CIAK, MI GIRA! - IERI, CON LE ANTEPRIME, CIOÈ PORTANDO INTERE SCOLARESCHE AL CINEMA, IL FILM CIVILE CONTRO IL BULLISMO E L’OMOFOBIA “IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA”, ISPIRATO AL VERO TERRIBILE FATTO DI CRONACA DEL SUICIDIO DI UN RAGAZZO DI 15 ANNI, ANDREA SPEZZALACATENA, SALE IN TESTA ALLA CLASSIFICA CON 201 MILA EURO - “PARTHENOPE” DI PAOLO SORRENTINO, SCENDE AL SECONDO POSTO CON 134 MILA EURO - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
Ieri, con le anteprime, cioè portando intere scolaresche al cinema, il film civile contro il bullismo e l’omofobia “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, diretto da Margherita Ferri tratto dal romanzo di Davide Viola ispirato al vero terribile fatto di cronaca del suicidio di un ragazzo di 15 anni, Andrea Spezzalacatena, sale in testa alla classifica con 201 mila euro, 43 mila spettatori. In 182 sale. Non perde uno spettatore, però, rispetto allo scorso lunedì, “Parthenope” di Paolo Sorrentino, anche se scende al secondo posto con 134 mila euro, 43 mila spettatori e un totale ormai di 4 milioni 741 mila euro che lo porta al settimo posto in classifica dei più visti della stagione.
Sono andato a rivederlo ieri al Barberini e devo dire che alla proiezione delle 18 c’erano almeno trenta spettatori. E molti se lo andavano a rivedere. Inutile che vi dica che il film, come tanti film riusciti, divide molto. Chi lo ama e chi lo odia. E si apre il dibattito. Soprattutto a Napoli. Dopo Eduardo Cicelyn è sceso in campo anche sul “Corriere del Mezzogiorno”, anche il vecchio Goffredo Fofi che definisce Sorrentino “chiattillo”, e scrive che il suo film “non scava in niente e non dimostra un senso della Storia, ma purtroppo ha un senso fragile anche della Poesia”.
Anche Fofi che non la smette di fare il professore, di bacchettare la gente, di dare giudizi... Questo ha scatenato centinaia di commenti, legati soprattutto al termine “chiattillo”, che sarebbe poi (leggo su Internet) “giovane altolocato che ostenta senza pudore il proprio benessere economico”. Il film ha un suo fascino, almeno per me che, come Fofi, nei primi anni ’70 a Napoli c’ero, ho fatto lì il primo anno di Architettura, e alla fine mi piacciono anche certi difetti che ha. Magari so’ chiattillo pure io.
Ma trovo che Sorrentino riesca nella sua parte più difficile, cioè nella costruzione del personaggio di Parthenope, che racchiude la malinconia della giovinezza e della Napoli della sua giovinezza. E’ un po’ come la Ballerina di Izu di Kawabata. Il resto non conta. Ma vedo che i napoletani sui social si stanno davvero scatenando tra fofiani e non fofiani, sorrentiniani e non sorrentiniani. C’è anche una gara a chi è più chiattillo. Il vero chiattillo, leggo, è Martone non Sorrentino. E c’è chi è fiero di considerarsi chiattillo. Maronna mia! Alla fine capisco quelli che se ne vanno, Sorrentino compreso.
Terzo posto in classifica per “Venom: The Last Dance” con. 104 mila euro, 13 mila spettatori e un totale di quasi 6 milioni (5.936). “Berlinguer: La grande ambizione” di Andrea Segre con Elio Germano con la parrucca è quarto con 82 mila euro, 13 mila spettatori e un totale di 1 milione 268 mila euro che ne fanno, a conti fatti, un film di quasi successo. Sale “The Substance” di Coralie Fargeat con Demi Morre vs Margaret Qualley con 73 mila euro, 10 mila spettatori e un totale di 903 mila euro.
L’horror d’autore “Longlegs” di Oz perkins con Nicolas Cage è sesto con 63 mila euro e un totale di 1 milione 47 mila euro. L’anime “The Last: Naruto The Movie” settimo con 56 mila euro. “Fino alla fine” di Gabriele Muccino è ottavo con 23 mila euro e 496 mila euro totali. Quanto alla pizza Parthenope devo fare una rettifica. La trovate da Enzo Coccia, non da Ezio Coccia.