CHI HA DETTO CHE I MUSICAL LI SANNO FARE SOLO GLI AMERICANI? – ARRIVA “THE LAND OF DREAMS” DEL REGISTA ESORDIENTE NICOLA ABBATANGELO – UN MUSICAL MADE IN ITALY PRODOTTO DA LOTUS PRODUCTION E RAI CINEMA, COREOGRAFIE E CANZONI ORIGINALI, GIRATO IN INGLESE, AMBIENTATO NELLA NEW YORK DEI PRIMI ANNI '20, PROTAGONISTI CATERINA SHULHA E GEORGE BLAGDEN, CON PAOLO CALABRESI, CARLA SIGNORIS, STEFANO FRESI E EDOARDO PESCE… – VIDEO
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(ANSA) - Moulin Rouge di Baz Luhrmann e Les Miserables di Tom Hooper, "per il modo nel quale show e musica sono perfettamente integrati nella storia", spiega il regista sono i due musical che hanno fatto da principale riferimento a Nicola Abbatangelo, 34enne che esordisce alla regia con The Land of dreams, al debutto alla Festa di Roma in Alice nella città e in sala dal 10 novembre con 01 Distribution.
Il film (prodotto da Lotus Production, società della Leone Film Group e Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment) lancia una sfida inedita per il panorama italiano, un musical (budget di 6 milioni di euro) con coreografie e canzoni originali (firmate da Fabrizio Mancinelli) e una componente fantasy, girato in inglese, ambientato nella New York dei primi anni '20 (set principale in Bulgaria) con un cast di attori italiani e internazionali, che insieme ai due protagonisti, Caterina Shulha e George Blagden (Les Miserables) comprende fra gli altri, Kevin Guthrie, Paolo Calabresi, Marina Rocco, Ryan Reid, Carla Signoris, Stefano Fresi e Edoardo Pesce.
"La mia famiglia ha un'agenzia di spettacolo che organizza eventi teatrali e musicali. Amo da sempre la commistione di generi, unire musica, storia e fotografia - spiega Abbatangelo in conferenza stampa -. L'avevo già fatto nel mio primo cortometraggio, Beauty. Il produttore Marco Belardi l'ha visto e mi ha proposto di provare a fare allo stesso modo un film".
Abbatangelo è cresciuto "amando la magia del cinema, attraverso le videocassette che noleggiava mia madre, spesso film di Spielberg". Nella storia, la New York del 1922 fa da sfondo all'incontro fra Eva (Shulha), giovane immigrata italiana che lavora come lavapiatti nelle cucine del locale Choo Choo Train e il pianista Armie (Blagden), reduce da un duro trauma vissuto durante la Guerra e con un potere nascosto: poter materializzare i sogni.
Una capacità, che permette ad Eva, di provare a realizzare il suo sogno, quello di diventare cantante. "Il tema del film è mostrare come sognare sia una cosa seria - aggiunge il regista - può essere la via per guardare a un mondo che ci piacerebbe costruire ma può anche portare a vivere un'illusione".