CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - DAL “FATTO QUOTIDIANO”. TESTATINA SU DUE PAGINE: “IL REPORTAGE. FRANCIA, LA PROVA DELLA FEDE”. TITOLO DEL REPORTAGE: “LA COMUNITÀ CATTOLICA PROVA A RITROVARSI DOPO IL TERRORE”. PROVA E RIPROVA SENZA STANCARTI MAI E ALLA FINE CI RIUSCIRAI – PRIMA PAGINA DI “AVVENIRE”: «UN SEGNALE SULLA CURVA». DI PRECEDENZA? DI PERICOLO? DI DIVIETO? DI OBBLIGO? MACCHÉ, LA SEGNALETICA STRADALE RIGUARDA IL COVID-19 E IL RAPPORTO TAMPONI-POSITIVI

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“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

Stefano Lorenzetto

 

 

Nel Tg1 delle 13.30 ieri la conduttrice Maria Soave ha aperto la pagina dello sport con questa notizia: «Finisce 7 a 5 l’amichevole dell’Italia con l’Estonia». Ci pareva che si fosse conclusa con un 4 a 0. Forse abbiamo visto un’altra partita.

 

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maria soave

Prima pagina di Avvenire, titolo d’apertura: «Un segnale sulla curva». Di precedenza? Di pericolo? Di divieto? Di obbligo? Macché, la segnaletica stradale riguarda il Covid-19 e il rapporto tamponi-positivi. Titolo a tutta pagina all’interno, stesso argomento: «Nei reparti dove si trattiene il respiro. “Stiamo tornando al mese di marzo”». Ecco perché i pazienti vengono intubati e pronati: trattengono il fiato a bella posta!

roberto saviano sul red carpet a venezia

 

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Sommario dell’Espresso a corredo dell’intervista di copertina che Roberto Saviano ha rilasciato al direttore Marco Damilano: «Il gossip non è innocenza, è squadrismo. Non ha funzionato neppure con Berlusconi, perchè nel privato tutto si consuma subito». L’esatta grafia è «perché», con l’accento acuto. Saviano, che è uno scrittore, potrà confermarvelo.

 

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marco damilano foto di bacco

La Verità pubblica una foto con questa didascalia: «Il re del tavolo verde, Faruk d’Egitto, insieme a sua moglie Irma Capece Minutolo». Premesso che, se fosse stata la moglie, sarebbe per forza «sua» moglie, quindi appare pleonastico l’aggettivo possessivo, non esiste alcuna prova che lo stravagante sovrano musulmano in esilio abbia mai sposato l’esuberante napoletana con cui si accompagnava.

 

Tant’è che non fu neppure nominata nel testamento. Da fonti plurime, risulta che Irma Capece Minutolo sia venuta al mondo il 6 agosto 1935, circostanza peraltro compatibile con 33 scatti fotografici risalenti al 1954 e custoditi nell’Archivio Luce. Nel suo sito ufficiale non c’è la data di nascita.

 

Re Faruk con Irma Capece Minutolo

Però si legge: «A 18 anni sposa il re Fouad Farouk d’Egitto prendendo il titolo di Sua Altezza Reale Faegi Farouk». Quindi le nozze sarebbero state celebrate nel 1953. Peccato che l’anno dopo, precisamente il 16 febbraio, sul Corriere della Sera sia apparsa la seguente notizia da Cannes: «L’ex re Faruk non sposerà Irma Capece Minutolo. Lo ha precisato questa sera il segretario privato dell’ex-sovrano, lo svizzero André Chárdonnes, smentendo così la notizia pubblicata dal pomeridiano Paris Presse».

 

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Dal Fatto Quotidiano. Testatina su due pagine: «Il reportage. Francia, la prova della fede». Titolo del reportage: «La comunità cattolica prova a ritrovarsi dopo il terrore». Prova e riprova senza stancarti mai e alla fine ci riuscirai.

 

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notre dame a nizza dopo l attentato

In una didascalia del Venerdì di Repubblica, si legge: «Enrico Feroci, 80 anni. Romano “de Roma”, è uno dei tredici nuovi cardinali». Ma nella foto soprastante è ritratto Agostino Vallini, già vicario del Papa per la diocesi di Roma, che è cardinale dal 2006.

 

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Titolo dalla pagina Facebook del Corriere della Sera: «Gadget benefico di Ikea creato da una bimba italiana: il suo Lamma sarà un...». Testo: «I lama in Abruzzo non esistono ma sono i suoi animali preferito. Che le hanno fatto vincere un conroso. Leggete qui...». Qui, più che parlare, si sputa.

Enrico Feroci

 

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Recensendo il saggio «L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana» di don Aristide Fumagalli, docente di teologia morale alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, Luciano Moia scrive su Avvenire che «in questo enigma interiore, perché questa condizione tale rimane, il teologo si addentra in punta di piedi, con il rispetto dovuto ad ogni persona indipendentemente dal suo orientamento sessuale, nello sforzo di comprende se l’amore omosessuale possa dirsi interpersonale, rispettoso dell’alterità, fecondo, casto, responsabile e quindi cristianamente accettabile perché modellato sull’amore di Cristo». Talmente fecondo che, essendo la pillola proibita dalla Chiesa, i gay dovranno rassegnarsi a usare il metodo Ogino-Knaus.

 

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Enrico Feroci

Dalla Gazzetta di Mantova: «“Champagne: nella vittoria è un merito, nella sconfitta è una necessità”. L’affermazione di Napoleone Bonaparte è risuonata più volte mercoledì sera a villa Bocchi, in occasione del primo campionato di sabrage, la raffinata arte di aprire lo champagne con la sciabola, che affonda le radici nell’era napoleonica e nella sua leggendaria cavalleria leggera.

 

champagne

Il piazzamento d’onore nella manifestazione che si è svolta a Villa Pasquali, Sabbioneta, è stato conquistato da Angelo Giovati di Casalmaggiore. Al secondo posto si è classificata Milva Bonazzi, mentre la terza posizione è stata conquistata da Corrado Sampietri. Impegnativo il percorso che ha portato alla nomina del vincitore». Talmente impegnativo che s’ignora chi sia il vincitore. A meno che alla Gazzetta di Mantova non siano convinti che la piazza d’onore equivalga al primo posto, anziché al secondo o, talvolta, al terzo.