COLPACCI PER AMADEUS: A SANREMO BENIGNI, FIORELLO, TIZIANO FERRO E JOVANOTTI. DAL CELEBRE 'WOJTYLACCIO' ALL'INGRESSO COL CAVALLO BIANCO NEL 2011 CON 15,3 MILIONI DI SPETTATORI (MA IERI SERA A FAZIO NON HA REGALATO LO STESSO ASCOLTO…) - A TENERE BANCO PER TUTTA LA SETTIMANA SANREMESE ERA STATA LA MINACCIA DI GIULIANO FERRARA, CREATORE DEL COMITATO BOBE, ''BOICOTTIAMO BENIGNI''
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“Sanremo per me è un’altra fiaba, una favola!” Roberto Benigni a Che tempo che fa su Rai2 conferma la sua partecipazione al Festival di Sanremo 70, condotto da Amadeus. E a Fabio Fazio che gli chiede “quindi ci vai?”, il premio Oscar risponde: “Eccome se ci vado! Sono io che lo preparo, sono la cosa sicura, Amadeus non so se verrà! Quando mi dicono Sanremo per me è come dire Pinocchio, è una favola, è il 70esimo anniversario, è la festa degli italiani più bella, è veramente una favola! Sarà un Sanremo straordinario”
Benigni torna all’Ariston – il palco dal quale lanciò il celebre ‘Wojtylaccio’ – dopo la straordinaria performance del 2011, una lezione di storia patria dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia: il suo commento all’inno di Mameli – con il memorabile ingresso sul palco a bordo di un cavallo bianco – fece volare il festival oltre i 15,3 milioni di spettatori in prima serata, unendo il Paese, raccogliendo apprezzamenti bipartisan e il plauso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Del resto Benigni da record all’Ariston non è una novità: sfiorò i 20 milioni nel 2002, ospite di Pippo Baudo, quando in uno degli interventi più emozionanti della storia del festival presentò una sua versione in chiave politica del Giudizio Universale e si lanciò in battute sugli organi sessuali dello stesso Baudo (“Sono stato io a mettere per primo le mani lì, anche prima della signora Ricciarelli” e giù con la celebre ‘strizzatina’), di Berlusconi, Di Pietro, Fassino. A tenere banco per tutta la settimana sanremese era stata la minaccia di Giuliano Ferrara, creatore del comitato BoBe (Boicottiamo Benigni): il direttore del Foglio aveva promesso di sbarcare al festival per lanciare uova contro il comico. Ma poi non se ne fece nulla.
E ancora nel 2009 il suo show di mezz’ora, tutto incentrato sulla politica, superò i 15 milioni di spettatori e il 55% di share. Spazio a Veltroni, a Berlusconi, ma anche agli omosessuali che “non sono fuori dal piano di Dio”. Nel 2011 è stato ospite di capitan Gianni Morandi, con l’intervento dedicato all’inno nazionale ma ricco come sempre di spunti di attualità:
“Dov’è la vittoria sembra scritto dal Pd”, “150 anni per una nazione che volete che siano, e’ una bambina … una minorenne, ‘sta storia delle minorenni e’ nata a Sanremo con la Cinquetti si e’ spacciata per la nipote di Claudio Villa. Ruby Rubacuori: l’ho detto, se non ti piace cambia canale e vai sul Due: no, la’ c’e’ Santoro”; “ha detto che e’ la nipote di Mubarak, bastava andare all’anagrafe in Egitto e vedere se Mubarak di cognome fa rubacuori”. Poi il cambio di registro e l’esegesi dell’inno: Benigni si trasformò in un cantore appassionato, mescolando l’analisi del resto alla storia e alla letteratura e facendo emergere dal passato uomini e donne che hanno contribuito alla nascita del nostro Paese
Prove di Festival a VivaRaiPLay con Tiziano Ferro, Fiorello e Jovanotti
Intanto, giovedì sera a Viva Rai Play sono andate in onda prove di Festival per Tiziano Ferro, ospite di Fiorello in una veste ironica e inedita. Si fa sempre più concreta, infatti la possibilità che il cantautore di Latina possa essere presente in ognuna delle cinque serate del Sanremo 2020 di Amadeus ma non nel ruolo di coconduttore quanto in quello di performer, tra musica e sketch.
E un assaggio di quello che potrebbe accadere sul palco dell’Ariston è arrivato proprio durante l’ospitata di Tiziano a ‘Viva RaiPlay’, dove il cantante si è messo in gioco in maniera inconsueta, insieme a Fiorello, tra cover rivisitate e imitazioni. I due hanno proposto prima un omaggio per i 75 anni di Gianni Morandi, con un’esilarante versione di ‘Sei forte papà’ cantata sulla musica di ‘Non me lo so spiegare’, poi si sono cimentati nell’improvvisazione delle imitazioni di alcuni colleghi, da Carmen Consoli a Luca Carboni, fino a Giuliano Sangiorgi.
La partecipazione in più atti di Ferro al festival, insomma, non dovrebbe giocarsi solo sull’esecuzione del suo repertorio ma in giochi musicali che coinvolgano anche partner diversi e brani di altri artisti. Sicuramente in scaletta dovrebbe esserci un duetto con Jovanotti sulle note del brano ‘Balla per me’, contenuto nell’album di Tiziano ‘Accetto Miracoli’, appena uscito, dove i due cantano per la prima volta insieme. Ma Tiziano potrebbe tornare a giocare anche a Sanremo con lo stesso Fiorello, che probabilmente si ritaglierà un ruolo da ‘fantasista’ del Festival, tra incursioni e improvvisazioni. Ed è infatti proprio a Fiorello che Tiziano Ferro ieri sera si è rivolto uscendo dal palco di ‘Viva Rai Play’ con un’esplicito: “Ci vediamo dal santo”. Dove il santo è naturalmente Sanremo.