CIAK, MI GIRA! - GLI INCASSI IN ITALIA SONO CROLLATI, SALE VUOTE E PRODUTTORI IN LACRIME, MA BIVACCINATI O TRIVACCINATI O SOLO TAMPONATI, GLI SPETTATORI ITALIANI A VEDERE “SPIDER-MAN: NO WAY HOME” CI VANNO, VISTO CHE ANCHE IERI HA INCASSATO 717 MILA EURO PER UN TOTALE DI 17, 7 MILIONI DI EURO. VUOLE DIRE QUINDI CHE NON VANNO A VEDERE I FILM ITALIANI. DICIAMO…

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Spider-Man- No Way Home

Marco Giusti per Dagospia

 

Gli incassi in Italia sono crollati, sale vuote e produttori in lacrime, ma bivaccinati o trivaccinati o solo tamponati, gli spettatori italiani a vedere “Spider-Man: No Way Home” ci vanno, visto che anche ieri ha incassato 717 mila euro per un totale di 17, 7 milioni di euro. Vuole dire quindi che non vanno a vedere i film italiani. Diciamo.

 

lady gaga house of gucci.

Anche ieri, infatti, dietro all’uomo ragno troviamo al secondo e al terzo posto il dark cafonal “House of Gucci” e la Sanremo animata di “Sing 2”, rispettivamente con 171 mila euro e un totale di 3,2 e con 134 mila euro e un totale di 935 mila euro, mentre il primo film italiano, “Diabolik” dei Manetti è il solo che abbia un incasso superiore anche se di poco ai 100 mila euro, per un totale di 1,7.

 

luca marinelli diabolik

“Chi ha incastrato Babbo Natale?” con Siani e De Sica, che avrebbe potuto avere un funzionamento da cinepanettone antico ieri era quinto con 84 mila euro per un totale di 1,6, mentre “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi e “Supereroi” di Paolo Genovese ieri hanno incassato solo 61 mila euro e 41 mila euro, per un totale di 333 mila e di 228 mila. Va male anche “West Side Story” di Steven Spielberg, ieri ottavo con 36 mila euro, e la lunghezza e il fatto che sia un musical non aiutano certo.

 

 

7 DONNE E UN MISTERO

Ieri su Amazon mi sono visto, a 4,99 euro e ve lo consiglio, l’horror politico “Candyman”, opera seconda della trentenne afro-americana Nia DaCosta, prodotto e scritto dal Jordan Peel di “Get Out” e “Us”. Non è solo una dotta rivisitazione della vecchia storia di “Candyman”, saga iniziata al cinema nel 1992, con un killer nero con mano uncinata che adescava i ragazzini di un quartiere popolare di Chicago offrendo caramelle con lametta incorporata, ma è una specie di test per la regista.

 

CANDYMAN

Non a caso subito dopo la Marvel le ha offerto la regia di un kolossal di supereroi da 180 milioni, “The Marvels”, che uscirà nel 2023. Esattamente come fecero per Chloe Zhao, quando la Marvel le offrì “Eternals”, non c’è niente di meglio per l’industria americana che adescare le giovani registe asiatiche o afro-americane con offerte così allettanti.

 

 

 

 

 

CANDYMAN 1

Ovvio che ci caschi se ti offrono un filmone da 200 milioni di dollari, no? Con “Candyman”, Nia Da Costa e Jordan Peele tornano nel malfamato slum di Cabrini-Green a Chicago, nel frattempo distrutto e trasformato in altro, chiamano attori del primo “Candyman” del 1992, il vecchio “uomo-nero” Tony Todd, la dottoressa bionda Virginia Madsen, Vanessa Williams, ma anche il protagonista Yahya Abdul-Mateen II, per fare del misterioso killer che vive al di là dello specchio, basta pronunciare cinque volte il suo nome per evocarlo, una sorta di angelo vendicatore di torti della comunità nera.

 

alessandro borghi jasmine trinca supereroi 1

Elegante, visivamente innovativo, pieno di idee di regia, anche se ha una sceneggiatura un po’ confusa e non tutto viene spiegato, ben si capisce perché sia così interessato alla Marvel. Non fa tanta paura, vi avverto, e è tutto ambientato tra la comunità artistica di Chicago. I primi a morire sono i curatori bianchi…

CANDYMAN
alessandro borghi jasmine trinca.
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miriam leone luca marinelli diabolik
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