IL CINEMA DEI GIUSTI – QUESTO CLAUSTROFOBICO E GIÀ BOLLATO DI INSUCCESSO “UNDERWATER”, IN PRATICA È UNA ENNESIMA VERSIONE DI “ALIEN” CON LA DONNA FORTE (KIRSTEN STEWART SPESSO IN SLIP E MAGLIETTA) CHE GUIDA UN GRUPPETTO DI UOMINI AL SOLDO DI UNA NON MEGLIO SPECIFICATA INDUSTRIA CAPITALISTA – ALLA FINE IL FILM SCORRE VELOCEMENTE, FA ANCHE UN BEL PO’ PAURA NELLA PRIMA PARTE, POI QUANDO CAPIAMO IL GIOCO È TUTTO UN PO’ OVVIO. TROPPA ACQUA E TROPPO FANGO – VIDEO
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Underwater di William Eubank
Marco Giusti per Dagospia
Palombari coraggiosi contro mostri degli abissi marini. Paura, vero? Anche se dopo un quarto d’ora, quando capiamo che nel fondo dell’Oceano ci sono mostri cattivissimi e che il gruppetto di eroi capitanato da una Kristen Stewart coi capelli corti biondi spesso in slip e maglietta si assottiglierà sempre di più, già è chiaro dove sta andando a parare questo claustrofobico e già bollato di insuccesso “Underwater” diretto da William Eubanks, un buon regista al suo terzo film, scritto da Brian Duffield e Adam Cozaep e prodotto dalla Fox prima di diventare parte della Disney.
In pratica è una ennesima versione di “Alien” con la donna forte che guida un gruppetto di umani al soldo di una non meglio specificata industria capitalistica, qui la Tian Industries, contro un mostro o più mostri misteriosi. Poco importa se fuori dalla navetta ci sia lo spazio o il fondo marino. Un pizzico di “The Abyss”, un pizzico dei mostruosi Cthulhu inventati da H. P. Lovecraft e molto “Alien”. Ma la Norah di Kristen Stewart, malgrado il taglio di capelli e la maglietta bagnata, non ha il carisma da superdonna di Sigourney Weaver, Vincent Cassell è un capitano Lucien triste e fascinoso, la giovane Emily di Jessica Henwick, già vista in “Game of Thrones”, può riservare sorprese, gli altri si vedono poco così chiusi nelle corazze da palombari.
I mostri non sono affatto male, ma laggiù, in fondo al mare, non c’è grande visibilità. Alla fine il film scorre velocemente, lo ammetto, fa anche un bel po’ paura nella prima parte, poi quando capiamo il gioco è tutto un po’ ovvio. In America non è andato affatto bene. Troppa acqua e troppo fango. E la stella di Kristen Stewart è un po’ in declino. Da parte mia rimpiango il vecchio “Underwater” diretto da John Sturges e prodotto da Howard Hughes con la bonissima Jane Russell sempre pronta a spogliarsi per scendere in acqua e Richard Egan palombaro. Rimpiango anche una buona copia di “Ventimila leghe sotto i mari” più volte citato dai protagonisti del film. In sala dal 30 gennaio.