IL CINEMA DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? AL 'TROISI' DI ROMA ALLE 20 PRESENTO ASSIEME A LUCA REA UNA DOTTA RASSEGNA DEDICATA A MARIO BAVA, INDISCUSSO MAESTRO DELL’HORROR ITALIANO - I SUOI FILM NON VENGONO PASSATI IN TV E NEMMENO NEI FESTIVAL VENGONO RIPROPOSTI. E NON SI CAPISCE PERCHÉ, VISTO L’AMORE CHE HANNO PROFESSATO TUTTI I GRANDI REGISTI - STASERA SI VEDRÀ “LA MASCHERA DEL DEMONIO” - OGNI MARTEDÌ ALLE 22 AL TROISI SI VEDRÀ UN FILM DI MARIO BAVA: ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO… - VIDEO
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Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera al cinema? Intanto, vi dico subito che stasera al Cinema Troisi di Roma alle 20 presento assieme a Luca Rea una dotta rassegna dedicata a Mario Bava, indiscusso maestro dell’horror italiano. Non solo i film di Bava non vengono tanto passati in tv, ma nemmeno nei festival vengono riproposti. E davvero non si capisce perché, visto l’amore che tutti i grandi registi, da Martin Scorsese a Tim Burton, da Pedro Almodovar a Joe Dante, hanno professato per i suoi film.
Stasera al Troisi si vedrà l’opera prima, da regista, di Bava, cioè “La maschera del demonio”. Un esordio più volte rimandato. Bava venne convinto dal suo amico Riccardo Freda a firmare una regia “dopo che da almeno cinque anni faceva lui i film al posto dei registi che li firmavano e che non erano invece capaci dio fare niente”. Fu anche il primo film italiano di Barbara Steele, inglese di 22 anni, che troverà in Italia e nel nostro cinema gotico il suo massimo splendore. “Bava era molto intelligente”, ha dichiarato a Stracult Barbara Steele.
“Ha un grande occhio, una sensibilità visiva molto profonda. Non stabiliva grandi contatti con i suoi attori. Le sue emozioni erano tutte interne. Per me fu come un tatuaggio da portare per tutta la vita”. Per Bava questo esordio nella regia non fu proprio una cosa naturale: “Io il regista non lo volevo fare, perché secondo me il regista deve essere veramente un genio e poi stavo bene a fare l’operatore, guadagnavo un sacco di soldi. Ormai avevo imparato tutti i trucchi del mestiere. Anni prima avevo letto Il Vij di Gogol, che è una storia stupenda e un film ancora da farsi.
Lo lessi a Silvi Marina ai miei figli, che erano piccoli, e non c’era ancora la televisione. I due poveretti dalla paura dormirono in mezzo al letto con noi. Siccome in quel periodo era uscito Dracula pensai di fare un film del terrore. Avevo il Vij, era il primo film che facevo come regista, dovevo fare un passo molto serio perché se sbagliavo avevo chiuso, come regista e come operatore. Venne fuori La maschera del demonio. Di Il Vij era rimasto solo il nome del protagonista, era tutta un’altra storia. Cinque miliardi di incasso in America e ho fatto il regista”.
Il film venne adorato da tutti i cinefili in ogni parte del mondo. “Ci sono dei film che segnano più di altri la vita di un cinéphile” (“Monster Bis”). “Il suo delirante, espressivo stile visivo”, testimonia Martin Scorsese, “eleva il genere horror a un livello più alto. Lo spettatore è trasportato in uno stato di sogno, una trance, in cui il surreale diventa normale e tutto assume la continuità primaria, inquietante, di un incubo ricorrente e familiare”.
La cosa incredibile fu che, rispetto a altri generi di successo italiani, come il western, l’interesse critico internazionale fu immediato. E darà vita, unito all’interesse critico per l’horror dell’Hammer Film e per la saga dei film di Roger Corman alla A.I.P. tratta dai racconti di Edgar Allan Poe e poi agli horror spagnoli, alla nascita di tutta una editoria di fanzine europee di cinema fantastico che ci hanno accompagnati per decenni.
Ogni martedì alle 22 al Troisi si vedrà un film di Mario Bava
Ecco il programma completo:
4/04 h 20.00 – “La maschera del demonio” (1960)
Presentano il critico cinematografico Marco Giusti e il regista e autore TV Luca Rea
11/04 h 22.00 – “Ercole al centro della terra” (1961)
18/04 h 22.00 – “La ragazza che sapeva troppo” (1963)
25/04 h 22.00 – “I tre volti della paura” (1963)
02/05 h 22.00 – “Sei donne per l’assassino” (1964)
09/05 h 22.00 – “Terrore nello spazio” (1965)
16/05 h 22.00 – “Diabolik” (1968)