CHE C’È DI MEJO DEL G20? I DI MEO! – NELLE STESSE ORE IN CUI AL QUIRINALE SI APPARECCHIAVA LA CENA DI GALA DEL G20, NELLA SPLENDENTE REGGIA DI VENARIA I DI MEO BROTHERS ATTOVAGLIAVANO IL G600 (DOVE LA G STA PER GENEROSO) PER LA PRESENTAZIONE DEL LORO CALENDARIO CULT, CHE PER I SUOI 21 ANNI CELEBRA IL GEMELLAGGIO CULTURALE NAPOLI/TORINO (“CAPITALI SI NASCE”) – CONTESSE, IMPRENDITORI, MISS E PARTY-GIANI VARI E AVARIATI: TUTTE LE FOTO DEL GRAN BALLO
-Januaria Piromallo per Dagospia
Nelle stesse ore in cui nella Grande Sala delle feste del Quirinale il cerimoniale apparecchiava il G20, in una splendente Reggia di Venaria, dove i Savoia ricevano i reali di mezz’Europa, i Di Meo brothers attovagliavano il G600 ( dove la G ovviamente sta per Generoso), ai corazzieri con pennacchio si sono sostituiti i “cornisti” in livrea rossa tirata a lucido che hanno danno fiato ai corno da caccia.
Stemma, stendardi lì e quì, sul tappeto rosso capitolino sfilavano gli sbiaditi e stropicciati Bin Laden e Macron, i grandi e i mezzi/grandi della terra. Sul tappeto rosso della corte di Venaria davanti a un gioco d’acqua mozzafiato il meglio dell’imprenditoria made in Italy in gran rispolvero
Baciamani lì per le first lady, mezzi inchini qui per le principesse reali a cominciare da Maria Gabriella di Savoia, Beatrice di Borbone e Elena von Hessen. Pelli maculate e artigli, frecce e plumage, cani da caccia al guinzaglio.
Tendaggi e drappeggi rosso italico ( lì e qui) e si apre il banchetto lungo le immense vetrate della sala ricevimento del palazzo sabauda. Si gozzoviglia tartufo e bollicine rosé dell’azienda vinicola irpina di Roberto e Generoso Di meo. Tutto nasce da lì, da un’intuizione della sorella Erminia (che ci ha lasciato troppo presto), fare conoscere al mondo l’eccellente vendemmia della loro terra. Da qui l’idea dell’evento itinerante: ogni anno, una capitale diversa, Parigi, Londra, Mosca, Vienna, Varsavia, Madrid, New York…
Quest’anno arte e storia nella Torino risorgimentale con il calendario cult che celebre il gemellaggio culturale tra Napoli/Torino firmato da Massimo Listri, genio loci, maestro della fotografia d’architettura. Con “pennellate” d’autore di Mario Martone e Maurizio De Giovanni.
Torino, come Napoli, una città da vedere con il naso all’insù, come suggerisce Vittorio Sgarbi che scrive la prefazione del calendario per scoprire il cuore barocco della città, tra letteratura e leggenda, attraverso le memorie di personaggi famosi che scelsero Torino come palcoscenico delle loro vite. Ponzio Pilato che, secondo la tradizione, si fermò qui quando fu esiliato nelle Gallie dagli amori sfortunati dello scrittore Vittorio Alfieri, al soggiorno del filosofo Friedrich Nietzsche!
Mentre la scena della geopolitica si spostava nella Capella Sistina della città eterna, una delegazione guidata dall’architetto Benedetto Camerana entrava in quella meraviglia della Capella regia, “ricamata” dal grandissimo architetto siciliano Filippo Juvarra ( e pensare che prima del sapiente restauro era usata come deposito). In processione del giro/tour Filippo e Beatrice Gargallo, Tommaso Wirtz, Giorgio Nocerino, Antonella e Francesco Tuccillo, Annalaura di Luggo, Olindo e MariaCristina Preziosi.
Lì alla corte di Mattarella impietrisce l’abito con maxi papaveri della moglie Carrie di Boris Johnson, incinta di 7 mesi, qui incantano le impeccabili mise da cacciatrice delle bellissime Arianna Novaco, ex Miss Italia, Gabriella Lancillotto, Luigia Gava e dell’ artista di origine serba Marija Djuric. Ancora un tocco creativo di penne e piume per l’ornemant en tete di Angela Fittipaldi, Luisa Beccaria, Carla Milesi di Gresy, Antonella Boralevi e Simona Voena ( moglie del gallerista Marco e autrice anche di alcune delle foto pubblicate).
Il Covid ha fatto annullare la tappa l’anno scorso a Firenze: “Che bello ritrovarsi tutti qui, di nuovo” alzano i calici Generoso e Roberto”. Che bello ritrovare lo stesso sponsor Giuseppe Colombo, in arte Gallo, le elegantissime calze in filo di Scozia, con motivi ispirati al calendario.
Posso solo immaginare che all cena quirinalesca dopo il dessert lì tutti a nanna, qui, serviti trionfi di mont blanc, sculture di gianduiotti Generoso e Roberto hanno aperto le danze. Finalmente, giù le maschere, si balla.