L'ACERRIMO NEMICO DI SPIDERMAN È…L'ALCOL - TOM HOLLAND, L'ATTORE FAMOSO PER AVER INTERPRETATO L'UOMO RAGNO, RACCONTA DI COME HA SCOPERTO DI ESSERE DIPENDENTE DAGLI ALCOLICI, DOPO AVER PROVATO IL "DRY JANUARY" (UNA "SFIDA" CHE HA PRESO PIEDE IN INGHILTERRA IN CUI LE PERSONE NON BEVONO ALCOL PER UN MESE): "PENSAVO SOLO A FARMI UN DRINK, NIENT'ALTRO. QUESTO MI HA SPAVENTATO. IL PROBLEMA E'..."
-Estratto dell'articolo di Michela Becchi per www.gamberorosso.it
Quel Dry January doveva essere solo una piccola sfida e invece gli ha cambiato la vita per sempre. Tom Holland, l’attore famoso per aver interpretato Peter Parker in Spider-Man: Homecoming (2017), lancia ora una linea di birre analcoliche chiamata Bero. Da quel gennaio sobrio del 2022, Holland non ha mai più ripreso a bere e ora vuole fornire un’opzione gustosa per tutti gli altri coloro che hanno seguito il suo esempio.
L'ATTORE CHE HA SMESSO PER SEMPRE DI BERE
Iniziativa lanciata da Alcohol Change UK, il Dry January è servito all’attore per rendersi conto degli effetti che l’alcol avevano avuto su di lui. Durante una puntata del podcast On Purpose with Jay Shetty, Holland ha dichiarato che abbandonare l’acol è stata «la miglior cosa mai fatta» dopo aver realizzato quanto in realtà ne fosse dipendente. […] «riuscivo a pensare solo a farmi un drink, nient'altro... questo mi ha spaventato». […]
VIVERE LA SOCIALITÀ SENZA ALCOL
L’attore britannico ha scelto di andare avanti con il percorso, riscontrando però diversi problemi dal punto di vista sociale: «Mi sentivo come se non potessi andare al pub e ordinare una semplice soda. Non potevo uscire a cena fuori, facevo davvero fatica». Secondo Holland, il problema è nella cultura del bere del Regno Unito, in cui socialità e alcol sono strettamente connessi. Si è dovuto anche allontanare dal suo gruppo di rugby, «perché lì ruotava tutto attorno a quanto riuscivi a bere». In poche parole, si sentiva schiavo dell’alcol: quando ha compiuto 26 anni, il 1 giugno 2022, non beveva da cinque mesi e ha dichiarato di sentirsi «più felice che mai». […]