CHE ARIA MEFITICA SI RESPIRA A SINISTRA! PURE SERENA DANDINI CONTRO IL PD – LA CONDUTTRICE: “LA COSA STRANA È CHE È STATO UN PARTITO DI DESTRA, STORICAMENTE E APERTAMENTE MASCHILISTA, A PUNTARE SU UNA PREMIER. GIORGIA MELONI VA AMMIRATA PER LA SUA DETERMINAZIONE NELL'ESSERE UNA LEADER: DOVREBBE RAPPRESENTARE UN ESEMPIO PER LE SUE COLLEGHE DEL PD CHE, IN UN AMBIENTE FINTAMENTE EGUALITARIO, NON SONO RIUSCITE AD EMERGERE”
-Emilia Costantini per il “Corriere della Sera – ed. Roma”
Il titolo è già tutto un programma: Vieni avanti, cretina! è lo spettacolo di e con Serena Dandini, al Teatro Ambra Jovinelli da domani al 30 ottobre, con il coordinamento artistico di Paola Cannatello. In palcoscenico anche Antonella Attili, Cristina Chinaglia, Martina Dell'Ombra, Federica Cacciola, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero, Rita Pelusio e Francesca Reggiani.
Chi è la cretina di turno?
«Tutte e nessuna, ovviamente - ride Serena - Il titolo è un gioco provocatorio, che si riferisce al celebre Vieni avanti, cretino dei Fratelli De Rege, personaggi indimenticabili. Ho avuto la fortuna di entrare nell'atmosfera del loro mondo, e di molti altri comici della loro epoca, come Totò, quando ho diretto per alcuni anni l'Ambra Jovinelli: un palcoscenico storico che è stato il tempio del varietà e dell'avanspettacolo, quindi della comicità... e che per me è stato una sorta di università. Ma tornando alla "cretina", l'intenzione è di rivendicare la nostra parità di genere anche nella cretineria, che è fondamentale. D'altronde il tema della comicità al femminile lo percorro dai tempi della Tv delle ragazze , che ha oltre trent' anni».
La comicità femminile ha un nesso specifico con la fisicità?
«Esistono due esempi fondamentali della comicità al femminile, che appartengono alla storia dello spettacolo: Franca Valeri che non era bellissima, ma è stata una rivoluzionaria anche come autrice comica, in quanto scriveva i suoi testi, le sue sceneggiature, e questo ha rappresentato un passo in avanti ulteriore, rispetto all'epoca in cui si è fatta strada nel cinema, nel teatro e nella televisione.
Monica Vitti, invece, è stato un faro per tutte noi in altro senso: è stata la dimostrazione di come un'attrice possa essere comica e al tempo stesso drammatica, passando dai film esistenzialisti con Antonioni, alle irresistibili commedie con Alberto Sordi. Inoltre era una donna sexy, bellissima, fascinosissima...».
Perché la strada della comicità è stata più difficile da percorrere per le donne?
«Virginia Woolf diceva, oltre un secolo fa, che l'umorismo era negato alle donne, sottolineando però che "le donne e i bambini sono i principali rappresentanti dello spirito comico". Eppure, le donne si prendono molto meno sul serio degli uomini e molto spesso, dietro a una donna apparentemente cretina, si nasconde in realtà una donna molto intelligente. D'altronde le donne intelligenti danno sempre un po' fastidio e devono nasconderlo. L'ironia e soprattutto l'autoironia rappresentano un'arma straordinaria, potentissima: meglio prendersi in giro da sole, prima che lo facciano gli altri. E con questo spettacolo, vogliamo dire basta alla sindrome di Ginger Rogers».
Cioè?
«Ginger doveva riuscire a fare tutto quello che sapeva fare Fred Astaire, ma aggiungendo delle difficoltà: i tacchi alti e camminando all'indietro. Siamo stufe di tali dimostrazioni e poi diciamo la verità: la reale parità si potrà ottenere quando anche una cretina potrà avere lo stesso incarico di responsabilità di un cretino...».
Insomma, a prescindere dalla cretineria, le donne devono sempre dimostrare di essere più brave per raggiungere gli stessi obiettivi raggiunti da uomini magari mediocri...
«Esattamente. La manager femmina deve dimostrare capacità incredibili, che non vengono richieste ai suoi colleghi maschi. E la cosa davvero strana è che è stato un partito di destra, storicamente e apertamente maschilista, a puntare su una premier. Giorgia Meloni va ammirata per la sua determinazione nell'essere una leader: dovrebbe rappresentare un esempio per le sue colleghe del Pd che, in un ambiente fintamente egualitario, non sono riuscite ad emergere».
Il suo nuovo libro, «Cronache dal paradiso», parla di cretineria?
«No! - ride - È una storia di persone famose che hanno cercato il paradiso in terra».