ALTRO CHE METOO ALLA PUMMAROLA: DATECE PIÙ “UN POSTO AL SOLE” – IL DIRETTORE DEL “FOGLIO”, CLAUDIO CERASA, IN LODE DELLA STORICA SOAP DI RAITRE: “IN UNA SORPRENDENTE PUNTATA, UNA RAGAZZA DI DICIOTTO ANNI, RACCONTA ALLA NONNA DI ESSERE SCAMPATA A UN BRUTALE TENTATIVO DI VIOLENZA SESSUALE. LA SUA VERSIONE PERÒ COZZA CON QUELLO CHE HANNO VISTO I TELESPETTATORI, CHE SANNO CHE ALICE È STATA SEMPLICEMENTE RESPINTA. L’EFFETTO È CLAMOROSO: UNA FICTION IN PRIMA SERATA CHE METTE IN MOSTRA L’OSCENITÀ DELLA GOGNA…”
-Estratto dell'articolo di Claudio Cerasa per “il Foglio”
Meno gogna, più “Posto al Sole”. Siamo abituati ormai a vivere da anni in una bolla mediatica all’interno della quale ogni accusa diventa una condanna, ogni sospetto diventa una sentenza e ogni testimonianza diventa una verità.
[…] La stagione del MeToo, iniziata nell’ottobre del 2017, ha permesso a moltissime donne […] di trovare il coraggio di denunciare gli abusi subiti […] e trovare il coraggio di reagire, di fronte a un abuso subìto, è un atto importante, meritorio, a volte persino eroico.
Dal 2017 a oggi però il MeToo ha rappresentato anche altro e ha contribuito a mostrare al mondo anche cosa vuol dire maneggiare in modo molto disinvolto accuse non provate la cui sola evocazione genera uno sputtanamento micidiale di fronte al quale non esiste alcuna archiviazione possibile.
In Francia, qualche tempo fa, ad ammonire contro le derive del MeToo sono state Catherine Deneuve e Brigitte Bardot, che hanno invitato a porre un freno alla campagna denigratoria contro l’uomo seduttore e dunque predatore.
[…] Cinque anni dopo gli appelli francesi, anche l’Italia, negli stessi giorni in cui il MeToo promette di tornare di attualità grazie alle denunce portate avanti da alcune attrici italiane, ha in un certo senso un suo momento Deneuve grazie a una scelta molto coraggiosa, eroica, fatta da una delle serie tv più popolari d’Italia, che ha scelto di denunciare […] l’oscenità delle campagne costruite sulla base della presunzione di colpevolezza.
La fiction in questione è “Un Posto al Sole”, va in onda sui Rai 3 ogni sera dal 1996 dalle 20.45 alle 21.15, l’attuale amministratore delegato Carlo Fuortes si è quasi schiantato quando ha provato a cambiarle orario, e qualche giorno fa, in una sorprendente puntata […] ecco la svolta […],il momento Deneuve.
Una ragazza di diciotto anni, Alice, racconta alla nonna di essere scampata a un brutale tentativo di violenza sessuale. L’autore della violenza si chiama Nunzio, ragazzo fidanzato con cui Alice ha avuto una storia, e Alice mostra alcuni lividi sui polsi come prova della brutalità del suo amante.
La versione di Alice però cozza con quello che […] hanno visto i telespettatori, che sanno invece come sono andate le cose e sanno che Alice non ha subìto nessuna violenza ma è stata semplicemente respinta in modo brusco […]. L’effetto è clamoroso: una fiction in prima serata che mette in mostra l’oscenità della gogna, gogna che ti porta a non essere creduto neppure dai tuoi famigliari, e che prova a ricordare cosa si rischia a considerare un maschio predatore fino a prova contraria. Il coraggio di denunciare gli abusi subiti è encomiabile, ma il coraggio di denunciare gli abusi del circo mediatico non lo è da meno. Godiamoci, in prima serata, il nostro momento Deneuve.