CIAK, MI GIRA - E’ COSÌ. NEANCHE AL SUO SECONDO GIORNO DI PROGRAMMAZIONE “THE MARVELS”, KOLOSSAL IPERFEMMINISTA DA 220 MILIONI DI DOLLARI NON SOLO NON RIESCE A BATTERE PAOLA CORTELLESI E IL SUO “C’È ANCORA DOMANI" MA SCENDE PURE DI INCASSO DEL 37%. E LA COSA È NOTATA IN TUTTO IL MONDO. MORTACCI. COSÌ CI RISIAMO CON TESTACCIO RULES - IL FILM RISCHIA DI ESSERE UN FLOP EPOCALE PER LA DISNEY E DIVENTA ANCHE UN CASO POLITICO, ANCHE PER IL CAST FEMMINILE E ULTRAINCLUSIVO DEL FILM… - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
E’ così. Neanche al suo secondo giorno di programmazione “The Marvels”, kolossal iperfemminista da 220 milioni di dollari non girato né a Testaccio né a San Lorenzo, diretto dalla brava Nia Da Costa con le sue tre supereroine Marvel, Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani, e il loro carico di gattini, di mondi paralleli e di maschi inutili, non solo non riesce a battere Paola Cortellesi e il suo “C’è ancora domani”, commedia iperfemminista iperneorealista in bianco e nero, ma scende pure di incasso del 37%. E la cosa è notata in tutto il mondo. Mortacci. Così ci risiamo con Testaccio rules.
“C’è ancora domani” incassa 413 mila euro, 61 mila spettatori in 470 sale e un totale di 8 milioni 846 mila euro, mentre The Marvels” si limita infatti a 176 mila euro, 24 mila spettatori in 344 sale e un totale di 458 mila lire. Disastro. “The Marvels”, che sta scivolando nel vuoto in Europa, in Francia ha esordito ieri con solo 49 629 spettatori, rischia di essere un flop epocale per la Disney e per la sua recente politica.
Ma non va meglio in Corea, dove al secondo giorno di programmazione, con 373 mila dollari perde il 46% d’incasso rispetto al primo. La frase che si ripete sui social è questa: "‘The Marvels’ is probably headed for one of the worst MCU box-office openings ever". E si parla di una previsione che scende dai 60 ai 44 milioni di dollari per il primo weekend americano. E diventa anche un caso politico, anche per il cast femminile e ultrainclusivo del film.
Al terzo posto troviamo ovviamente “Five Nights at Freddy’s”, l’horror coi pupazzoni, con 64 mila euro, 8.592 spettatori in 311 sale, un totale di 4 milioni di euro precisi. “Comandante” di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino e Massimiliano Rossi che fanno gli eroici marinai veneti in un sommergibile pieno di napoletani, è quarto con 55 mila euro, 8.870 spettatori in 384 sale per un totale di 2 milioni di euro. Credevo francamente che andasse meglio. Anche perché Favino è una star e il momento storico poteva permettere una qualche spinta patriottica sul nostro passato bellico ma anche civile. La prossima volta mettiamoci Pino Insegno o Ignazio La Russa o uno dei suoi figli come protagonista e vediamo come funzionano…
Quinto posto per “Trolls 3” con 43 mila euro, 7 mila euro, in 317 sale, un totale di 366 mila euro. “Saw X” è sesto con 32 mila euro e un totale di 3 milioni 127 mila euro, “Killers of the Flower Moon” di Scorsese è settimo con 26 mila euro e un totale di 4 milioni 633 mila euro. All’ottavo posto troviamo “Anatomia di una caduta” di Justine Triet con Sandra Huller con 11 mila euro, 1.787 spettatori in 58 sale, con un totale di 623 mila euro. Non riesco a capire perché non salga, visto che in sala funziona benissimo. Magari è troppo sofisticato. Nono posto, grazie alle proiezioni per le scuole, per “Io capitano” di Matteo Garrone, 10 mila euro, 2.364 spettatori in 31 sale, totale di 4 milioni 41 mila euro.
Tra i film uscito ieri “Lubo” di Giorgio Diritti, drammone sui bambini janisch che il governo svizzero, in piena guerra tolse ai suoi genitori, film di 3 ore, è 11° con 7.454 euro, 1203 spettatori in 103 sale al suo primo giorno. “Misericordia” di Emma Dante è 15° con 3.406 euro, 530 spettatori in 2 sale. “Ancora volano le farfalle” è 16° con 2.721 euro, 358 spettatori in 5 sale. L’ottimo ma difficile “Club Zero” di Jessica Hausner con Mia Wasikowska è 21° con 1743 euro, 319 spettatori in 21 sale, mentre “Riabbracciare Parigi” di Alina Winecour con Virginie Efyra, la Cortellesi francese, è 36° con 878 euro, 153 spettatori in 9 sale. Magari se si fosse intitolato Riabbracciare Testaccio sarebbe andato meglio.