Da "Il Messaggero"
PAOLO GABRIELE IN AULAPAOLO GABRIELE LA SENTENZA DBQ DST xIl tribunale vaticano ha ritenuto Paolo Gabriele colpevole di furto dei documenti riservati del Papa condannadolo a 18 mesi di reclusione, tenuto conto delle attenuanti. È quanto emerge dalla sentenza di condanna dell'ex maggiordomo del Papa, resa nota oggi dalla Sala stampa della Santa Sede. L'azione di Gabriele è «in realtà lesiva nell'ordinamento vaticano della persona del Pontefice, dei diritti della Santa Sede, di tutta la Chiesa cattolica e dello Stato della Città del Vaticano».
PADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegNiente interdizione dai pubblici uffici: i motivi. Il tribunale vaticano non ha accolto la richiesta di condanna di Paolo Gabriele «all'interdizione perpetua dai pubblici uffici» perché la «pena di reclusione inflitta al Gabriele risulta inferiore ai limiti temporali» previsti dall'articolo del codice penale in vigore in Vaticano.
Quanto ai «benefici di legge della sospensione condizionale della pena» a Paolo Gabriele e della «non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziario», essi non sono stati applicati vista «l'entità della condanna» a 18 mesi.
«Ha agito da solo». È da «escludere un concorso vero e proprio del reato» di furto aggravato di Paolo Gabriele. È quanto emerge dalla sentenza di condanna dell'ex maggiordomo del Papa, resa nota oggi dalla Sala stampa della Santa Sede, che conferma la «sottrazione di documenti», anche «originali», come elemento fondamentale del furto. Il Tribunale vaticano ricorda però che «ulteriori indagini sono in corso circa la sussistenza di altre eventuali responsabilità nelle fuga di documenti riservati».
PADRE FEDERICO LOMBARDILombardi: se va in carcere sarà in Vaticano. Se ci sarà carcere per Paolo Gabriele sarà in Vaticano e non in Italia. Lo ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, spiegando che nessun richiesta è stata fatta all'Italia. Per ora l'ex maggiordomo del Papa è ancora agli arresti domiciliari. Padre Lombardi ha anche spiegato che si è ancora in attesa della decisione se presentare appello da parte del procuratore di giustizia della Corte di appello vaticana, prof. Giacobbe. Nel caso non ci sia appello la sentenza diventerà esecutiva.