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LECCE HOMO – UN PRETE-PROFESSORE È ACCUSATO DI AVER MOLESTATO ALCUNE ALLIEVE CON ATTEGGIAMENTI TROPPO DISINVOLTI. SECONDO IL PM NON CI SONO STATI ATTI SESSUALI, MA ABBRACCI, BACI, CAREZZE SULLE LABBRA NON GRADITI DALLE RAGAZZE, CHE SAREBBERO ANCHE STATE APOSTROFATE IN MANIERA POCO ORTODOSSA…
Da www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Molestie a scuola, ma non sessuali. L’accusa che la Procura muove nei confronti di un sacerdote di 45 anni, docente di religione in un istituto superiore che si trova in un paese a sud di Lecce, è di aver molestato le sue giovani allieve con atteggiamenti ritenuti troppo disinvolti e petulanti. I reati contestati sono molestie e disturbo alla persona e violenza privata. Accuse che non passano dall’udienza preliminare. E per il sacerdote è già stata fissata la data della prima udienza del processo.
Non riferiamo né la scuola né il nome del sacerdote per tutelare le studentesse e lo stesso indagato che risulta incensurato e senza precedenti.
E veniamo alle accuse. Per quella più pesante (atti sessuali con le studentesse) il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione perché si tratta di azioni estemporanee, di scarsa intensità (abbracci, baci sulla guancia, carezze sulle labbra) e senza carica erotica. Deciderà il gip che sta valutando la richiesta di archiviazione anche in realazione all’ipotesi di falso ideologico: avrebbe registrato la sua presenza sul registro di classe senza però essere in classe. Per la Procura si tratta di un’ipotesi di falso innocuo.
PRETE RELAZIONE
IL PRETE E LE FOTO PORNO SUL TELEFONINO
In aula, invece, il prete-prof dovrà difendersi dall’accusa di aver molestato le studentesse, per averle costrette a subire atti non graditi, per averle apostrofate in maniera poco ortodossa, per averle turbate con i suoi atteggiamenti petulanti, ripetitivi e impertinenti. C’è dell’altro. Il sacerdote avrebbe costretto la madre di una ragazza ad iscrivere la figlia nella sezione A dell’istituto nel quale insegnava: in caso contrario avrebbe minacciato la donna dicendo che «sarebbe diventato terribile».
Non solo. Quando nel corso dell’anno scolastico, la studentessa ha presentato certificazione medica attestante disturbi nell’apprendimento, il prete avrebbe fatto pressioni affinché cambiasse scuola ed avrebbe minacciato di esercitare pressioni sul consiglio di classe per la bocciatura della ragazza. Infine avrebbe offeso la giovane rivolgendole frasi del tipo: «Capra, handicappata». Alla fine la studentessa è stata bocciata ed ha cambiato scuola.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci. Il sacerdote-insegnante è difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia.