CHE DIRÀ MARINELLA SOLDI DELLO SQUADRONE DI UOMINI CHE IERI SERA SPROLOQUIAVA DI POLITICA A “PORTA A PORTA”? LA PRESIDENTE DELLA RAI SI È SPESA IN PRIMA PERSONA PER IL PROTOCOLLO “NO WOMEN NO PANEL”, OVVERO LA CAMPAGNA EUROPEA "PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE BILANCIATA DI DONNE E UOMINI NEGLI EVENTI DI COMUNICAZIONE" – MA BRU-NEO PARE FREGARSENE E NEL SUO PROGRAMMA SU OTTO OPINIONISTI C’ERANO OTTO MASCHI. CI SARÀ UN INTERVENTO DALL’ALTO O SI LASCERÀ CORRERE?
-La Rai è partner del progetto europeo #NoWomenNoPanel, ma in alcuni dei talk a commento delle elezioni regionali gli ospiti erano soltanto uomini. Si è persa un’altra occasione per promuovere una narrazione più attenta e aderente alla realtà. https://t.co/m4va9CxYvC pic.twitter.com/dERhjEgHLr
— USIGRai (@USIGRai) February 14, 2023
Marco Zonetti per Dagospia
Marinella Soldi, presidente della Rai, non è esattamente un paradigma di loquacità. I suoi comunicati e le sue esternazioni si contano infatti sulla dita di una sola mano e, fatta salva la presenza in prima fila al Festival di Sanremo, si ricordano ben poche sue epifanie pubbliche fin dall'estate 2021 quando si è insediata a Viale Mazzini.
L'impegno precipuo per il quale si è esposta in prima persona è quello della firma del protocollo No women No panel, ovvero la campagna europea fatta propria dalla Rai e propugnata da Soldi "per promuovere una partecipazione bilanciata e plurale di donne e uomini negli eventi di comunicazione".
Con questo slogan che un po' ammicca a una canzone di Bob Marley e un po', ancor più sacrilegamente parlando, allo spot No martini No Party con George Clooney, la Tv di Stato - attraverso la presidente Soldi - si è impegnata pubblicamente con l'Europa a garantire che nei talk show Rai vi fosse sempre un'equa presenza di donne e di uomini onde evitare la predominanza maschile nei dibattiti, specie in quelli di approfondimento.
Sulla carta nulla da eccepire, benché la rivendicazione della "presenza femminile imprescindibile in un dibattito" si riveli una pretesa del tutto insipiente nel caso in cui, per discutere su una determinata vicenda, gli esperti più indicati a trattarne siano uomini. Così come sarebbe un'analoga forzatura, nel caso in cui gli opinionisti più titolati a discettare su una questione fossero donne, imporre la presenza di uno o più uomini.
In ogni modo, tanto impegno pubblico da parte di Marinella Soldi è stato smaccatamente disatteso proprio in un programma dell'azienda che lei presiede. Parliamo di Porta a Porta del solito Bruno Vespa, che ieri sera - in occasione del commento delle elezioni regionali - su otto opinionisti ha invitato otto maschi, che con lui facevano nove. Neanche una donna quindi, in barba a Soldi e alle sue direttive. Altro che No Women No Panel, ieri sera Porta a Porta era un club di soli uomini.
Il sindacato USIGRai e il consigliere di amministrazione Rai in quota dipendenti Riccardo Laganà hanno stigmatizzato pubblicamente l'assenza femminile nel talk di Bruno Vespa e ora si tratta di capire cosa ne pensi la Presidente Soldi. Prenderà pubblicamente posizione contro l'ennesima "intemperanza" di Brunone, o come di consueto, resterà chiusa nel suo consueto silenzio?