BONOLIS MEJO DI BENJAMIN BUTTON – LA MOGLIE SONIA BRUGANELLI LANCIA FRECCIATINE A MEDIASET PER LE REPLICHE DI CIAO DARWIN: “PAOLO È BELLISSIMO, SEMBRA SEMPRE PIÙ GIOVANE. FELICE PER I RISULTATI, MA ALMENO CI MANDASSERO UNA BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE. SONO D’ACCORDO MA A METÀ SULLA MESSA IN ONDA, E VI SPIEGO IL MOTIVO" - E LUI RINCARA LA DOSE: "DI QUESTO PASSO ARRIVEREMO ALLE REPLICHE DI BIM BUM BAM E, SE CI FOSSE, DEL FILMINO DELLA MIA NASCITA"
-Da leggo.it
Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli non sono entusiasti della scelta di Mediaset di mandare in onda le vecchie repliche di Ciao Darwin. L’esilarante show di Canale 5 evidentemente funziona, nonostante sia datato, ma il conduttore e la moglie esprimo perplessità e si mostrano in disaccordo con la decisione dei vertici aziendali.
Bonolis ha commentato con ironia la vicenda in una intervista a La Stampa: “Dato che mandano le stagioni a ritroso, si assiste a questo fenomeno buffo che ringiovanisco ogni giorno un po’. Di questo passo arriveremo alle repliche di Bim Bum Bam e – se ci fosse – del filmino della mia nascita”.
Sonia Bruganelli ha affidato le sue perplessità a una intervista a Giornalettismo: “L’azienda ha un programma “senza tempo” che funziona e lo manda in onda. Così però non preservi una tua risorsa, forse tra le più importanti, perché lo sovraesponi. Non è corretto a mio avviso”.
BRUGANELLI
Gabriele Parpiglia per giornalettismo.com
Primo ospite di quest rubrica dove le parole saranno fondamentali rispetto al classico ‘domanda e risposta’ sarà: Sonia Bruganelli, produttrice, fondatrice di ‘Casa Sdl’, casting director tra le più importanti in Italia e compagna i Paolo Bonolis.
«Che delusione i virologi in tv e chi ha fatto trasmissioni con ospiti senza senso, ma solo per fare ascolti. Intanto mi godo Casa Sdl e ho ingaggiato mio marito per un nuovo format scritto e ideato da lui. Il successo di Ciao Darwin in replica? Paolo è bellissimo, sembra sempre più giovane. Felice per i risultati, ma almeno ci mandassero una bottiglia di champagne. Sono d’accordo ma a metà sulla messa in onda, e vi spiego il motivo».
Covid:
«Lo associo alle parole: paura e confusione avendo tre figli. Per la prima volta ho temuto per la mia famiglia, mi ha fatto paura la consapevolezza delle parole “può succedere” – ha detto Sonia Bruganelli -.
È stata, forse è una vera guerra e il pensiero mi ha portata diritta all’istinto di protezione verso e per la mia famiglia. Ancora oggi però mancano alcuni passaggi nella mia testa nonostante io abbia letto e seguito tutto. Sono convinta che i troppi punti interrogativi che passano nella nostra mente, non hanno trovato le giuste risposte da chi in realtà ci avrebbe dovuto aiutare».
Promossi:
«Promuovo gli italiani in primis, escluse le minoranze che erano molto “confusi” diciamo; ma gli italiani hanno combattuto bene per l’insieme sociale. Le prime passeggiate nei super mercati, per me, sembravano VITA e in questa nuova libertà c’era una giusta attenzione. Promuovo il professore Roy De Vita che è diventato una sorta di Guru preparatissimo dentro questo caos.
Un mio punto di riferimento. Un altro voto alto lo merita Flavio Briatore che ha lottato con parole giuste dall’inizio della pandemia e a tutela dei lavoratori, di tutti i lavoratori che ancora oggi rischiano di perdere il lavoro e non hanno avuto la cassa integrazione».
Bocciati:
«I virologi che hanno pubblicato più libri in questa quarantena che nelle loro vita parlando del nulla! Se uno di loro avesse scritto: “Ecco il vaccino e i segreti per combatterlo”; ok, passava. Invece sono diventati personaggi televisivi dimenticandosi di tutto il resto. Citare il professore Roberto Burioni è come sparare sulla Croce Rossa.
Bocciata anche la tv degli ascolti a tutti i costi. Non si può dar parola a tutti in televisione. Ho sentito pareri non illustri usati solo per fare ascolti. Questo non è servito a nessuno».
Futuro:
«Sono ottimista e voglio essere positiva. Torneremo vicini alla serenità. Odio i titoli: “In autunno torna il virus”, fanno male, fa male il solo pensiero. Con gli assembramenti visti durante le manifestazioni degli ultimi giorni, dovremmo essere già a un livello altissimo di contagio, immagino.
Anche qui dico: tanta confusione. Gli italiani devono continuare a combattere il virus, seguendo le giuste regole. Noi quest’anno vacanze made in Italy tra la Sardegna e Ansedonia. Credo che tutti abbiamo riscoperto il gusto e la voglia di goderci l’Italia. Ed è giusto che sia così. Sempre seguendo le regole previste dall’emergenza Covid. Certo, poi, se mi reco a Roma, anche in locali storici, e vedo il proprietario con la mascherina sotto il mento o legata la braccio, me ne vado e l’ho fatto».
Ciao Darwin:
«Meraviglioso vederlo in onda adesso perché vedo in tv Paolo sempre più giovane. A volte anche con look e capelli diversi (sorride, ndr) Che dire? “Ce offrissero almeno una bottiglia di champagne”. Però arriva un momento in cui si dovranno fermare, a mio avviso. E’ un format visionario nato nel 1997.
E ai tempi fu proprio Maurizio Costanzo, direttore di rete, che ha spinto per mandarlo in onda. Era l’anno in cui lavoravo in redazione, Paolo l’ho conosciuto in quell’anno, era moderno, avanti. Per argomenti e tematiche. Il punto è questo: l’azienda ha un programma “senza tempo” che funziona e lo manda in onda. Amen. Così però non preservi una tua risorsa, forse tra le più importanti, perché lo sovraesponi. Non è corretto a mio avviso».
Casa Sdl
«La mia creatura! Ho ragazzi che lavorano ventiquattro ore su ventiquattro. Nasce come costola dei programmi tv. Piano, piano ci siamo allargati con i casting, con la rubrica “I Libri di Sonia”. Col tempo è cresciuta.
E durante la quarantena è diventata un momento sempre in continuo movimento. Non solo casting, ma dirette, interviste, racconti, anticipazioni. Abbiamo costruito uno studio in stile “Big Store”, storico locale di Formentera, con barman area cazzeggio.
Chi passa, si trova a casa. Tra aperitivi e chiacchiere serie e attenzione: mai nessuno viene a mani vuote. Volete lo scoop: presto lanciamo un format nuovo ideato e scritto da Paolo Bonolis che non sarà in onda ma parteciperà dietro le quinte. Una bomba. Non posso dire il titolo altrimenti si capisce quasi tutto.
E poi altri ci saranno altri due programmi con due conduttori che stiamo cercando. Ricordiamo che offriamo possibilità nel momento in cui la parola lavoro, oggi, è fondamentale. Faremo partnership anche con aziende che cercano una nuova comunicazione e pubblicità del prodotto».
La tue dirette in quarantena:
«Non dimentico quelle con il professore De Vita e con te perché in quei momenti siamo passati da argomenti seri ai sorrisi. Ringrazio entrambi. Ancora le persone mi chiedono: “Ma quando le rifate!”».
Paolo Bonolis e i social in quarantena:
«All’inizio c’era un profilo fake a suo nome con un milione di seguaci su Tik Tok che prendeva in giro, in modo simpatico, entrambi. Lo abbiamo stoppato anche perché molti erano convinti fosse Paolo.
Ve lo immaginate Bonolis su Tik Tok? No, dai. Le sue dirette più divertenti sono state quelle con Francesco Totti che resta un fedelissimo. E poi quelle con Cassano e Adani e Panariello. Finivamo diritti a Striscia la notizia. Il calcio è la sua passione. Ricordo con piacere anche quella con Giorgio Panariello».
La Tv che verrà:
«Sarà più digital. Credo che resista lo Sport. Per il resto i big e le trasmissioni andranno avanti ma questa generazione, la nuova che avanza, non ha la giusta attenzione per restare fissa dinanzi a un programma.
Il fenomeno “serie tv” che puoi guardare quando vuoi, esploso durante la quarantena, ha cambiato ancora una volta tutto. Io me ne accorgo osservando i miei figli – spiega Sonia Bruganelli -. Guardano la tv ma hanno lo smart phone in mano e non si staccano. Sarà difficile trovare argomenti che possano catturare l’attenzione».
La vita pre covid:
«Già. Vedo che le persone sono cambiate. Questo mi ha scosso molto. Il senso di precarietà fa male, lo percepiamo tutti.
Coppie che si sono lasciate, coppie che hanno conosciuto la lontananza e chi ha conosciuto il dolore portato dal covid . Oggi leggo che la disoccupazione è diminuita perché le persone non cercano più lavoro. Fa malissimo».
La vita post Covid:
«Amo la forza esplosa legata, dentro noi stessi, alla voglia di vivere».