CIAK, MI GIRA! - COME ERA PREVEDIBILE, “INSIDE OUT 2” STRAVINCE ANCHE QUESTO WEEKEND CON UN 1 MILIONE 695MILA EURO - LO SEGUONO “IMMACULATE” CON 235 MILA EURO E “FLY ME TO THE MOON”, 214 MILA EURO - GLI UNICI DUE FILM ITALIANI NELLA TOP TEN SONO I DUE ATTI DI "DOSTOEVSKIJ". ALLORA, MENTRE CERCO DI CAPIRE QUALI POSSANO ESSERE I FILM ITALIANI CHE ANDRANNO A VENEZIA, E GIÀ SO CHE A PARTE “QUEER” DI LUCA GUADAGNINO, NON AVRANNO VITA FACILE IN SALA, MI DOMANDO: MA CHE TIPO DI CINEMA STIAMO FACENDO? - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
Come era ben prevedibile “Inside Out 2” della Pixar stravince anche questo weekend in Italia con un incasso di 1 milione 695 mila euro, 535 mila solo ieri, arrivando così al totale di 40 milioni 437 mila euro staccando di 4 milioni “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. E portando le ragazzette al cinema mentre i maschi seguono solo il calcio e si bombano di “The Boys”, la serie di Amazon super-politicamente scorretta dove il sangue sulla bandiera americana in tempo di elezioni era già una realtà e il Patriota un mostro sanguinario.
Lo seguono l’horror con le suore indemoniate “Immaculate” con Sydney Sweeney che recita per una volta solo con il viso e si copre tutto il resto del corpo, 235 mila euro, ieri 75 mila, e la commedia “Fly Me To The Moon” con Scarlett Johansson e Channing Tatum sulla fabbrica di fake news sull’atterraggio sulla luna, 214 mila euro, 78 mila euro. In America, ovviamente, è tutto diverso. Domina la scena “Cattivissimo me 4” con 44 milioni di dollari questo weekend che lo portano a un totale americano di 211 milioni e globale di 437 milioni.
Ma la vera sorpresa è il successo dell’horror "Longlegs" di Oz Perlins, figlio del compianto Anthony Perlins alias Norma Bates di “Psycho”, con Maika Monroe e Nicolas Cage serial killer, che incassa al secondo posto 22, 6 milioni di dollari con solo 2510 sale diventando il massico invcassa della sua società di distribiuzione, la Neon Film. Perkins jr ha dichiarato che ama solo i vecchi horror, non sa neanche chi siano Ti West e Jordan Peele. Mah…
Al terzo posto arriva “Inside Out 2”, 20, 7 milioni di dollari per un totale americano di 527 milioni e globale, come ben sappiamo di 1 miliardo 350 mila euro. Seguono “A Quiet Place. Giorno 1” con 11, 8, un totale di 116 milioni che porta ai 220 globali, e “Fly Me To The Moon” con 10 milioni di dollari al quinto posto. Non in tutto il mondo “Cattivissimo me 4” è al primo posto in classifica, però. In Francia è secondo dietro il potente avventuroso nazionale “Le comte de Monte Cristo”, che da noi trascinerà al cinema solo una ventina di vecchietti che ancora si ricordano del vecchio Monte Cristo con Andrea Giordana in tv.
In Cina, alla sua prima settimana, “Cattivissimo me 4” è terzo con 17, 7 milioni di dollari, contro i 64 della prima settimana del Cattivissimo me precedente, ma i vincitori son o la commedia con problemi di lotta di classe “Successor” con 50, 4 milioni e “A Place Called Summer” con 32 milioni. “Inside Out 2” è quinto con 2, 3 milioni e un totale di 43 milioni.
Torniamo alla classifica italiana. La riedizione di “Il signore degli anelli. La compagnia dell’anello” è quarto con 143 mila euro nel weekend, seguito da “A Quiet Place. Giorno 1” con 108 mila euro, che ha un totale di 1 milione 87 mila euro. Al sesto posto troviamo “Dostoevskij Atto Uno” dei fratelli D’Innocenzo con Filippo Timi a caccia di un serial killer grafomane con 48 mila euro. Ieri ha incassato 14 mila euro.
Ma la cosa interessante di ieri è che l’atto secondo di Dostoevskij ha incassato al nono posto 10 mila euro. E sono i soli due film in classifica ieri. Allora, mentre ripenso al disastro che era il crime pugliese, anzi barese, di Scamarcio su Netflix, o cerco di capire quali possano essere i film italiani che andranno a Venezia, e già so che a parte “Queer” di Luca Guadagnino, che sarà un evento internazionale e già Variety punta all’Oscar per Daniel Craig, non avranno vita facile in sala, mi domando: ma che tipo di cinema stiamo facendo?
Possibile che non si riesca anche noi a mettere in piedi un horror con le suore fighe, un Conte di Monte Cristo con Luca Marinelli, una commedia con problemi di lotta di classe con Castellitto jr funzionante, un grande film di animazione per la famiglia come “Flow” o come quelli che si producono in Francia? Davvero. Non date la colpa al mucchio selvaggio della destra meloniana composto dai Sangiuliano-Mollicone-Buttafuoco-il bel gagà Giuli.
E’ un problema più antico e più radicato. E il successo di “C’è ancora domani”, alla fine, non conta molto. Perché non basta un film a salvare un cinema che non ha più un suo pubblico affezionato. Ci volevano sei-sette titoli alla “C’è ancora domani”. Ci voleva un ragionamento serio su quali film e quali generi si devono produrre, non sul dare un premietto a Giulio Base o a Luca Barbareschi o a Pupi Avati per far contenta la destra e tirare a campare per portare avanti un cinema non amato troppo né dai festival internazionali né dal pubblico.