IL CINEMA DEI GIUSTI – “BALLO BALLO” È IMPERDIBILE PER TUTTI I FAN DI RAFFAELLA CARRÀ, ED È PIÙ SOFISTICATO DI QUEL CHE APPARE. CURIOSAMENTE SEMBRA SPESSO UNO DEI NOSTRI GLORIOSI MUSICARELLI, PIUTTOSTO CHE UN’OPERAZIONE ALLA “YESTERDAY” O ALLA “ACROSS THE UNIVERSE”. E, DEVO DIRE, CHIUSI IN CASA, ANGOSCIATI FRA CRISI DI GOVERNO AL BUIO, PANDEMIA E VACCINI CHE SALTANO, UN PO’ DI “A FAR L’AMORE”, “TUCA TUCA” & CO. NON PUÒ CHE FARCI DEL BENE – VIDEO   

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Ballo Ballo di Nachi Alvarez

Marco Giusti per Dagospia

 

Imperdibile per tutti i fan di Raffaella Carrà, Amazon Prime ha lanciato lo scatenato “Ballo Ballo” o “Explota Explota”, opera prima dell’uruguayano Nacho Alvarez interamente dedicato ai grandi successi di Raffa degli anni ’70 con tanto di cammeo di Raffa al Colosseo negli ultimi minuti del film.

 

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Più sofisticato di quel che appare, avrebbe dovuto aprire il Festival di Torino lo scorso ottobre, coprodotto dall’italiana Indigo che già rilanciò “A far l’amore” di Raffa come musica de “La grande bellezza” di Sorrentino, il film è in realtà una sorta di commedia musicale sulla censura nella Spagna franchista del 1973.

 

La storiella d’amore fra la bella Maria appena arrivata da Roma e pazza delle canzoni di Raffa, Ingrid Garcia-Jonsson, e il giovane censore della tv spagnola Pablo, Fernando Guallar, figlio di un vecchio censore franchista, complicata dall’arrivo di un ex fidanzato italiano, Giuseppe Maggi, e dalle esuberanze sentimentali dell’amica del cuore di lei, la scatenata Veronica Echegui, già vista anche nell’italiano “Lasciati andare”, servono per l’esplosione dei momenti musicali costruiti e coreografati sulle celebri canzoni di Raffa.

 

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Ma servono anche per raccontare come la pesante censura del momento, che si scatenava soprattutto sul corpo delle donne, venne superata o aggirata anche grazie alla tv più innovativa e alle canzonette italiane di Raffa che rappresentarono per tanti giovani spagnoli una inarrestabile gioia di vivere.

 

E vai con “Fiesta”, “Tuca Tuca”, “Rumore”, tutte canzoni che sono state molto usate dalle serie in questi ultimi anni, dalla francese e giovanile “En tous cas” all’inglese “Trust” sul rapimento Getty.

 

Curiosamente il film sembra spesso uno dei nostri gloriosi musicarelli, quelli con i direttori della Rai interpretati da Mario Carotenuto o Alberto Bonucci, piuttosto che un’operazione alla “Yesterday” o alla “Across the Universe” dove le canzoni vengono spalmate su una storia e servono per esaltare i momenti coreografati, e forse l’azione andrebbe spostata di qualche anno rispetto al 1973, ma le canzoni di Raffa, che dovete ascoltare assolutamente in spagnolo, funzionano perfettamente come esplosione del musical.

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E, devo dire, chiusi in casa, angosciati fra crisi di governo al buio, pandemia e vaccini che saltano, un po’ di “A far l’amore”, “Tuca Tuca” & co. non può che farci del bene per sollevarci di qualche centimetro dallo sprofondo del divano. Ripeto. Da vedere assolutamente in spagnolo.   

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