gordon

KIM SENZA FILTRO - IN UN’ERA IN CUI IL ROCK E’ UN FILE ARCHIVIATO, IL MEMOIR DI KIM GORDON, UNA DONNA CHE HA FATTO LA STORIA DEL POP CON I SONIC YOUTH, MOSTRA LA VITA APOCALITTICA E DESIDERABILE CHE NON POTRAI MAI PIÙ TORNARE E CHE VIVRÀ PER SEMPRE NELLA NOSTRE TESTE

Alberto Piccinini per Rolling Stone (www.rollingstone.com)

 

kim gordon girl in a band book coverkim gordon girl in a band book cover

Cosa significa essere una ragazza in una band? Kim Gordon – che intitola così la sua autobiografia (non è ancora stata pubblicata una versione italiana) – racconta di essersi sentita rivolgere questa domanda verso la metà degli anni ’80, durante la prima tournée inglese dei Sonic Youth.

 

kim gordon1kim gordon1

“Non c’avevo mai pensato prima”, aggiunge. Anzi, ci aveva spiegato poche pagine prima che suonare in pubblico all’inizio la faceva entrare in “un’aura di gioiosa sensualità”, con “una grazia incorporea, senza peso né sforzo”, e senza bisogno di “essere una donna”. Il ricordo di quella domanda continua così: “I giornalisti musicali inglesi, per lo più uomini, di persona erano codardi e sfuggenti. Sarebbero andati a casa a scrivere cose crudeli, vecchie, sessiste. Forse perché erano terrorizzati dalle donne (…). Io mi rifiutavo di giocare a quel gioco. Non volevo vestirmi come Siouxie o Lydia Lunch, fare la parte di una donna immaginaria”.

kim gordon girl in a band 608x914 209x315kim gordon girl in a band 608x914 209x315

 

Donne che hanno fatto la storia del pop
Oggi Kim Gordon ha 61 anni. Se vuoi giocare ancora a quel gioco aggiungi che è sempre bellissima. Celebrala come fashion icon, role model per generazioni di ragazze. Oppure compatiscila come la donna tradita e abbandonata dopo quasi trent’anni di matrimonio da un geniale e ridicolo cinquantenne “in crisi di mezza età”, che è scappato a Londra con la sua nuova fidanzata a fare – leggiamo testualmente – “la vita dell’hipster bohémien libero da ogni responsabilità”.

kimgordon memoirsoon2015kimgordon memoirsoon2015

 

Della fidanzata non è scritto neppure il nome, per vendetta (si chiama Eva Prinz e fa l’editrice) perché Girl in a Band è un’autobiografia straordinariamente sincera, malinconica e arrabbiata. Una storia di almeno quattro decenni vissuti tra la California e New York, nel cuore della migliore cultura d’avanguardia americana, con apparizioni (a caso) di Neil Young, Danny Elfman, tutta la No Wave, Spike Jones e Sophia Coppola. E catalogo di storie personalissime, drammi, veleni e piccole vendette.

kim gordon  slams lana del rey in upcoming memoir girl in a band says to off herselfkim gordon slams lana del rey in upcoming memoir girl in a band says to off herself

 

Se poi la psicanalisi in pubblico sia un’ulteriore trappola, subdola, della scrittura “femminile”, se sia invece una pratica femminista o cos’altro, non saprei, né sono qualificato per dirlo. Fatto sta che quando i Sonic Youth firmano per la major Geffen, e finalmente lei decide di posare da strafiga, si infila un vestito floreale comprato di seconda mano da Patricia Fields nell’East Village, dove si rifornivano tutti i travestiti del quartiere.

 

Patricia Fields qualche anno dopo sarà la costumista dell’affabulazione post-femminista di Sex and the City, per dire. Ognuno fa il suo mestiere: se la casa editrice Faber ha lanciato questa autobiografia anticipando alcuni giudizi taglienti sulle donne che hanno fatto la storia della musica pop, avrà i suoi motivi.

 

kim gordon  has new band n 011kim gordon has new band n 011

“Madonna”, scrive Kim Gordon, “cavalcava un’onda culturale che ha finito per costruire un panorama dove il porno è dappertutto (…). E il porno è una fantasia maschile del mondo. (…) Non posso che chiedermi se questo non ci riporti indietro, come in un cerchio”. Spietata su Lana Del Rey: “Non sa nemmeno cosa sia il femminismo”. Devastante su Courtney Love: “Accettò il ruolo che la stampa stava cercando – una principessa punk (…) senza che nessuno si interrogasse sul disagio dietro il suo glamour stile Los Angeles – sociopatia, narcisismo – perché tanto era rock’n’roll”.

kim gordon. 1kim gordon. 1

 

Tutto il tradimento, da un sms ai consulenti
Il resto di questa storia, però, non è accademia: Billy Corgan – amante di Courtney – piagnone e per niente punk; il sospetto che suo marito già ci fosse cascato, sempre con Courtney Love; la disperazione e l’incredulità per il suicidio di Kurt Cobain, amatissimo shakespeariano fantasma di un’epoca intera.

kim gordon and thurston moore 1022 47kim gordon and thurston moore 1022 47

 

Neppure il capitolo finale – attesissimo! – è accademia. Si svela tutto il tran tran del tradimento di Thurston Moore. Si sbirciano sms sugli iPhone, si ispezionano mail e cestini del mac, si consultano consulenti e analisti, e volano promesse, giuramenti, autoscatti porno e miseria quotidiana. L’asciutta disperazione delle descrizioni sarebbe piaciuta a Raymond Carver, chissà. Lena Durham avrà saputo apprezzare le righe finali dell’autobiografia che rievocano una scopata in macchina con un musicista conosciuto a una festa a Los Angeles. Per pura vendetta.

kim gordon and thurston moorekim gordon and thurston moore

 

Detto questo, non credo che Kim Gordon avesse in mente innanzitutto Twitter, i titoli strillati in Rete, le macchine del gossip. Il pezzo su Madonna inizia con citazione coltissima da Julia Kristeva sul potere dello “sguardo maschile” nella costruzione dell’identità femminile.

 

kim gordon and bill nace.  624 1378902606kim gordon and bill nace. 624 1378902606

E ci ricorda più avanti come l’arte contemporanea degli anni ’80 a downtown New York, figlia di Warhol e sorella dei graffitisti, non avesse certo paura di sporcarsi le mani con la cultura pop e i media. Durante le registrazioni del disco di Ciccone Youth (con la splendida cover di Into the Groove), mentre i maschi si davano da fare al mixer, Kim entra nei grandi magazzini Macy’s e si gira il karaoke di Addicted to Love. Al posto delle modelle-zombie che nel video di Robert Palmer fingevano di suonare gli strumenti, c’è solo lei. Sullo sfondo, immagini di soldati nella giungla. Poco meno che un capolavoro di videoarte costato 19 dollari in tutto, pagati con la carta di credito.

 

kim gordon a kim gordon a

La passione per la decostruzione delle popstar (maschi e femmine) le veniva dal punk, ma anche da più lontano. Figlia di un sociologo accademico nella Los Angeles negli anni ’60, lei insiste sul fatto che la sua “non era una famiglia da showbiz”. Famiglia di sinistra, madre sarta e un po’ hippy, formazione artistica, buone letture. Tra i suoi modelli le maschiette del cinema e della canzone francese: Anna Karina, Francoise Hardy.

kim gordon 4 82521777617a bestsizeavailablekim gordon 4 82521777617a bestsizeavailable

 

Le inglesi punk minimaliste Raincoats. L’ironica e meravigliosa Blondie. Quando scrive Tunic, una canzone intera su Karen Carpenter, la popstar country morta di anoressia, tira le conseguenze estreme e tragiche di un discorso ininterrotto – cominciato scrivendo articoli sul rock e sull’identità sessuale – ricordando che “la sola autonomia che Karen aveva nella vita poteva esercitarla sul suo proprio corpo”.

kim gordon optimized 54b4588b0bb49kim gordon optimized 54b4588b0bb49

 

Ritorno alla città perduta
Oggi Kim Gordon vive tra Los Angeles e Northamp-ton. Suona con i Body/Head in duo con il chitarrista sperimentale Bill Nace conosciuto nella cittadina del Massachusetts, dove la famiglia Moore-Gordon ha vissuto negli ultimi 15 anni per dare una vita meno nevrotica alla figlia Coco (a quel punto la domanda iniziale si è trasformata in “come ci si sente a essere una mamma in una band?”).

 

kim gordon 0kim gordon 0

Questo è il vero soggetto di questa autobiografia: la ferita che non si rimargina

Dopo la fine dei Sonic Youth, Gordon è tornata a frequentare il mondo dell’arte contemporanea, come quando, ventenne, a New York faceva la receptionist della galleria di Larry Gagosian. E faceva la cameriera, l’ìmbianchina, l’addetta alle fotocopie, la commessa in un negozio di libri (a 50 isolati da casa, percorsi sempre tutti a piedi, perché non aveva i soldi per la metro).

 

Ma insomma viveva lì, downtown, nel posto più malsano, apocalittico, vivo e desiderabile del mondo. E prima che arrivassero le modelle, i ristoranti, l’11 settembre, il capitalismo finanziario, gli hipster. Perché questo, infine, è il vero soggetto di questa autobiografia: la ferita che non si rimargina, il luogo dove non potrai mai più tornare, la città che vivrà per sempre nella tua testa.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

L'OSTACOLO PIU' DURO PER GIORGIA DEI DUE MONDI E' ARRIVATO: DEVE DECIDERE SE ESSERE LA RAGAZZA PON-PON DI TRUMP O STARE AL FIANCO DELL'UNIONE EUROPEA CONTRO LE TRUMPATE - DI FRONTE AI DAZI DEL 25%, APPENA ANNUNCIATI DAL TRUMPONE, BATTERÀ FINALMENTE UN COLPO? AVRÀ MAI LA LEADERSHIP DI UN MACRON, CHE SI È DIVINCOLATO DALLA STRETTA DI MANO DI TRUMP RIBATTENDO ALLE SUE CONTINUE MENZOGNE – IN ASSENZA DI UNA DECENTE OPPOSIZIONE, L'UNICO RISCHIO CHE CORRE IL GOVERNO MELONI E' DI IMPLODERE SULLA POLITICA ESTERA, TRA FRATELLINI D’ITALIA SEMPRE PIU' MALMOSTOSI VERSO L'EUROPA E  SALVINI IN ANSIA DA PRESTAZIONE TRUMPIANA (OGGI HA INCONTRATO PAOLO ZAMPOLLI, "COMMISSARIO" DEL TYCOON GIUNTO IN ITALIA PER ASSICURARSI DELLA FEDELTA' DI GIORGIA AL VERBO "MAGA") – I "PIZZINI" DELLA SANTADECHE' E L'INSOFFERENZA VERSO LA RUSSA - L’INCAZZATURA PER L’INTERVISTA DI MARINA BERLUSCONI E L’ATTACCO DI JOHN BOLTON: “DOPO IL SALUTO NAZISTA DI BANNON, MELONI NON AVREBBE DOVUTO PARTECIPARE ALLA CPAC”

donald trump volodymyr zelensky

DAGOREPORT – A CHE PUNTO È L’ACCORDO SULLE RICCHE RISORSE MINERARIE UCRAINE TRA TRUMP E ZELENSKY? IN ALTO MARE - LA CASA BIANCA CONTINUA A FORZARE LA MANO: “SE ZELENSKY DICE CHE L'ACCORDO NON È CHIUSO, ALLORA LA SUA VISITA DI VENERDI'  A WASHINGTON È "INUTILE" - IL LEADER UCRAINO INSISTE SULLE “GARANZIE DI SICUREZZA”, VALE A DIRE: LA PRESENZA DI TRUPPE  USA AI CONFINI CON LA RUSSIA (NON BASTANO LE FORZE EUROPEE O NATO) – E SULLE ''TERRE RARE", IL TRUMPONE DOVREBBE ACCONTENTARSI DI UN FONDO GESTITO AL 50% TRA USA E UCRAINA – LA MOTOSEGA DI MUSK TAGLIA I CONSENSI: IL 70% DEGLI AMERICANI NON APPROVA L’OPERATO DI MR. TESLA, CHE NESSUNO HA VOTATO MA FA CIO' CHE VUOLE - CHE ACCORDO (D'AFFARI) HA FATTO CON TRUMP? PERCHÉ NESSUNO DENUNCIA L’ENORME CONFLITTO DI INTERESSI DI MUSK? A CAPO DEL ''DOGE'', FIRMA CONTRATTI MILIARDARI CON IL PENTAGONO...

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?