CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - SULL’ARENA, CRONACA DI UN PROCESSO A UNA MADRE ACCUSATA DI MALTRATTAMENTI. INTERROGATA DAL GIUDICE, UN’AMICA DELL’IMPUTATA CONFERMA CHE LA DONNA «NON STAVA DIETRO AI FIGLI». SI APPRENDE INOLTRE CHE «L’AMICA TIRÒ FUORI DA UNO SCATOLONE UN SEX TOY E LA FIGLIOLETTA LO PRESE IN MANO». AMORALE DELLA FAVOLA: SEMPRE MEGLIO DAVANTI CHE DIETRO…
-“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
La Repubblica elenca in una tabella, che occupa quasi mezza pagina, «gli Stati in bilico» nelle elezioni presidenziali americane. Eccoli: Wisconsin «10 grandi lettori»; Michigan «16 grandi lettori»; Ohio «18 grandi lettori»; Arizona «11 grandi lettori»; Pennsylvania «20 grandi lettori»; North Carolina «15 grandi lettori»; Georgia «16 grandi lettori»; Florida «29 grandi elettori». Ecco perché negli Stati Uniti i giornali arrancano meno che in Italia. (Si trattava ovviamente di «grandi elettori»).
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Sugli incidenti di Napoli, provocati dal coprifuoco per il Covid-19, sommario virgolettato di Repubblica a corredo di un’intervista con Marco Minniti (si presume che la frase sia dunque attribuita all’ex ministro dell’Interno): «Così si rischia la polveriera sociale, dobbiamo evitare che le mafie cavalchino la tensione facendosi Stato in maniera distorta». Se invece si fanno Stato in maniera regolare, sono benvenute?
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Sul Corriere della Sera di sabato 24 ottobre, Mario Sconcerti pubblica la seguente «analisi» calcistica: «La Roma ha poco equilibrio, ma una qualità tecnica non inferiore, infatti il Milan-Roma di lunedì prossimo è la miglior partita che si possa vedere oggi». Come dire che sabato era lunedì o anche viceversa.
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Nello Trocchia sul Domani, in un servizio dedicato a Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza pandemia: «E questo nonostante proprio il 4 agosto 2016 l’assemblea rappresentata dal socio unico, il ministero dell’Economia, aveva invitato la società a ricondurre “i trattamenti economici ai limiti di legge vigenti”». Congiuntivo vo cercando ch’è sì caro.
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Sottotitolo della Verità per un editoriale di Marcello Veneziani: «Il turpe massacro di un insegnante ha una chiara matrice islamista». A prescindere dal fatto che ben difficilmente un massacro potrebbe essere aggraziato, si dà il caso che il sostantivo in questione abbia il seguente significato: «Eccidio, strage, carneficina, macello» (“Zingarelli” 2021). Tutte azioni che riguardano più persone, e non una sola, come nel caso del professore francese decapitato da un fanatico islamista.
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Dal sito della Stampa: «Da due anni un gatto rosso fa visita ogni giorno alla tomba del suo proprietario morto». Se il proprietario fosse vivo, sarebbe una notizia da edizione straordinaria.
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Su Repubblica, intervista a firma del vaticanista Paolo Rodari, il quale, nonostante la sua formazione di ex seminarista e ciellino, fa pronunciare al cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede, questa frase: «I santi Geronimo, Agostino, Tommaso hanno lodato la parresia di Paolo».
Mancano all’appello solo Toro seduto, Cavallo pazzo e Nuvola rossa. (Essendo tedesco, Müller ha fatto il calco dal latino Hieronymus o dallo spagnolo Jerónimo, ma Rodari dovrebbe sapere che la forma italiana corrente per designare il santo filologo è Girolamo o Gerolamo, non certo Geronimo).
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Parlando dello sconcerto suscitato dall’apertura di papa Francesco alle unioni civili gay, La Verità cita l’intervista che egli concesse nel 2019 a una vaticanista messicana (uno spezzone che all’epoca fu censurato dal Vaticano ora è finito in un docufilm del regista Evgeny Afineevsky), e la chiama ripetutamente, per due giorni consecutivi, Valentina Alzaraki. Ma il suo vero cognome è Alazraki.
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Dalla Gazzetta di Mantova: «Fino a quando l’ordinanza del sindaco Mattia Palazzi non sarà revocata, l’affluenza al mercato sarà contingentata, con non più di due persone per ogni banco presente». Quante persone saranno ammesse per i banchi non presenti?
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Sull’Arena, cronaca di un processo a una madre accusata di maltrattamenti. Interrogata dal giudice, un’amica dell’imputata conferma che la donna «non stava dietro ai figli». Si apprende inoltre che «l’amica tirò fuori da uno scatolone un sex toy e la figlioletta lo prese in mano». Amorale della favola: sempre meglio davanti che dietro.