e carnefice non sono così netti”.
Ne sta parlando come se questa storia fosse una grande bolla di sapone…
“Guarda caso solo ora attrici e showgirl, una dopo l’altra, raccontano ai giornali le molestie ricevute in passato. Perché non hanno denunciato quando era il momento? Viene il sospetto che ora ci sia la corsa ad avere visibilità per essere riconosciute come vittime dai media…”
Lo vada a raccontare alle femministe…
“Anche loro hanno una parte di responsabilità. Mi sembra ci sia una guerra di genere, di vendetta delle donne contro gli uomini. Ma serve a poco: anche gli uomini si sono prostituiti per avere ruoli importanti e fare carriera…”
E gli uomini che hanno gia’ potere e carriera come si comportano con lei?
“Vogliono incontrarmi ma pochi lo dicono in giro. E non si fanno fotografare con me”.
Di cosa hanno paura?
“Temono che possa raccontare in giro le loro prestazioni a letto…”
Ha incontrato molti potentoni?
“Sì, alcuni davvero importanti. Ho tanto ‘materiale’ e molti ricordi...Magari scrivero’ un libro, un giorno. Anche se parlare all’Italia è inutile: è un paese ipocrita. Se fai porno ti resta a vita il marchio dell’infamia che ti preclude tante strade. Mi hanno chiamato in tv per fare un reality ma volevano che ‘recitassi’ il ruolo della pornodiva scemetta e infojata”.
Eva Henger e Selen hanno rinnegato il loro passato nell’hard. Lei lo farà mai?
“Non credo. Anche se ti obbligano a farlo, se vuoi lavorare in televisione. Pretendono il pubblico pentimento come se dovessi purificarti e diventare la Madonna del Carmelo. A me importa poco. So già cosa farò in futuro: prendero’ in mano il pennello e mi mettero’ a dipingere. Magari mescolando arte e erotismo”.
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