I CADUTI DI VIALE MAZZINI – IL GIORNO DOPO LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI SCATTA IL ROSICAMENTO DEI TELE-TROMBATI – SE DOPO IL FLOP DI “QUELLI CHE IL CALCIO” PER MIA CERAN SI È TROVATA NUOVA COLLOCAZIONE, LUCA E PAOLO RIMANGONO IN PANCHINA – ALESSANDRO GRECO TORNA NELLA NAFTALINA IN ATTESA DI UN PROGRAMMA DA FARGLI TESTARE. AZZERATO GIANCARLO MAGALLI. BYE BYE A SERENA AUTIERI CHE SMETTERÀ DI “DEDICARSI” LE POMPE DA SOLA MENTRE SALTA ANCHE LA MITICA FRANCA LEOSINI…
-Francesca D'Angelo per “Libero quotidiano”
Il giorno dopo, si fa la conta dei caduti. Succede sempre così, ogni santissimo anno: 24 ore dopo la presentazione ufficiale dei palinsesti Rai, è tutto un fioccare di «Ma io non ci sono» e «Mi hanno fatto fuori». Addirittura qualche ufficio stampa, preso dalla disperazione, chiama i giornalisti per segnalare l'assenza del proprio talent. Insomma, la fiera delle rosicate. C'è però un "ma". Stavolta infatti tanta, forse troppa, gente brava è rimasta in panchina.
Ora, è comprensibile che non tutti possano lavorare: la Rai è grande, ha un sacco di canali ma lo spazio resta quello che è. Qualcuno deve saltare il turno, almeno ogni tanto. Inoltre Viale Mazzini non può, e non deve, essere scambiata come un'agenzia di collocamento. Tuttavia la Rai è un broadcaster, peraltro pubblico, che è chiamato a fare bei programmi premiando, possibilmente, il merito.
Stupisce quindi che per una Francesca Fialdini immancabilmente confermata (citiamo lei ma in rappresentanza di molti altri...) ci siano professionisti talentuosi rimandati a casa fino a data da destinarsi. Ecco i nomi.
Il caso più eclatante è sicuramente la coppia Luca e Paolo. Il celebre duo si era fatto carico di una patata bollente ossia trasformare Quelli che il calcio in un programma che non è, ovvero in uno show senza calcio e da prime time.
L'esperimento non poteva che andare malissimo e infatti il programma è stato chiuso. Giusto, per carità. Però si poteva pensare a un nuovo format per Luca e Paolo. In fondo la loro spalla Mia Ceran è stata ricollocata nel pomeriggio di Rai Due, alla guida del docureality Nei tuoi panni. Si poteva pensare di fare altrettanto per Luca e Paolo. Invece nulla: per loro non è stato partorito mezzo format.
C'è poi il caso umano di Alessandro Greco. Questo pover uomo viene chiamato ogni volta che scatta un'emergenza tv: bisogna risollevare una certa fascia? Arriva Greco. C'è un game da testare? Ci pensa Greco. Lui ubbidisce, fa quello che deve fare, vince la scommessa di ascolti e poi... poi basta. Finita l'emergenza termina anche il momento di gloria di Alessandro Greco. Ecco, senza scomodare la gratitudine, concetto sconosciuto in tv, questo modo di fare non è propriamente meritocratico. Ma andiamo avanti.
DESAPARECIDOS IN QUANTITÀ Tra i desaparecidos autunnali c'è anche il buon Giancarlo Magalli. Gli hanno tolto tutto: prima I fatti vostri, poi Una parola di troppo e adesso persino Il collegio. Come si ricorderà, Magalli era la voce fuori campo del celebre docu-reality di Rai Due. Niente, non farà nemmeno quella. L'ultima sua apparizione è stata in Don Matteo, dove faceva il Vescovo: speriamo che almeno la LuxVide, società di produzione della celebre serie, lo confermi nell'eventuale sequel di Don Matteo. Ma andiamo avanti.
Tra le assenze che pesano non possiamo non citare la mitica Franca Leosini. La signora della cronaca nera aveva ben due frecce al suo arco: Storie Maledette e Che fine ha fatto Baby Jane?. Invece niente: il suo nome non figura nei palinsesti del 2022. Speriamo di trovarla l'anno prossimo anche perché i suoi show, oltre a fare il pieno di ascolti, sono sempre molto ben fatti. Salta anche Anni 20 e, con il programma, pure la conduzione di Alessandro Giuli e Francesca Parisella. Secondo i ben informati il problema sarebbe il "posizionamento", troppo vicino a Fratelli d'Italia in una programmazione molto spostata a sinistra. Era invece forse più prevedibile lo stop ai box per Bianca Guaccero. Il suo programma Detto fatto non brillava per alti ascolti ma così, sulla carta, fatichiamo a immaginare che Bella ma'! di Pierluigi Diaco possa fare meglio.
Il rischio è che il rimedio sia peggiore del problema.
...E PURE LA AUTIERI Tra le silurate eccellenti anche Serena Autieri il cui programma Dedicato era stato a lungo bersagliato dalla critica. Secondo molti, più che delle dediche, le canzoni da lei intonate rasentavano il one woman show. Infine, c'è la "silurata a metà" Emanuela Fanelli. Nel senso che il suo nome figura ancora tra le pieghe del palinsesto Rai ma di fatto è come se non ci fosse. La nostra era diventata il vero elemento originale di Una pezza di Lundini: la sua ironia metatelevisiva era graffiante e spesso più spiazzante di quella di Lundini. Si meritava un programma tutto suo, o quanto meno una nuova trasmissione ancora con Lundini.
Invece la Rai ha deciso di separare l'affiatata coppia: Lundini condurrà, senza la Fanelli, Conferenza stampa, in autunno su Rai Play. Fanelli è stata invece presa in forze dalla direzione Rai Cultura (!) per commentare una serie di documentari sui grandi comici. Come se lei non fosse una grande comica. Cara Rai, a questo giro abbiamo preso una cantonata. L'unica cancellazione doverosa arriva da RaiFiction che non rinnova l'inguardabile Noi, ossia il remake italiano di This is us. Forse qualcuno dovrebbe prendere ripetizioni in gestione d'azienda dalla direttrice di RaiFiction Maria Pia Ammirati.