FITTO FITTO, QUATTO QUATTO – IL MINISTRO MELONIANO, CHE SOGNA DI ANDARE A FARE IL COMMISSARIO EUROPEO (“SI VEDRA”), SCARICA SUI SINDACI LA COLPA DEI RITARDI NELLA REALIZZAZIONE DEL PNRR E INVIA UNA LETTERA AI COMUNI PER “VERIFICARE L'AVANZAMENTO E LA PROIEZIONE DEI PROGETTI” – IL RISCHIO È DI NON INCASSARE LA SETTIMA RATA DEL RECOVERY – VOLANO STRACCI TRA FITTO E I GOVERNATORI EMILIANO E DE LUCA PER I MANCATI ACCORDI SUI FONDI DI COESIONE CON LE REGIONI PUGLIA E CAMPANIA…
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”
Si continua a fare il nome di Raffaele Fitto come prossimo candidato del governo italiano al ruolo di Commissario europeo con delega al Pnrr e ai fondi di Coesione, prosecuzione naturale del suo ruolo di ministro. Lui ride compiaciuto all'idea, poi si schermisce: «Si vedrà, ci sono almeno 4 o 5 altre deleghe importanti a cui possiamo puntare, non solo Pnrr e Coesione».
Il suo collega Adolfo Urso invece fa apertamente il tifo per lui: «È il migliore!». C'è ancora da fare qui, però, in Italia. Non solo sulle concessioni dei balneari, ora in cantiere, ma anche sulle prossime rate del Pnrr da mettere al sicuro, in un clima che però continua a essere inasprito dalle polemiche con gli enti locali, da una parte per i mancati accordi sui fondi di Coesione con le Regioni Puglia e Campania, dall'altra per le responsabilità assegnate da Roma ai Comuni, giudicate troppo gravose dall'Anci.
La settima rata del Pnrr si presenta tra le più impegnative da incassare. «Già in queste ore stanno partendo delle lettere dettagliate con cui i ministeri chiedono agli enti attuatori (come i Comuni, ndr) di verificare l'avanzamento e la proiezione dei progetti», dice infatti Fitto a La Stampa.
«C'è già una cabina di regia generale, riunita la scorsa settimana, alla quale si affiancherà il lavoro di altre cabine di regia settoriali: le prime due – ricorda il ministro di Fratelli d'Italia – sono già partite su temi come gli "insediamenti abusivi in agricoltura" e degli "studentati", poi continueremo allo stesso modo, dettagliatamente, negli altri settori». Quel che preoccupa di più, però, sono i ritardi preannunciati di fronte alle sfide del Pnrr che si giocheranno sul digitale.
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Impegni complessi quasi quanto il rapporto con alcune Regioni. Il governatore pugliese Michele Emiliano lo ha accusato in questi giorni di aver «sequestrato circa 6 miliardi di fondi di Coesione europei». Fitto replica infastidito: «Non mi sembra di avere la faccia da sequestratore». E poi contrattacca: «La Puglia sul precedente Fondo di coesione aveva 2 miliardi e ne ha spesi solo 600 milioni. Lo dice la Ragioneria dello Stato, non io».
E poi ancora: «Non comprendo perché Emiliano in pubblico fa polemica e poi nelle numerose riunioni che abbiamo avuto non sono state sollevate queste questioni». [...]
VINCENZO DE LUCA MANIFESTAZIONE A ROMA
Manca all'appello anche la Campania di Vincenzo De Luca, con cui Fitto non riesce proprio a dialogare: «Con la Campania c'è una discussione in cui non voglio rientrare. È come quando vai in autostrada contromano, ti vedi arrivare tutte le macchine nella direzione contraria e pensi che sono tutti matti. Se tutte le Regioni hanno condiviso questo percorso e sottoscritto questi accordi, se c'è piena condivisione da parte della Commissione europea… io non saprei cosa aggiungere».
raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 4MANIFESTI DELLA REGIONE CAMPANIA CONTRO IL GOVERNO MELONI MANIFESTI DELLA REGIONE CAMPANIA CONTRO IL GOVERNO MELONIgiorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto