ALT LIVELLO - I PRIMI 60 ANNI DI CAROL ALT: “SENNA? PERDERLO E' STATA LA COSA PIU' DEVASTANTE DELLA MIA VITA. UN NUOVO AMORE? COL CORONAVIRUS È DURA ANCHE SU TINDER - BERLUSCONI MI REGALÒ UNA CORNUCOPIA D'ARGENTO. MA L'HA VOLUTA IL MIO EX MARITO. PERÒ QUALCHE REGALO DEL CAVALIERE CE L'HO ANCORA. LUI HA FINANZIATO TUTTA LA MIA CARRIERA" – "CHIARA FERRAGNI CHI?" – E POI WOODY ALLEN, CARLO VANZINA E QUEL TRUCCATORE CHE... - VIDEO
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I. Rav. per “il Messaggero”
I suoi primi 60 anni, tondi a dicembre, sono passati con un solo rimpianto non aver vissuto pienamente l'amore clandestino con il pilota Ayrton Senna, frequentato durante il matrimonio con Ron Greschner e nessun ritocco a quella bellezza che quarant'anni fa ne fece, come lei stessa dice, «il volto degli Anni 80».
Popolare in Italia grazie a Carlo Vanzina, che la lanciò con Via Montenapoleone, l'ex supermodella, attrice e fervente crudista Carol Alt è nel cast di Un figlio di nome Erasmus, in streaming a Pasqua.
Torna in Italia 11 anni dopo Piper: perché tanto tempo?
«Dopo gli Anni '90 in Italia non c'era più posto per me. Non l'ho scelto io. Ho continuato a recitare negli Stati Uniti, ma sognavo di tornare».
Qui le è rimasto qualche amico?
«Ho sempre voluto bene a Luca Barbareschi. E mi manca Carlo Vanzina. Era generoso e sensibile. Un giorno, alla fine de I miei primi 40 anni, mi disse: Ti ho guardata per due mesi così intensamente che conosco a memoria il tuo viso. Vent'anni dopo ci siamo ritrovati per Piper. Il primo giorno mi guarda al monitor e dice: Carol, tranquilla, il tuo volto non è cambiato. Ti ricordi? Io lo conosco a memoria».
È vero che Berlusconi fu un suo ammiratore?
«Mi regalò una cornucopia d'argento. Ma l'ha voluta il mio ex marito, con il divorzio ho perso quasi tutto. Però qualche regalo di Berlusconi ce l'ho ancora: una collana con una farfalla che uso nei red carpet. Il Cavaliere ha finanziato tutta la mia carriera».
Non ha mai sostenuto pubblicamente il MeToo: perché?
«Il rischio molestie c'è e c'è sempre stato, soprattutto nella moda. Quello che non mi convince è la linea di confine, quando non è chiara la differenza tra molestia e legittima attrazione».
Ha conosciuto Woody Allen. Che ne pensa?
«Mi sembra atroce distruggere una carriera su una presunzione di colpevolezza. Con me è stato splendido».
In Italia nessuno l'ha mai molestata?
«Mai. Anche perché ero molto protetta: intorno alla mia immagine circolavano parecchi soldi. Ci stavano attenti, a me».
Oggi i soldi li fanno le influencer. Che ne pensa di Chiara Ferragni?
«Chi, scusi?».
Un'influencer. La più seguita. Conosce la categoria?
«Non saprei dire di cosa si occupino. Di certo oggi i ragazzi sono fortunati: se hanno qualche talento, possono metterlo a frutto. Ai miei tempi, se eri una modella potevi fare solo quello».
La moda è cambiata molto da allora?
«E cambierà ancora. Le sfilate scompariranno. Costano tanto, e il giorno dopo trovi tutto nei megastore. E poi il corona ci insegna che puoi fare gli stessi show anche online».
Rimpianti?
«Il pensiero di Senna non mi abbandona mai. Ci sono momenti in cui lo sento vicino, lo sogno. Quando l'ho perso, è cambiato tutto. È stata la cosa più devastante della mia vita».
Un nuovo amore?
«Col coronavirus è dura anche su Tinder. E con le mascherine non ci si può baciare».
Sessant'anni: come fa a mantenersi così bella?
«Sono fissata con l'alimentazione e ho ottimi geni: mia madre a 87 anni è bellissima. E poi una volta un truccatore di Milano mi disse: a 20 anni hai la faccia con cui sei nata, a 40 quella per cui hai lavorato, a 60 quella che ti meriti».