ARCHEO - CASA TOTTI – LE NOZZE CON ILARY SONO NATE SOTTO UNA BRUTTA STELLA: CON IL PRESUNTO FLIRT DEL CAPITANO CON FLAVIA VENTO (CON ILARY GIA’ INCINTA) A POCHI GIORNI DAL MATRIMONIO - 2005, L’INTERVISTA A "GENTE" IN CUI LA VENTO SOSTIENE DI AVER PASSATO UNA NOTTE D'AMORE CON IL PUPONE A CASA SUA. “TUTTO FALSO”, SCRIVE TOTTI NEL SUO LIBRO - CORONA AVREBBE TRATTATO CON L'ENTOURAGE DI TOTTI UN COMPENSO DI 50 MILA EURO PER NON FARLA PUBBLICARE MA... – LO SCAZZO EPICO TRA "FURBIZIO" E LA BLASI AL GF VIP: “TUO MARITO HA SCRITTO UN MARE DI CAZZATE, LA VERITÀ È CHE..." - VIDEO
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VI RACCONTO IO LA VERITÀ SU FLAVIA VENTO
Estratto dal libro di Francesco Totti e Paolo Condò, ''Un Capitano'', edito da Rizzoli
(…) A differenza del primo, che è un sogno, il secondo è un incubo. Si materializza nella famosa intervista a «Gente» in cui Flavia Vento sostiene di aver passato una notte d'amore con me a casa sua. È tutto falso, ma come sempre succede in questi casi prima gira la voce che sia in arrivo la polpetta avvelenata e poi, una volta uscita e smentita la notizia, si inizia a dire che la storia contiene troppi particolari perché sia stata inventata.
Dev'essere vera. In base a questo discorso, allora, ogni romanzo, ogni film dovrebbe riguardare qualcosa di realmente accaduto: nelle fiction i particolari abbondano... La verità è che io conosco la Vento una sera in cui Ilary non c'è, a un evento sulla Tuscolana: per pubblicizzare un nuovo modello di condizionatori vengono invitati alla festa calciatori e showgirl, il solito mix delle serate romane.
Lei mi viene presentata, è una ragazza carina, parliamo qualche minuto e poi, come succede in queste situazioni piene di gente, ci separiamo perché sia lei sia io abbiamo incrociato nuove persone da salutare, e per quella sera non ci vediamo più. La settimana successiva sono con gli amici al Prado, ristorante di Trastevere, quando Giancarlo e Angelo mi segnalano che a un altro tavolo c'è una ragazza che sta cercando di attirare la mia attenzione.
È la Vento. Saluti e sorrisi da una parte all'altra della sala, voglio dire senza alzarsi per venirsi incontro, poi ciascuno si dedica alla propri a compagnia. Andando via c'è un'altra serie di saluti da lontano, e stop. Me ne vado a casa a dormire. Ecco, nella sua versione quella è la notte incriminata.
L'intervista inquieta molto Ilary, com'è normale che sia: ha scoperto recentemente di essere incinta, mancano poche settimane al matrimonio, non è un buon momento per gestire le infedeltà del quasi marito. Soprattutto se ci fossero. lo invece le spiego per filo e per segno i miei due contatti con la Vento, che poi sono quelli appena raccontati, e la prego di credermi perché è la mia parola contro la sua, e per lei la mia dovrebbe valere di più.
Infatti Ilary mi crede, e la storia sarebbe finita se qualche giorno dopo Fabrizio Corona non telefonasse a Vito per dirgli che esiste una seconda parte dell'intervista, più dettagliata, unita ad alcune fotografie compromettenti. Lui è pronto a venderle a «Gente» per cinquantamila euro, ma se volessimo ritirare tutto dal mercato per la stessa cifra non avrebbe problemi a darcele. A noi la scelta.
Vito riceve la telefonata mentre è al Campidoglio, a preparare il piano di sicurezza per il matrimonio. Si consulta con mio fratello Riccardo, perché loro due gestiscono il conto bancario aperto proprio per le nozze, e insieme decidono di pagare a prescindere dalla mia estraneità alla storia: giudicano che in quei giorni la precedenza spetti alla tranquillità di Ilary, qualsiasi cosa possa turbarla va cancellata.
Si consigliano anche con Maurizio Costanzo, che del mondo dell'informazione sa tutto e mi è vicino dai tempi dei libri di barzellette. lo vengo avvisato dell'accordo soltanto a pagamento avvenuto, e la cosa non mi piace per niente perché non ho nulla da nascondere: non a caso, al dunque Corona consegna a Vito un dattiloscritto firmato dalla Vento nel quale ci sono ben poche novità rispetto alla prima parte dell'intervista, e nessuna fotografia. L'evidenza del bluff.
Due anni dopo il mio caso verrà valutato all'interno dell'inchiesta "Vallettopoli", ma archiviato perché quella manifestata da Corona era stata una disponibilità priva di minacce, e quindi non un' estorsione. La differenza è sottile, ma ciò che mi interessa è uno degli accertamenti compiuti dalla polizia durante le indagini: quella famosa notte incriminata il mio telefono non risulta mai agganciato alla cella della zona in cui abita Flavia Vento.
Spero proprio che questo particolare inedito tolga di torno i dubbi residui. È in quel periodo che dedico a Ilary una nuova esultanza, il dito in bocca, destinata a diventare definitiva. A lungo si è pensato che fosse un modo per segnalare i figli in arrivo o, dopo le loro nascite, la tenerezza dei primi passi. Non è così.
Quando Ilary si concentra, perché legge la scaletta di un programma oppure studia il menu per la mia festa di compleanno, il dito le torna in bocca proprio come quando era bambina. Non se ne accorge nemmeno, è il gesto più "suo" in assoluto perché evidentemente viene dall'inconscio.
Replicarlo dopo ogni gol - i miei momenti professionalmente importanti - è un omaggio alla donna che mi ha cambiato la vita. È un modo per dirle che continuo ad amarla come quando la vidi in Tv la prima volta restando senza parole, o come quando decisi di non restituire una palla a Montella, perché dovevo costruirci il nostro futuro.
LA LITE BLASI-CORONA
Da corriere.it del 26 ottobre 2018
Sembrava un tentativo di riconciliazione. E invece si è trasformata in una lite furibonda in diretta. Il collegamento tra Ilary Blasi e Fabrizio Corona al Grande Fratello Vip si è concluso con una serie di accuse reciproche. «Il veto non è mai esistito», dice Ilary Blasi a Fabrizio Corona in apertura del collegamento, per difendersi subito dalle accuse di aver creato problemi ad un intervento dell'ex re dei paparazzi nella casa.
«Guarda che non è una scelta intelligente tirare in ballo questa cosa- le risponde lui piccato- Ti rendi conto di quello che mi hai detto in puntata?». Ma lei a quel punto scatta, e replica con veemenza, accusandolo di «quello che è successo tredici anni fa». Ovvero uno scatto che testimoniava un tradimento del futuro marito, Francesco Totti, a pochi giorni dalle nozze.
La rabbia della conduttrice
«L'hai fatto in un momento in cui io mi dovevo sposare ed ero incinta del mio primo figlio», dice ancora addolorata. Ma quando lui prova a replicare ancora, Ilary è impietosa e lo assale: «Stai facendo la figura del caciottaro- lo accusa, ricordando quando lui la accusava di parlare in tv con un accento romano marcato, da caciottara, appunto- racconti le tue storie, per fare gli scoop prometti ad aspiranti soubrette per fare delle interviste finte chissà che cosa.
Prendila con filosofia, noi siamo andati avanti, sei tu che sei rimasto indietro: tutta Italia ha capito che tu fai gli scoop e li disfai. Io non ci casco. Ti devi prendere la responsabilità di quello che dici, non puoi venire qua e fare lo show. Ciao Fabrizio e buona vita», conclude Ilary chiedendo di chiudere il collegamento.
Una rivincita per la conduttrice, che si becca l'applauso del pubblico. E una sconfitta per Corona, che già dal confronto con la ex, Silvia Provvedi, era uscito già pesto. Ma su Instagram poco dopo si sfoga: «Ora ti faccio vedere cosa combino».
VALLETTOPOLI
Franco Bechis per Libero Quotidiano del 23 ottobre 2016
(...) I legali di Sgarbi chiameranno a testimoniare anche il calciatore Francesco Totti e Flavia Vento. Anche loro furono con ruoli diversi sfiorati dall' inchiesta di Potenza, che ipotizzò un ricatto di Corona e della Vento nei confronti di Totti. La show girl avrebbe rilasciato interviste a settimanali scandalistici su un suo presunto flirt con il calciatore, che era alla vigilia del matrimonio con Ilary Blasi, già in stato interessante.
Corona avrebbe trattato con l' entourage di Totti un compenso di 50 mila euro per non fare pubblicare l' intervista. Ma nel prosieguo del procedimento anche questa accusa sarebbe saltata. La diffusione sulla stampa dell' epoca dell' intera vicenda ha creato però problemi alla vita dei protagonisti, che probabilmente non hanno oggi un affettuoso ricordo di John Woodcock.