PROVE TECNICHE DI COABITAZIONE? - RENZI E PRODI VOLANO ASSIEME A PARIGI PER LA MANIFESTAZIONE DI DOMANI A PARIGI - PUR DI PORTARE A CASA IL RISULTATO E NON FINIRE NEL PANTANO, RENZI È PRONTO A FAR ELEGGERE IL PROFESSORE CHE NON È AFFATTO LA SUA PRIMA SCELTA - - -


PRODI LASCIA P.CHIGI DOPO L'INCONTRO CON RENZI

Wanda Marra per il “Fatto quotidiano”

 

Dimanche je serais avec Hollande a Paris. #JeSuisCharlie Non permetteremo alla paura di cambiarci #Europa”. In un tweet Matteo Renzi annuncia la sua partecipazione alla manifestazione di domenica a Parigi. Alla quale parteciperà anche Romano Prodi. Prove tecniche di convivenza tra premier e futuro Presidente della Repubblica? Il romanzo Quirinale, puntata di oggi,vede in campo il Professore. Sovraesposto per bruciarlo oppure per lanciarlo?

 

Si vedrà. Ma intanto, ieri il premier a Otto e mezzo non si sottrae alle domande sul Quirinale. E qualche intenzione la lascia filtrare. “Prodi ha il profilo giusto?”, chiede la Gruber. “Il giorno dopo le elezioni convoco i gruppi. Disciplina di partito? Sul presidente della Repubblica le persone devono avere il diritto di dire la loro. Prodi nel 2013 fu impallinato alle spalle. Io parlo con i cattivi, ma detesto i vigliacchi”. Primo segnale alla minoranza Pd.

PRODI RENZI

 

Il sospetto dei renziani è che si stia accordando con Sel, parte del M5s e chissà se anche la Lega e i frondisti di FI per candidarlo contro di lui. E ancora: “L’elezione del presidente della Repubblica senza FI? Dal punto di vista numerico ci sta, ma dal punto di vista politico è più opportuno che ci siano tutti dentro”. Ed ecco allora la scommessa: "Anche se ci fosse un accordo buono, il nome vero lo presentiamo non al primo scrutinio (fidarsi è bene, non fidarsi è meglio) , lo presentiamo alla quarta votazione. Ma scommettiamo che al quarto scrutinio lo votiamo”.

 

RENZI PRODI

La traduzione dei suoi è netta: “Sta dicendo a Berlusconi di votare con lui, anche Prodi, ma che sul Professore 505 voti ce li ha”. Anche qui, tutto da verificare: il tentativo del premier è quello di stanare le minoranze, che dai voti segreti in arrivo sulla riforma costituzionale, alla continua candidatura del fondatore dell’Ulivo, si stanno pesando. E quello che dicono i fedelissimi è che il presidente del Consiglio, pur di portare a casa il risultato, è pronto anche a far eleggere uno che non sarebbe la sua prima scelta. Prodi, appunto.

MATTEO RENZI ROMANO PRODI

 

D'altra parte, la preoccupazione nella maggioranza è palpabile: perché se il gruppo alla Camera non tiene sulle riforme, l’elezione del presidente della Repubblica diventa davvero un terno al lotto. In una giornata d'attacco, Renzi rivendica ancora la norma sul 3 per cento. “L'ho scritta io”, dice. E intende materialmente . Fermo sulle sue posizioni, ribadisce che l'ha fatto per favorire gli investimenti dei grandi gruppi. Opaco sulla questione Berlusconi. Fa capire che cancellerà la frode fiscale.

 

Ma non lo dice: l'accordo non è chiuso su come cambiare la delega fiscale e di quanto abbassare le soglie. Resterà l’incandidabilità per 6 anni, come dice la Severino? “Non cambieremo la Severino”, dice lui. Resteranno da valutare gli impatti della delega nella versione prossima futura. La trasmissione è anche l’occasione per dire la sua sui fatti di Parigi. Posizionamento politico rispetto a Salvini: “Io ho fatto sempre la campagna elettorale sul coraggio non sulla paura”.

Matteo Renzi e berlusconi

 

E poi, nel merito: “Gli attentatori sono due francesi”. Rassicurazione: “Non abbiamo segnali che l’Italia sia un paese con elevata probabilità di attentati. Ma ci muoviamo come se lo fosse”. E ancora: “Il problema non è Schenghen, il nemico alla frontiera, la pena di morte e la chiusura delle barriere sono banalità, frasi fatte: c'è bisogno di una strategia europea”. Alla paura, anche economica, ai sondaggisti che lo vedono in calo, replica citando il jobs act. Oggi va alla Granarolo, a Bologna. Lo aspettano due ore di sciopero. A proposito di consenso.