CE LO MERITIAMO ALBERTO SORDI? – GRASSO ASFALTA IL DOCUMENTARIO DI FABRIZIO CORALLO: ''SALVO RARE ECCEZIONI, È STATA UNA SFILATA DI LUOGHI COMUNI. SAREBBE STATO BELLO SENTIRE IL PARERE DI NANNI MORETTI E DI TATTI SANGUINETI - NEL 1978, IN "ECCE BOMBO", C'È UNA FAMOSA SCENA IN CUI...!
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Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Nell' anno in cui si celebra il centenario della nascita di Alberto Sordi, Sky Cinema Comedy ha proposto quattro giorni di programmazione di film di uno dei più importanti attori del cinema italiano e, insieme, Siamo tutti Alberto Sordi? , il documentario di Fabrizio Corallo che ripercorre l' esistenza dell' artista, dalla formazione agli esordi fino al successo sul grande schermo, riunendo spezzoni di film, frammenti televisivi e testimonianze di colleghi, registi, critici, osservatori, ex politici.
Con così tanti e illustri intervistati, francamente mi aspettavo qualcosa di più dal documentario. Salvo rare eccezioni, è stata una sfilata di luoghi comuni su Sordi: l' incarnazione dell' italiano medio con le sue poche pubbliche virtù e i numerosi vizi, però anche lo smascheratore dell' ipocrita rispettabilità piccolo-borghese, però anche il conservatore, moderato e cattolico che mette in scena il malcostume nazionale, però anche l' inventore di archetipi indimenticabili sull' opportunismo di uomini immaturi. Tutte osservazioni che, vedendo i suoi film, s' intuiscono.
Sarebbe stato bello sentire il parere di Nanni Moretti e di Tatti Sanguineti. Nel 1978, in Ecce Bombo , c' è una scena in cui il protagonista, sentendo un uomo al bar che dice: «Gli italiani, rossi e neri, sono tutti uguali», risponde aggredendolo e urlando: «Ma che siamo in un film di Alberto Sordi? Te lo meriti Alberto Sordi!».
Nel 1986, Sanguineti firma per Rai3 un' autobiografia di Walter Chiari, Storia di un altro italiano (l' eterno perdente), in contrapposizione a Storia di un italiano (1979) di Sordi, antologia dei suoi film e ritratto di un italiano che alla fine casca sempre in piedi grazie al cinismo. Ma nel 2015 scrive un libro su Rodolfo Sonego, intitolandolo Il cervello di Alberto Sordi . Due pareri che sarebbero stati fondamentali per capire tante cose: ce lo meritiamo Alberto Sordi?