S'E' SFIATATO WOODY ALLEN - IL REGISTA, CONTESTATO A VENEZIA DALLE FEMMINISTE, VA A MILANO PER RISPOLVERARE LA SUA VERA PASSIONE: IL CLARINETTO - L'87ENNE SI È ESIBITO AL "BLUE NOTE", PER LA PRIMA DATA DEL TOUR EUROPEO DELLA SUA "NEW ORLEANS JAZZ BAND", MA E' STATO UN MEZZO DISASTRO VISTE LE "STECCHE" CON IL CLARINETTO - GLI SPETTATORI HANNO MASTICATO AMARO: "150 EURO DI BIGLIETTO E SEMBRA UN'ANATRA…" - VIDEO
-1. SUONALA ANCORA WOODY ALLEN
Estratto dell'articolo Saverio Raimondo per “Robinson - la Repubblica”
«Non ho paura di morire, spero solo di non esserci quando succederà» recita una delle più famose e quintessenziali battute di Woody Allen sul tema. Caro Woody, io ti auguro di non esserci; ma io, a occhio, ci sarò. Così come c’ero l’altra sera al Blue Note di Milano, per la prima data del tour europeo della sua New Orleans Jazz Band: non accadeva dal 2019 […]
E, ancora più importante, Woody e la sua band non suonavano in pubblico dal 16 marzo 2020, […]
La pandemia non ha solo interrotto l’appuntamento e la routine alla quale Allen è da sempre così legato: si è anche portata via Eddy Davis, morto di Covid il 7 aprile 2020. Eddy Davis era il vero band leader della formazione: grande suonatore di banjo, ottimo cantante dalla voce baritonale e allusiva, la sua bonarietà e la sua allegria erano trascinanti per tutti, persino per Woody Allen.
Durante i concerti succedeva spesso che i due si scambiassero qualche battuta […] e al termine dei concerti al Carlyle, mentre gli altri musicisti scendevano dal palco, Eddy Davis s’intratteneva sempre ancora qualche minuto con Allen, il tempo di un’ultima canzone, che lui pizzicava sul suo strumento mentre Woody la cantava – sì, cantava! – intanto che si rinfilava il maglione.
Durante la serata Eddy Davis non viene mai citato, ma è chiaro che questo tour europeo è come fosse un funerale di New Orleans tutto per lui, quando una volta sepolto il corpo la musica cambia e dai canti cupi e tristi si passa a una musica allegra e popolare, che “libera lo spirito”.
Così è stato l’altra sera al Blue Note: fra marce, blues e rags, il concerto di Woody Allen sono stati novanta minuti […] di pura gioia e godimento. […] e il concerto si è scrupolosamente attenuto alla poetica rassegnata ma vitale del suo riluttante band leader.
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E tutti noi l’altra sera abbiamo trattenuto il respiro nel vedere il nostro beniamino salire incerto i gradini del palco, traballare verso il suo posto, e quasi giunto alla sedia incespicare su una cassa, perdere per un attimo l’equilibrio, recuperarlo poggiandosi goffamente al pianoforte al suo fianco, per poi finalmente mettersi in salvo cioè seduto – e a quel punto Woody Allen ha tirato un vistoso respiro di sollievo, regalando a tutti noi una risata liberatoria.
Non ci sono battute nei suoi live, nessuna concessione allo spettacolo a parte la musica: un brano via l’altro, scelti lì per lì durante la serata. Sul Woody Allen musicista quasi tutti arricciano il naso, liquidandolo come clarinettista mediocre se non incapace. Lui stesso dice che la gente va a sentirlo solo perché è famoso in altri ambiti – «Suoniamo jazz di New Orleans soltanto per soldi», ha scherzato l’altra sera sul palco nell’introdurre il concerto. […]
E non solo perché Woody Allen ha l’intelligenza di circondarsi di ottimi musicisti, che hanno la generosità, la pazienza e la bravura di coprire le sue magagne; ma anche perché il suono incerto del suo clarinetto, spesso sfiatato, è quanto di musicalmente più simile al balbettio delle sue battute, alle sue esitazioni verbali, al suo incespicare nelle parole, al suo proverbiale schiocco della lingua sul palato. Non sarà Sidney Bechet né George Lewis: ma quella di Woody Allen non è mediocrità né incapacità, bensì personalità e stile. […]
2.WOODY ALLEN SI ESIBISCE AL BLUE NOTE MA STECCA CLAMOROSAMENTE, IL PUBBLICO SI SCATENA: “150 EURO DI BIGLIETTO E SEMBRA UN’ANATRA”
Estratto da www.ilfattoquotidiano.it
“150 euro di biglietto e sembra un’anatra“. No, non ha decisamente riscosso successo l’esibizione di Woody Allen con il clarinetto al Blue Note di Milano. […] La serata è andata subito sold out ma il pubblico non ha affatto gradito la sua performance. Tutt’altro. Sui social si sono subito scatenati i commenti per le “steccate” del regista 88enne. “L’arte del pernacchio”, “Come nei suoi film tragicomici”, “aveva il clarinetto tappato”, “Sta facendo una parodia, “Mettetegli il muto“, “Non chiamatelo jazz ma raucedine”, […]