CARTA STRACCIA! – TANTO PER CAMBIARE A LUGLIO TRACOLLANO LE VENDITE DEI QUOTIDIANI CARTACEI: "LA REPUBBLICA" SCENDE DEL 16,10% RISPETTO ALLO STESSO MESE DEL 2022, IL "CORRIERE DELLA SERA" DEL 10,46, PIÙ O MENO COME “LA STAMPA” E “IL MESSAGGERO”. UNICO IN CRESCITA? “LIBERO” (+9,84%) – NON PERVENUTO “IL RIFORMISTA”, DIRETTO DA MATTEONZO RENZI, E LA DOMANDA RESTA LA STESSA: QUANTE (POCHE) COPIE VENDERÀ DAVVERO?
-Marco Zonetti per Dagospia
Sono arrivate come ogni mese le dolenti note relative alle sorti dei quotidiani in Italia, con i dati diffusi dalla ADS (Accertamenti Diffusione Stampa) e rilanciati dal sito specializzato Prima Online. La situazione - soprattutto in edicola - appare sempre più catastrofica.
Nel luglio 2023, per quanto riguarda le vendite delle copie cartacee (quelle che si acquistano solo in edicola, tanto per essere chiari), solo il quotidiano Libero cresce rispetto al luglio 2022. Tutti gli altri - più vistosamente La Repubblica e La Stampa - perdono terreno.
La Repubblica, assieme a pochi altri, cresce invece rispetto all'anno scorso nel totale Cartacei + Digitali, ma è fra i pochi a perdere quota (assieme a Corriere della Sera, Stampa, Verità fra gli altri) rispetto al giugno 2023.
Il Corriere perde terreno in tutt'e tre le classifiche, così come La Verità e Il Giornale, mentre Il Fatto Quotidiano cresce rispetto al giugno 2023 nella diffusione Cartacei + Digitali, ma cala in edicola rispetto al luglio 2022.
Il dato positivo di Libero, rispetto alla crisi degli altri quotidiani di Destra, sembrerebbe dal canto suo suggerire che il quotidiano diretto fino a pochi giorni fa da Alessandro Sallusti abbia rosicchiato lettori alle testate della stessa area politica.
Fra gli assenti in classifica, oltre al Foglio e all'Identità i cui direttori sono costantemente in Tv, spicca palesemente il quotidiano Il Riformista, diretto a partire dal maggio 2023 da Matteo Renzi e che risulta ancora una volta - per il terzo mese consecutivo - non pervenuto. E pensare che molti suoi fan accaniti prevedevano l'apoteosi in edicola. E la domanda resta la stessa: quante copie venderà davvero?