CARTA CANTA: IL CANTANTE ASSOLTO ANCHE IN APPELLO PER IL FURTO DI MAGLIETTE ALLA RINASCENTE - CONFERMATO IL VERDETTO DI PRIMO GRADO. IL CANTANTE ERA STATO ARRESTATO IL 31 MAGGIO 2019 INSIEME A UNA SUA AMICA, LA 53ENNE FABIANA MUSCAS, CHE SI È ASSUNTA TUTTA LA RESPONSABILITÀ E STA SCONTANDO LA PENA
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Il cantante Marco Carta è stato assolto nel processo di secondo grado con al centro il furto di sei magliette del valore di 1200 euro, alla Rinascente di Milano, nel maggio 2019. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano, che ha confermato la sentenza del Tribunale che risale a circa un anno fa. La procura generale, con il sostituto pg Celestina Gravina, aveva chiesto per lui 8 mesi di reclusione.
Le motivazioni saranno rese note tra 60 giorni. Il 35enne non era presente in aula. In una memoria difensiva depositata nel processo, il difensore di Carta, l’avvocato Simone Ciro Giordano, ha sottolineato che nell’atto di appello «la Procura ha artatamente omesso di valutare gli ulteriori elementi evidenziati dalla difesa e riportati in larga parte dal Tribunale, che dimostrano in maniera certa e non ipotetica l’assoluta estraneità, anche a titolo di concorso morale, del Carta rispetto alle condotte ascritte alla Muscas».
L’ex vincitore di «Amici» era stato arrestato il 31 maggio 2019 all’uscita della Rinascente di piazza del Duomo a Milano insieme a una sua amica, la 53enne Fabiana Muscas, che si è assunta tutta la responsabilità del furto e che lo scorso 20 gennaio è stata ammessa all’istituto di messa alla prova.
La donna ha raccontato che voleva fare «un regalo di compleanno» al suo amico che da poco aveva compiuto gli anni. A dicembre scorso il pm Nicola Rossato aveva depositato ricorso in appello contro l’assoluzione del cantante, chiedendone la condanna a 8 mesi.