ALDO GRASSO SU “VITA DA CARLO” – SOTTO SOTTO VERDONE RACCONTA IL SUO DRAMMA: A LUI PIACEREBBE FARE UN FILM D’AUTORE MA I SUOI PRODUTTORI NON GLIELO FARANNO MAI FARE, CONDANNATO COM’È A STRAPPARE RISATE. DI SOLITO, PER LENIRE IL DRAMMA, VERDONE SI RIFUGIA NEI TONI DELLA COMMEDIA DOLCE-AMARA COME ACCADE NELLA SERIE TRASMESSA SU PARAMOUNT+ - VIDEO

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Aldo Grasso per il Corriere della Sera - Estratti

 

 

carlo verdone

Sotto sotto (ma neanche tanto), Carlo Verdone racconta il suo dramma: a lui piacerebbe fare un film impegnato, un film d’autore da festival internazionale, come si diceva una volta, ma i suoi produttori non glielo faranno mai fare, condannato com’è a strappare risate. Di solito, per lenire il dramma, Verdone si rifugia nei toni della commedia dolce-amara, quella in cui si ride con retrogusto pensoso.

 

In «Vita da Carlo. Seconda stagione», Verdone si confessa in pubblico, il suo cuore messo a nudo come per dirci «non sono solo quello che appaio». In questo gioco di specchi (il cinema che parla di cinema, metalinguaggio dicono quelli che frequentano i festival), la serie racconta il tentativo di narrare l’amore impossibile tra Carlo, da giovane, e una prostituta (Paramount+). 

 

carlo verdone

(...) Ogni puntata è un film in miniatura mentre la serialità ha le sue leggi di scrittura e una sua sintassi che imporrebbero ritmi e battute diverse: qui ci troviamo nel territorio della sitcom classica, quella che privilegia più il personaggio della storia. Così tutto il peso del racconto è sulle spalle di Verdone, a volte malinconiche come il suo sguardo.

carlo verdone e fabio traversa alias fabris di compagni di scuola
carlo verdone
carlo verdone foto porcarelli
carlo verdone e fabio traversa alias fabris di compagni di scuola