DOPO AVER PRESO LEZIONI DI POLITICA DA PUTIN SUL MEDIORIENTE, OBAMA INVIA TRUPPE SPECIALI IN SIRIA E IRAQ, PROLUNGA LA MISSIONE IN AFGHANISTAN E VALUTA NUOVI INTERVENTI DI TERRA - LA “GUERRA” FATTA DI DRONI E INTELLIGENCE HA FUNZIONATO CON AL QAEDA MA NON CON ISIS


Maurizio Molinari per “la Stampa”

07 - Obama ha visitato a sorpresa la base aerea di Dover nello stato del Delaware per accogliere le bare dei soldati americani morti in Afghanistan

 

Truppe speciali verso Siria e Iraq, prolungamento della missione in Afghanistan e il ritorno in agenda degli interventi di terra. Il presidente americano Obama è obbligato a rivedere la propria strategia militare a causa della natura dei conflitti in corso.

 

Per comprendere l' entità del ripensamento che tiene banco a Washington bisogna partire da quanto sta avvenendo sui campi di battaglia, da dove si originano fatti che aggrediscono le convinzioni dell' amministrazione.

 

06 - Obama ha visitato a sorpresa la base aerea di Dover nello stato del Delaware per accogliere le bare dei soldati americani morti in Afghanistan

In Siria Obama ha puntato sulla combinazione fra guerra aerea e Cia per sconfiggere Isis e far cadere Assad ma il risultato è il collasso dei gruppi di ribelli addestrati da Langley e la carenza di obiettivi per i raid in quanto i jihadisti vivono sotto le tende e operano a piccoli gruppi. In Iraq è andata peggio perché Isis si è rafforzato, estendendo il controllo dei territori fino a Ramadi, a 100 km da Baghdad.

 

Non sono errori tattici ma strategici: Obama ha scelto di combattere Isis applicando il modello di guerra formulato da John Brennan, attuale capo della Cia, ovvero intelligence hi-tech per individuare il nemico e poi eliminarlo con droni, aerei e, se indispensabile, truppe speciali. È in questa maniera che nella notte del 1 maggio 2011 è stato eliminato Osama bin Laden, evidenziando il successo della «guerra segreta» ad Al Qaeda iniziata nel 2009.

putin obama

 

Tale «guerra segreta» è stata teorizzata e realizzata da Brennan per andare incontro all'esigenza di Obama di combattere i terroristi senza più impiegare l' esercito convenzionale, come invece aveva fatto George W. Bush in Iraq ed Afghanistan. È stata una formula vincente contro Al Qaeda ma nei confronti di Isis ha fatto flop perché il nemico è tornato a combattere in maniera convenzionale, che in questa regione significa tribale. Isis occupa città, riscuote tasse, gestisce confini, dispone di tribunali e polizia urbana.

 

Se Al Qaeda l' 11 settembre 2001 lanciò una guerra «asimmetrica» contro gli Usa, basata su attentati, Isis oggi controlla un territorio esteso quanto la Gran Bretagna. È un avversario convenzionale ed ha innescato un conflitto tribale con quasi 5000 gruppi armati che si combattono villaggio per villaggio.

 

BARACK OBAMA john brennan

L' errore commesso da Obama è stato di combattere contro Isis la guerra precedente, vinta contro Al Qaeda, ignorando chi - al Pentagono ed al Congresso - da tempo gli chiede di adattarsi al nuovo nemico. A ben vedere anche il presidente russo, Vladimir Putin, si scontra con un conflitto più difficile del previsto. I suoi comandi avevano immaginato di usare raid massicci per far avanzare i siriani, sostenuti da iraniani ed Hezbollah, travolgendo i ribelli.

 

Ma a quattro settimane dall' inizio dei raid ben quattro offensive di terra siriane non sono bastate perché i ribelli - sostenuti da Turchia, Arabia Saudita e Qatar - applicano la stessa tattica di Isis usando però armi più moderne, come i missili anti-tank Tow. Avanzare è arduo perché si combatte ovunque, in maniera feroce e senza un linea del fronte. Come fanno le tribù del deserto.

 

soldati siriani uccisi dalla folla a raqqa 6

Il volume di informazioni raccolte dalla sala operazioni di Tampa, sede del Comando Centrale Usa, ha convinto il generale Joseph Dunford, capo degli Stati Maggiori Congiunti, che la svolta non è più rinviabile: bisogna combattere a terra. Un veterano della Guerra Fredda come John McCain, ex prigioniero in Vietnam, sostiene che «servono 10 mila marines» per battere Isis.

 

Se i generali del Pentagono hanno convinto il Segretario alla Difesa, Ashton Carter, ad informare il Congresso sulla necessità di «rafforzare lo schieramento a ridosso della prima linea» è perché l' errore del tandem Obama-Brennan sta causando un domino di cocenti sconfitte.

 

isis abbatte un aereo siriano e prende ostaggio il pilota giordano 1

Nelle ultime 12 settimane prima la resa dei ribelli Cia, poi l'intervento russo e infine la scelta di Baghdad di aprire ai raid russi hanno disegnato un indebolimento americano in accelerazione, trasformando Putin nel regista regionale. L' Afghanistan rafforza tale lettura perché i taleban nel blitz di Kunduz hanno dimostrato di voler anch' essi controllare aree territoriali: non fuggono nelle caverne, vogliono riprendersi le città. Dunque anche qui servono truppe di terra.

RUSSIA BOMBARDA SIRIA

 

Il presidente si trova così, controvoglia, a pianificare con i generali interventi - più o meno estesi - che non condivide. È uno scenario che lo espone a rischi ed errori. Anche perché i generali del Pentagono diventeranno sempre più loquaci e determinati: per candidarsi a guidare le scelte militari che spetteranno al prossimo presidente degli Stati Uniti.

 

 

CARTINA ATTACCO RUSSIA IN SIRIA