UN BUGO AL CUORE - COME POTEVA REAGIRE IL TENERO MORGAN ALL’ESCLUSIONE DA SANREMO? CON UNA SBROCCATA DELLE SUE: “AMADEUS INF**E, COME TI PERMETTI? DI MUSICA NON SAI NIENTE E HAI PRESO BUGO… UNO CHE NON SA NEANCHE COME CI È ARRIVATO AL SUCCESSO. UNA PORCATA, È ABUSO DI POTERE. E, IN QUESTI CASI, ALMENO UN VAFFANCULO BISOGNA DIRLO”. UNO SFOGO CON TANTO DI LETTERA APERTA…
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Per Morgan nessuna mezza misura, è stato “usato e preso in giro per poi essere escluso”: un comportamento che non ha difficoltà a definire “da inf**e”.
E non ci va troppo leggero neanche con Bugo, la cui ammissione tra i Big non può passare inosservata visto quanto successo nella passata edizione; ma Bugo – sentenzia Morgan – “non sa neanche come ci è arrivato al successo, lui non ha fatto nulla, si è ritrovato tutto addosso senza che nemmeno se ne accorgesse”.
Ironico poi sul comunicato ufficiale della Rai, che ha letto lo stesso Amadeus in diretta descrivendo un “comportamento inaccettabile di Morgan, espresso con dichiarazioni offensive pubbliche e private”. Proprio questo avrebbe innescato l’esclusione dalla giuria, una circostanza che Morgan riassume però così:
“Sono stato usato ad AmaSanremo, gratis, con promesse su promesse e poi escluso. Allora dico, ma come ti permetti? Con quale faccia? Guarda che se tu stai bluffando, allora io sto al gioco, ma se veramente è così e hai preso Bugo… allora sai cosa ti dico? Che io stasera vi consegnerò il diploma di terza media, a te e ai tuoi quattro sciacalli che ti sostengono. È ovvio che questa è ironia, ma la Rai ha fatto una circolare ufficiale: ‘Morgan ha fatto una cosa gravissima…’“.
Oltre che ironico e in vena di sentenze è anche un Morgan deluso, stato d’animo che più volte sottolinea e acuito – dice – dal suo essere e restare fondamentalmente un filantropo, uno che crede nell’uomo e che proprio per questo non può esimersi dal mostrare il suo dispiacere quando accadono cose simili.
“Io penso che la virtù trionfi sempre. Non sono capace di essere violento, non sono in grado di detestare l’essere umano. Sono filantropo, perché io credo nell’uomo: sono un umanista, credo nella libertà e non sono mai prepotente con le persone, ma non posso esimermi dal manifestare il mio dispiacere quando qualcuno si comporta in maniera scorretta nei miei confronti”.
Ma il tono torna severo sulla questione competenze già più volte sollevata, quando sostiene che Amadeus “di musica non sa niente”, né lui né i suoi collaboratori. E questo – evidenzia – oltre che grave per la kermesse rappresenta un’offesa a chi la musica la studia e ci vive, e a tutti quelli che magari dopo decenni di impegni sono pure senza un lavoro:
“Io mi fermerei a chiedergli: ‘Ama, sai cosa vuol dire do maggiore?’… C’è chi sa di musica e chi non sa di musica. Amadeus non ne sa. Benissimo, perché è lì? Qual è la ragione? E soprattutto, c’è uno dei suoi collaboratori che ha il titolo? No! Complimenti… di gente che meriterebbe quel ruolo, uscita dal conservatorio dopo dieci anni di studio e che magari fa pure la fame, è piena l’Italia. Quello che fa schifo è l’abuso di potere. E, in questi casi, almeno un vaffanculo bisogna dirlo…”.
Tutto chiuso qui? Neanche per sogno, perché – come accennato anche nella stessa diretta – Morgan ha buttato giù anche “una poesiola”, che in sostanza elenca in maniera meno disordinata – e con meno tratti di flusso di coscienza – i suoi pensieri sulla vicenda e tutto quello che ha da dire ad Amadeus. Eccola:
Lettera aperta ad Amadeus
di Morgan
Ancora una volta mi trovo offeso, scacciato, mi trovo punito nonostante la mia buona fede, il mio impegno spontaneo e la mia voglia di collaborare, essere utile, darmi con semplicità e lealtà agli altri.
Mi trovo in difficoltà, mi trovo cacciato come un criminale, bullizzato, trattato male, svilito nel profondo della mia persona e della mia qualità di musicista. Amadeus mi ha invitato alla gara, poi ha disprezzato la mia musica, mi ha estromesso, ha deciso di dare spazio e visibilità a chi ha goduto subdolamente e ha beneficiato della mia presenza e della mia forza, cioè Bugo, ancora una volta onorato mentre io non solo estromesso dalla gara, persino neanche ammesso al mio posto di lavoro.
CARO AMADEUS, lo dico a te: ma tu perché sei stato così scorretto? Te ne rendi conto che io non merito questo e che tu stai facendo il direttore artistico della musica nonostante non sia di tua competenza?
Non ti sembra esagerato umiliare chi non solo ti può insegnare l’abc della materia di cui ti mancano persino le nozioni di base, ma è stato gentile e ti ha voluto gratificare negli ultimi mesi nonostante l’imbarazzo di essere nel ruolo non esattamente conforme alle sue competenze.
Tu sei in grado di capire quanto sei stato offensivo e scorretto a fare una cosa simile? Di quanto sia sbagliato non aver riconosciuto che l’anno scorso grazie alla mia non prevista invenzione di teatro voi tutti del festival di Sanremo e della Rai e pure Bugo ci avete guadagnato fama quattrini e lavoro, mentre io, l’autore, non ho preso soldi, sono stato criticato, ho subìto processi televisivi senza poter intervenire, non sono mai stato invitato e sono pure stato tacciato di ingestibilità quando invece sono uno dei pochi che quando è sul palco sa cosa significa gestire la scena?
Un po’ non ti dispiace avermi ferito e umiliato anziché usato per fare spettacolo? Non ti sei vergognato a portare Bugo in gara e ad avermi addirittura cacciato per paura che io ti mettessi in difficoltà in diretta?
Non l’hai capito che sono un gentiluomo e che se ti ho scritto parole dure l’ho fatto per farti capire che il tuo errore è grande? Che hai sbagliato come uomo e come uomo di potere e che hai fatto una porcata dal punto di vista artistico?
Io non amo fare queste polemiche perché quel che amo io è la performance e l’interpretazione e la musica. E questo la gente lo sa bene. Perché tu devi privare le persone dello spettacolo musicale e culturale che io sono in grado di fornire? Chi sei tu per stabilire che io debba o non debba suonare?
Io dico che hai esagerato e che faresti bene ad abbassare quella autostima ottusa e presuntuosa che ti ha fatto compiere un gesto altamente sgradevole che dovrebbe essere chiamato con il suo nome, cioè mobbing ovvero abuso di potere.
Io con estrema lucidità non ho difficoltà a dire che tu stai dove non dovresti e che hai cacciato me da dove dovrei stare. Questo non è un insulto ma la franchezza di un musicista che si era messo a tua disposizione e che tu hai ingiustamente umiliato, quindi sono offeso.
Io non insulto. L’insulto io l’ho ricevuto. E sono stanco di essere generoso e disinteressato, farvi comodo ed essere maltrattato. Se hai dignità ripari a questo pessimo esempio che, guardato coi miei occhi, fa soffrire e perdere la voglia di darsi, fa chiudere dentro se stesso uno che invece ha nobilitato la sua vita nell’espressione. Sono deluso da te e desolato per la perdita di tempo di energie e di spettacolo.