IL CINEMA DEI GIUSTI - IL FILM DI SAN VALENTINO CHE NEANCHE USCITO È GIÀ UN MEGAFLOP NON PUÒ CHE ESSERE “MADAME WEB” - UN DISASTRO, UN FILM DI SUPEREROI SENZA SUPEREROI, MALGRADO LA PRESENZA DELLE BELLISSIME DAKOTA JOHNSON E SYDNEY SWEENEY, CHE CI ILLUDONO - NON ESISTE PIÙ NESSUN ACCENNO A SPIDER-MAN, ANCHE SE DI RAGNI E DI UOMINI RAGNO SI PARLA. QUI IL MASSIMO DELL’INTELLIGENZA DI SCENEGGIATURA È PIAZZARE LA SCRITTA GIGANTE PEPSI COLA E ASPETTARE CHE LA S CADA IN TESTA ALL'ANTAGONISTA... - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Il film di San Valentino che neanche uscito è già un megaflop non può che essere “Madame Web”, diretto da S.J.Clarkson, regista molto attiva nelle serie, scritto da troppe mani, ma soprattutto dai terribili Matt Sazama e Burk Sharpless (gli sceneggiatori di indimenticabili disastri come “Dracula Untold” e “Morbius”) con un quartetto di star femminili del calibro di Dakota Johnson come Cassandra Web, la ragazza che vede il futuro e cerca di metterci una pezza, e le teenager in pericolo Sydney Sweeney con gonna corta, calzettoni e occhiali, Celeste O’Connor pariolina e Isabela Merced latina povera e due cattivi come Tahar Rahim, che prende la metro scalzo e fa l’uomo ragno in quel di New York a caccia delle ragazze che vuole eliminare perché un giorno avranno il potere (come Giorgia Meloni?), e la sua assistente un po’ inutile Zosia Mamet, figlia di David Mamet e Lindsay Crouse.

 

MADAME WEB

Questo weekend in America dovrebbe arrivare a 25 milioni di dollari in America, poco contro i 30-35 che dovrebbe incassare il biopic su Bob Marley. Il budget è più o meno lo stesso, 70 per “Bob Marley: One Love” e 80 per “Madame Web”. Sono andato a vederlo ieri in anteprima e purtroppo è un film davvero senza senso dove la povera Dakota Johnson, con giacchino di pelle rosso, jeans, stivaletto e frangetta cerca di salvare le tre ragazze impaurite e un film davvero insalvabile per due ore non riuscendo a capire bene cosa le stia capitando e perché sia finita lì.

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Un film di supereroi senza supereroi. Praticamente un film introduttivo a una nuova saga di supereroi, ammesso che dopo questo flop la Sony abbia ancora voglia di puntare sulle ragazze. I critici americani gli hanno già scritto di tutto, “Non è un brutto film come avete sentito dire. E’ molto peggio”. “a genuine Chernobyl-level disaster”. “E’ un film di supereroi che sembra fatto da e pensato per gente che non ha mai visto un film di supereroi”. “Sembra fatto nel 2003”. E la peggiore di tutti, “se avessimo il potere di Madame Web di vedere il futuro, capiremmo che è meglio aspettare di vederlo in streaming”.

 

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Un disastro, malgrado la presenza di così belle ragazze, soprattutto di Dakota Johnson e Sydney Sweeney, che fa Julia Carpenter, che si sono esibite nelle anteprime americane in completini simil ragnatele che non lasciavano nulla alla fantasia e che ci illudono su un film che non esiste. Come non esiste più nessun accenno a Spider-Man, anche se di ragni e di uomini ragno si parla. Qui il massimo dell’intelligenza di sceneggiatura è piazzare la scritta gigante Pepsi Cola e aspettare che la S cada in testa a Tahar Rahim o piazzare un cartellone delle mutande di Calvin Klein e farci uscire fuori Madame Web alla guida di un’autoambulanza.

SYDNEY SWEENEY IN madame web

 

Ovvio che il film sia un disastro. Lo salvi solo se lo ritieni un guilty pleasure, brutto ma hilariously delightful. Ma i dialoghi sono terribili, “Per vedere con chiarezza il futuro devi curare le ferite del passato” – “E’ per questo che sto alla larga dalla psicanalisi”. E non capisci perché, se hai queste quattro belle ragazze, e oggi Sydney Sweeney è una star di prima grandezza, non le mette subito con la tuta da supereroine a far cose assurde piuttosto che farsi scarrozzare per New York da Dakota Johnson che vede il futuro e cerca ogni secondo di non farle cadere nell’abbraccio del cattivo Tahar Rahim. Perché poi vada a piedi nudi in metropolitana non viene spiegato. In sala da oggi per San Valentino.

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