KARAOKE RENZIANO – IL PREMIER CON LA PLAYSTATION NON HA APPREZZATO LA PRESTAZIONE CANORA DI VERDINI SU SKY – DA PALAZZO CHIGI RACCOMANDATA "MAGGIOR MISURA" - TUTTI IN ATTESA DI VEDERE LA RICOMPENSA DEL CAZZONE AL MACELLAIO TOSCANO

Il Cinque Stelle Luigi Di Maio affronta di petto il tema degli ipotetici “traffici” politici tra Matteo Renzi e Denis Verdini: “Chissà cosa ha dato in cambio il premier…”. Una curiosità che in Senato hanno in molti…

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Fabio Martini per “la Stampa

 

VERDINI CANTA VERDINI CANTA

Denis Verdini in versione chansonnier non è garbato al presidente del Consiglio. Se l’intento del capo dei transfughi berlusconiani, l’altro giorno a Sky, era quello di apparire spiritoso e sdrammatizzante, almeno a palazzo Chigi, l’effetto è stato opposto: un eccesso di protagonismo da parte di Verdini viene vissuto con disagio e considerato «poco gradito».

 

VERDINI CANTA VERDINI CANTA

Certo, nessun anatema pubblico, perché gli undici senatori portati in dote alla maggioranza sono troppo preziosi per la navigazione del governo. Certo, tra Matteo Renzi e Denis Verdini c’è una consuetudine che dura da anni. Eppure il diretto interessato è stato garbatamente informato che da lui si gradirebbe una maggiore misura.


E il motivo, non esternabile in modo esplicito, sta nella immagine di Verdini, che - come sanno bene a palazzo Chigi - viene vissuto da parte di una certa opinione pubblica di sinistra, come un «impresentabile». E dunque, come confessa un senatore renziano, «un eccesso di contiguità con Verdini e con personaggi a lui simili paradossalmente rischia di costarci in termini di consenso elettorale assai più di una ipotetica scissione a sinistra capeggiata da Bersani e compagni».

biliardino renzi lotti orfini nobili biliardino renzi lotti orfini nobili

 

E infatti, proprio Bersani, che non pensa ad una scissione ma ha capito che la questione-Verdini può far consenso, si è messo a cavalcare la vicenda con un piglio molto energico: «Sembra, e non da oggi, che ci sia una circolazione extracorporea rispetto al Pd e alla maggioranza di governo», «tanta nostra gente pensa che sia ora di rendere più chiaro dove si stia andando e anch’io la penso così»,

 

E ancora: «Non mi preoccupo di Verdini e compagnia ma del Pd e delle politiche di governo. Sembra che valori, ideali e programmi di centrosinistra si sviliscano in trasformismi, giochi di potere e canzoncine».

ORFINI E RENZI GIOCANO ALLA PLAYSTATION ORFINI E RENZI GIOCANO ALLA PLAYSTATION


Naturalmente ai “contabili” più attenti non è sfuggito il fatto che i senatori di Verdini siano stati politicamente “decisivi” nelle poche votazioni a scrutinio segreto sul ddl costituzionale in discussione al Senato: senza il loro apporto, il governo sarebbe rimasto sotto o poco sopra la soglia critica della maggioranza assoluta (161 senatori) e dunque in questi giorni è stato rilanciato, in particolare dal neo-leader Cinque Stelle Luigi Di Maio, il tema degli ipotetici “traffici” politici tra Renzi e Verdini: «Il premier, chissà cosa ha dato in cambio...».

Beppe Grillo con Alice Salvatore, candidata alle regionali del M5S, e Luigi Di Maio Beppe Grillo con Alice Salvatore, candidata alle regionali del M5S, e Luigi Di Maio

 

renzi verdini renzi verdini

Ma anche da questo punto di vista finora nessuno ha trovato le “prove” di una concreta intesa, di uno «do ut des» tra i due. E la recente rivendicazione del premier di un «Pd a vocazione maggioritaria» significa che in una eventualissima “Lista Renzi” alle prossime Politiche potrebbero trovare posto personalità non di sinistra ma molto difficilmente parlamentari di vecchia data o considerati come invotabili da parte di una fascia di elettorato di centro-sinistra.

MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

 

 

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