CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – SILVIA CALVI NELLE PAGINE CULTURALI DEL “CORRIERE DELLA SERA”: “IL NONNO DICEVA CHE, AVVICINANDO L’ORECCHIO, AVREI SENTITO LE GRIDA DEI DANNATI E ANNUSATO ODORE DI ZOLFO!”. UN TIMPANO DALL’OLFATTO FINISSIMO – OCCHIELLO DELLA “STAMPA” PER LA MADRE TROVATA MORTA IN SICILIA DOPO ESSERE SPARITA CON IL FIGLIOLETTO: «POTREBBE ESSERSI BUTTATA O CADUTA ACCIDENTALMENTE». POTREBBE ESSERSI CADUTA?
-
Stefano Lorenzetto per www.stefanolorenzetto.it/telex.htm pubblicato da “Italia Oggi”
Nel recensire il libro “The Last Kings of Shanghai” di Jonathan Kaufman, il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, scrive che «alla Conferenza di Evian del 1932 piccoli e grandi Paesi – ad eccezione della Repubblica Dominicana – si rifiutano di accogliere i profughi ebrei in fuga dalle persecuzioni nella Germania di Hitler».
Si dà il caso che Adolf Hitler sia diventato cancelliere del Reich il 30 gennaio 1933, l’anno dopo. Quanto alle persecuzioni antisemite, esse cominciarono il 9 e 10 novembre 1938, con la Notte dei cristalli. Il nazismo pianificò la soluzione finale della questione ebraica (Endlösung der Judenfrage) nel 1940.
Una cronologia che Molinari, avendo studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e al Manchester College di Oxford ed essendosi laureato in Scienze politiche e Lettere all’Università La Sapienza di Roma, dovrebbe ben conoscere.
***
Editoriale di Claudio Brachino sul “Giornale”: «Siccome con il lockdown siamo ancora nel tempo della cronaca, dubito che sia uscito qualcosa che non sia stato vagliato dalla nostra Intelligence. E Conte non mi sembra uno di quei Premier che non conosce il linguaggio dei Servizi».
Otto righe dopo: «Siccome con il lockdown siamo ancora nel tempo della cronaca, dubito che sia uscito qualcosa che non sia stato vagliato dalla nostra Intelligence. E Conte non mi sembra uno di quei Premier che non conosce il linguaggio dei Servizi». Ok, abbiamo capito.
***
Silvia Calvi nelle pagine culturali del Corriere della Sera: «Il nonno diceva che, avvicinando l’orecchio, avrei sentito le grida dei dannati e annusato odore di zolfo!». Un timpano dall’olfatto finissimo.
***
La Stampa pubblica un’intervista con Silvio Viale, definito nel titolo «ginecologo laico di Torino», come se i restanti ginecologi d’Italia appartenessero al clero. Il tema è la nuova circolare sulle modalità di assunzione della pillola abortiva RU486.
Dice Viale: «Purtroppo la vecchia circolare, ora superata, era scritta da gente che non aveva mai praticato un aborto in vita sua». Significato dell’avverbio “purtroppo” secondo lo “Zingarelli” 2021: «Disgraziatamente, malauguratamente».
Se ne deduce che non praticare aborti è da considerarsi una disgrazia. Complimenti al dottor Viale, «ginecologo laico» in perenne stato di grazia.
***
«Ho anche chiamato un cardinale di mia conoscenza, giù a Roma, ma lui mi ha fermato: guada che io non c’entro», dichiara al Corriere del Veneto l’amministratore delegato defenestrato da Cattolica assicurazioni, Alberto Minali, dopo essere stato nominato da papa Francesco nel Consiglio per l’economia del Vaticano. Come dire: vai avanti tu (nel fiume), che a me vien da ridere.
***
Sulla Verità, nel titolo di un articolo in cui Giancarlo Saran parla del baccalà e di altre specialità della cucina veneziana, si legge: «Il fritto, un’arte di cui una volta si indicava l’autore». Il pensiero corre alla frittura di gamberi e calamari o al fritto di paranza. Ecco però che cosa scrive l’autore: «Le frittelle sono il simbolo del carnevale veneziano. La prima ricetta scritta è recente, 1858, ma, come ha ricordato Pietro Gaspare Moro-Lin, un tempo i “fritoleri” erano così orgogliosi della loro arte da pretendere (e ottenere) che sopra il loro banco vendita fosse messo in bella evidenza il loro nome». La famosa corrispondenza fra titolo e testo.
***
Occhiello della Stampa per la madre trovata morta in Sicilia dopo essere sparita con il figlioletto: «Potrebbe essersi buttata o caduta accidentalmente». Potrebbe essersi caduta?