ADDIO A BURT YOUNG, L’ATTORE CHE HA INTERPRETATO IL RUOLO DI PAULIE PENNINO IN “ROCKY” – ITALO-AMERICANO, NATO NEL QUEENS, AVEVA 83 ANNI. GRANDE CARATTERISTA, FU CANDIDATO ALL'OSCAR COME ATTORE NON PROTAGONISTA NEL 1976 PER IL PRIMO ROCKY, HA RECITATO TRA L'ALTRO ANCHE IN “CHINATOWN” E “C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA” - SYLVESTER STALLONE LO RICORDA COSÌ: “AMICO MIO, SEI STATO UN UOMO E UN ARTISTA INCREDIBILE” – VIDEO
-
Estratto dell’articolo di www.leggo.it
È morto Burt Young, attore che ha interpretato il ruolo di Paulie Pennino in Rocky. L'artista aveva 83 anni. È deceduto nella sua casa di Los Angeles. La sua morte è stata confermata dalla figlia, Anne Morea Steingieser, al New York Times, che non ha però rivelato la causa del decesso.
Burt Young è stato uno dei protagonisti della fortunata serie di Rocky. Sylvester Stallone gli ha reso omaggio con un messaggio pubblicato sui social. «Al mio caro amico Burt Young, sei stato un uomo e un artista incredibile, mancherai tantissimo a me e al mondo», ha scritto Stallone.
Nato nel Queens, a New York, il 30 aprile 1940, mentre lavorava come pulitore di tappeti, venditore e installatore, Young iniziò a studiare all'Actors Studio con Lee Strasberg, che sarebbe stato il suo mentore. Il suo primo ingaggio come attore avvenne all'età di 28 anni in una commedia teatrale. I suoi primi film furono storie che ruotavano intorno al crimine: «La gang che non sapeva sparare» (1971), «Il mio uomo è una canaglia» (1971) e «Rubare alla mafia è un suicidio» (1972).
L'attore scelse come nome d'arte quello composto dal suo attore e cantante preferiti, Burt Lancaster e Neil Young. Nel biennio 1973-74 Young fu particolarmente attivo, recitando in «Un grande amore da 50 dollari» di Mark Rydell, «40.000 dollari per non morire» di Karel Reisz, «Chinatown di Roman Polanski, »La gemma indiana« di Marvin J. Chomsky e »Killer Elite« di Sam Peckinpah.
Nei panni dell'arcigno pugile semi dilettante Paulie Pennino, fratello maggiore della moglie del migliore amico Rocky, Adrian (Talia Shire), Young è stato una colonna portante della saga di Stallone a partire dal film inaugurale del 1976. Dopo aver allenato il pugile in una cella frigorifera di un un mattatoio di Philadelphia, dove l'italo-americano Pauline Pennino era impiegato, l'attore è stato un punto fermo di tutti i film fino a »Rocky Balboa« (2006).
[...] Ha recitato in «Convoy - Trincea d'asfalto» (1978) di Sam Peckinpah (1978), «California Dolls» (1981) di Robert Aldrich, «Oltre il ponte di Brooklyn» (1984) di Menahem Golan (1984), «Legami di sangue« (1989) di Peter Masterson, »Ultima fermata Brooklyn« (1989) di Uli Edel, »Partita col destino (1999) di Nick Stagliano (1999), «Pluto Nash» (2002) di Ron Underwood (2002). Young è stato diretto in più occasioni da registi italiani: «Amityville Possession» (1982) di Damiano Damiani, «Americano ross» (1991) di Alessandro D'Alatri (1991), «Cattive ragazze» (1992) di Marina Ripa di Meana (1992), «Alibi perfetto» (1992) di Aldo Lado, «Berlin '39» (1994) di Sergio Sollima, «Terra bruciata» (1999) di Fabio Segatori, «L'uomo della fortuna» (2000) di Silvia Saraceno, «Il nascondiglio» (2007) di Pupi Avati (2007), fino al più recente «Ci vediamo domani» (2013) di Andrea Zaccariello con Enrico Brignano. [...]
Ha interpretato il padre mafioso in pensione del personaggio di Steve Schirripa ne «I Soprano». Per tutta la vita Young ha coltivato la passione per la pittura, alimentata da quando, all'età di 11 anni, vinse un cavalletto e una cassetta di colori in un concorso scolastico. Ha collaborato con lo scrittore Gabriele Tinti per il quale ha disegnato la copertina della raccolta di poesie «All over» e illustrato l'art book «A man».