stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primati
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
«È tutto molto interessante. Anzitutto è interessante che un libro come quello di Alessandro Sallusti e Luca Palamara (rispettivamente direttore del Giornale ed ex capo dell’Associazione magistrati) stia facendo sfracelli in libreria».
ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA
Così su Libero cominciava un articolo di Filippo Facci, giornalista di solito molto documentato. Il sottotitolo si spingeva oltre, in fatto di sfracelli: «Il volume che toglie il velo sulla politicizzazione dei giudici ha venduto trentamila copie in una settimana», ed era alquanto curioso, perché né il numero 30.000 né la parola «copie» comparivano nel pezzo di Facci, segno che la trionfalistica asserzione era stata formulata a prescindere dal testo sottostante.
alessandro sallusti ph massimo sestini 2
Ora, si dà il caso che il libro-intervista Il sistema della coppia Sallusti-Palamara sia comparso per la prima volta nella classifica compilata da Gfk per conto degli editori italiani (quella che registra i 10.000 titoli più venduti nelle librerie) alla quarta settimana di gennaio, con un totale di 16.180 copie, che sono pur sempre 13.820 in meno di quelle annunciate da Libero.
Solo che la statistica è stata diffusa il 4 febbraio mentre il quotidiano è uscito tre giorni prima che venisse ultimata. Ha ragione Facci: è tutto molto interessante.
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Sul Corriere.it si dà conto della situazione catastrofica in cui versano i ristoranti a causa del Covid-19. Scrive Stefano Landi: «Dice la Federazione italiana dei pubblici esercizi (Fipe), che solo l’anno scorso la pandemia ha bruciato quasi 38 milioni nel comparto del bere e del mangiare». Purtroppo sono 38 miliardi.
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tavola calda chiusa in via del corso a roma
«Come ha affermato uno scrittore tedesco, parafrasando quel che si diceva del Cremlino ai tempi dell’Urss, “la politica italiana è un enigma avvolto in un mistero”». Così si conclude un editoriale di Massimo Fini sul Fatto Quotidiano. Lo scrittore tedesco ha parafrasato in realtà Winston Churchill.
Citazione di Churchill su Life del 18 marzo 1946
La frase, infatti, fu pronunciata il 1° ottobre 1939 dal futuro premier britannico, in un discorso trasmesso dalla Bbc: «Non posso prevedere l’azione della Russia. È un indovinello avvolto da un mistero dentro un enigma» (fonte: The Churchill Society London).
È ricordata anche nel numero del 18 marzo 1946, a pagina 107, del settimanale americano Life. Inoltre non si capisce perché Fini, che è un signor giornalista e non una mezzamanica, cominci il suo articolo parlando di «venerdì (5/02)» e «sabato (6/02)», un modo assurdo d’indicare le due date.
matteo salvini fa llinguacce al papeete
Per burocratica coerenza avrebbe dovuto anteporre lo zero anche al giorno (05/02 e 06/02). O toglierlo al mese. O, meglio ancora, scrivere 5 febbraio e 6 febbraio.
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Sarina Biraghi sulla Verità parla di Matteo Salvini, definendolo «l’uomo del Papete e del mojto». Anche in stato di ebbrezza, si scrive Papeete e mojito.
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Assai pertinente il quesito che Brunella Schisa pone sul Venerdì di Repubblica allo scrittore Hans Tuzzi (all’anagrafe Adriano Bon): «Lei scrive “gonfiò le tuberosità ischiatiche” per dire “gonfiò le guance”.
Non pensa di essere uno scrittore elitario?». Risposta: «Un modo come un altro per dire che uno ha la faccia come il culo». Ci permettiamo di suggerire una variante al nom de plume del romanziere: Truzzi. Possibile alternativa, come da dizionario: Tamarri.
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papeete su le mani per salvini deejay
Incipit dell’articolo con cui Massimo Giannini, direttore della Stampa, presenta il ritorno in edicola dell’allegato settimanale Specchio: «In questi anni ci siamo innamorati di tutto ciò che sa di modernità: della rete e dei social, di Twitter e di Facebook, di Instagram e persino di TikTok.
Ma quel magnifico “vizio” non ci è mai passato. Andare nei luoghi, consumare le scarpe, guardare con gli occhi». Non si capisce con quale altro organo sia possibile vedere. A meno che non abbia ragione il predetto Hans Tuzzi e che il magnifico «vizio» dei giornalisti non consista nel guardare con il culo.
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Stando a quanto racconta Luca Telese sulla Verità, Romano Prodi «arrivò a gridare un indimenticabile “NoNono!” da un balcone di Bologna». Cioè un duplice No maiuscolo, con l’aggiunta di un no minuscolo, tutti attaccati? O un No al Nono (a Venezia c’è l’osteria Al Nono Risorto)? Misteri telesi.
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«Gola di Favogna a Magrè, il paradiso delle farfalle. Ci vivono oltre 20 specie di farfalle», informa il Corriere del Trentino. E poco più avanti: «La Gola di Favogna presenta 524 specie di farfalle appartenenti a 47 famiglie». In fila per 4 col resto di 2.
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La Gazzetta di Mantova intervista Andrea Fiozzi, un paziente scampato al Covid-19. Il cronista Enrico Comaschi descrive così la drammatica esperienza del sopravvissuto: «“Cadi in trans - racconta Fiozzi - Non capisci più niente e pensi al peggio”». Lgbti in delirio: anche la trance si è adeguata ai costumi sessuali correnti.
stefano lorenzetto a casa di giampaolo pansa stefano lorenzetto con rosa berlusconi, madre di silvio stefano lorenzetto con giuliano ferrara
stefano lorenzetto con enzo biagi stefano lorenzetto con vittorio feltri stefano lorenzetto intervista angelo rizzoli