CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - LA GISMONDO SUL "FATTO" CI DICE CHE "NON CI SARÀ MAI IL PROCLAMO DELLA SCOMPARSA DEL VIRUS": ANCHE PERCHÉ SI SCRIVE "PROCLAMA" - SVARIONE DI "LIBERO" CON "MURALES" USATO AL SINGOLARE, MENTRE IL "MATTINO" IN PRIMA PAGINA AMMAZZA IL CONGIUNTIVO: "NAPOLI È FALLITA. È INUTILE CHE MI CANDIDO" - GLI OBIETTIVI GRANDISSIMI DI "STRADENUOVE", IL GIORNALE ONLINE DIRETTO DA TELESE...
-“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm
«Non credo ci sarà mai il proclamo della scomparsa del virus», spiega Maria Rita Gismondo, direttore di Microbiologia clinica e virologia dell’ospedale Sacco di Milano, nella sua rubrica Antivirus che compare quasi ogni giorno sul Fatto Quotidiano.
Non lo crediamo neppure noi, anche perché si scrive «il proclama», al femminile (la flessione al maschile di questo lemma non esiste). Perciò, come dicono in quella città, «offellée fà el tò mestée» (pasticciere, fa’ il tuo mestiere), ché a pasticciare con l’italiano bastiamo noi giornalisti.
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Titolo da Libero: «Allarme in autostrada: il murales partigiano ti manda a sbattere». Murales è il plurale spagnolo di mural, quindi non si può adoperare, come in questo caso, per riferirsi al singolare.
«Un murales» è scorretto. La forma esatta è «un murale». Nello stesso svarione era incorso il 18 maggio anche il Corriere Fiorentino: «L’oltraggio al murales dei partigiani».
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«A colpire è però che Masi si ricandida al Cda di un’azienda, la Rai, che è stato costretto a risarcire», afferma Gianluca Roselli sul Fatto Quotidiano. A colpire è anche l’incompetenza nell’uso del congiuntivo.
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Titolo di apertura sulla prima pagina del Mattino: «Manfredi: “Napoli è fallita. È inutile che mi candido». Si saranno messi d’accordo con Roselli?
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Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Con questi numeri tutta Italia in zona bianca entro il 31 giugno (con solo tre eccezioni)». Facciamo pure quattro con quella del calendario.
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Annuncio di Prima Comunicazione: «Nasce Stradenuove, giornale online edito da Phacelia e diretto da Luca Telese. “Un piccolo giornale con grandi obiettivi”». L’ultimo virgolettato è anche il titolo dell’editoriale di Telese. Alcune notizie dalla home page: «Il turismo volta pagina». «La salute delle strade». «La strategia farm to fork». «A difesa dei consumatori, a “tu per tu” con l’avvocato Massimiliano Dona». «Rama – Road Asset Management & Analytics». Obiettivi grandissimi.
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Rubrica Il Vangelo della domenica, tenuta sul Fatto Quotidiano da padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica e ascoltato consigliere di papa Francesco. Titolo: «La Resurrezione. Cristo buca silenzi e paure con un bonario rimprovero». Ma la Resurrezione era avvenuta 40 giorni prima. E nella domenica in questione si celebrava l’Ascensione di Gesù Cristo al cielo. Bye-bye, reverendo.
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Presentando sulla Verità il libro di memorie Tutto il mio calcio minuto per minuto (Baldini & Castoldi), Roberto Faben afferma che l’autore, il telecronista Ezio Luzzi, «per primo dette la notizia, divulgata poi in tutto il mondo, dell’attentato dinamitardo causato dall’estremista statunitense Richard Jewell, il 27 giugno 1996, al Centennial olimpic park di Atlanta, durante le Olimpiadi, che consentì al Gr2 di anticipare l’Ansa».
In realtà costui era un addetto alla sicurezza del padiglione di AT&T (è morto nel 2007), non un estremista, il quale scoprì una bomba dentro uno zainetto e fece evacuare l’area, salvando parecchie vite.
Jewell, sospettato ingiustamente, fu sottoposto a un linciaggio mediatico durato sino al 14 ottobre 1998, quando nel North Carolina venne catturato il vero colpevole, Eric Rudolph. Ottenne la sua definitiva riabilitazione soltanto nel 2019 con il film Richard Jewell del regista Clint Eastwood.
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Dalla Gazzetta di Mantova: «Disagi al traffico e code ieri pomeriggio tra Gambarara e Cittadella, al passaggio a livello di via Brescia. Per un guasto elettrico al sistema che regola il movimento, le sbarre della linea ferroviaria Mantova-Verona sono rimaste abbassate per oltre un’ora, mandando in tilt la circolazione stradale a partire dalle 15. (...) La circolazione ferroviaria non ha subito ritardi: non c’erano treni in transito». Che culo. Del resto solo i treni che non arrivano sono sempre in orario.
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Titolo dal sito della Stampa: «Covid, giù i contagi, i morti sono 93 morti: mai così bassi da ottobre». Ricapitolando: i morti sono davvero morti e, per somma disgrazia, tutti di statura inferiore alla media nazionale.
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Titolo dall’Huffington Post: «Israele-Gaza: altro bombardamento a Gaza, muore una famiglia di 10 anni». Non solo: muoiono anche le famiglie minorenni.
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Titolo dell’Agi (Agenzia giornalistica Italia): «Ergastolo al barelliere che uccidenza i malati in ambulanza». La dipartenza.
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Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Andrea perde il nonno a 15 anni; il giorno dopo lo trovano morto». E con i morti basta così, per il momento. Trapasso e chiudo.