''AMICI'' COME PRIMA – ALDO GRASSO: “LA TRAMISSIONE DI MARIA DE FILIPPI È UN FERMO IMMAGINE, UN ASSOPIMENTO NEL TEMPO NEUTRO: SI POPOLA OGNI ANNO DI PERSONALITÀ NUOVE, CHE PERÒ VENGONO PRESTO DEFILIPPIZZATE. BISOGNA ASPETTARE TARDA NOTTE PER PIO E AMEDEO, UNICI ANCORA IMMUNI ALL'EFFETTO 'FASCINO', ANCHE SE SONO PARSI APPANNATI RISPETTO AI LORO STANDARD DI COMICITÀ “CAFONA”. L'INNESTO PIÙ INSPIEGABILE È QUELLO DEL PRINCIPE EMANUELE FILIBERTO…” - VIDEO
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Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Con una vita ormai superiore rispetto all' età media dei suoi concorrenti, è tornato anche quest' anno in versione serale il talent show «Amici di Maria De Filippi», arrivato alla 20ª edizione (Canale 5, sabato in prima serata).
Vent' anni di storia sono molti per un programma televisivo: alla schiera dei defilippologi dovrebbero offrire l' opportunità di preziose osservazioni con risvolti storici e sociali, non solo «mitici». I programmi della De Filippi S.P.A. sono accomunati da una caratteristica interessante: nel mondo di Maria il tempo sembra non passare mai. Difficile trovare altri universi narrativi in cui i linguaggi e le estetiche si mantengano così immutati, forse perché sbocco diretto della sua «Weltanschauung».
Vero che, nel tempo, «Amici» si è aperto all' esplorazione di nuovi stili e generi musicali (come dimostrano i profili dei concorrenti più interessanti di quest' anno, da Sangiovanni ad Aka7even), vero che Maria ha progressivamente smussato l' approccio da rigida istitutrice collegiale per proporsi come una figura più comprensiva, quasi genitoriale, ma il cuore narrativo del programma non ha bisogno di cambiare mai: «Amici» è un fermo immagine, un assopimento nel tempo neutro, né durata né eternità.
L' effetto novità dovrebbe forse passare da giudici e professori del talent: il mondo di «Amici» si popola ogni anno di personalità nuove, che però vengono presto defilippizzate, modellandosi irrimediabilmente ai tratti caratteristici di linguaggi e ingranaggi ben consolidati. Bisogna aspettare tarda notte per veder comparire Pio e Amedeo, unici ancora immuni all' effetto Fascino, anche se sono parsi leggermente appannati rispetto ai loro standard di comicità volutamente scorretta e «cafona». L' innesto più inspiegabile di quest' anno è quello del principe Emanuele Filiberto: forse cerca una Oprah Winfrey che gli regali un senso (più narrativo che esistenziale).