Claudia Casiraghi per Libero Quotidiano
Un body, gli stivali alti e poche nappine, a coprire il didietro divenuto patrimonio dell' umanità. Jennifer Lopez, dritta su un palcoscenico del Nevada, pare una statua, cui il tempo ha risparmiato il dolore della vecchiaia. Ma, dall' eterno scontro tra apparenza e realtà, nemmeno la bella latina ha potuto salvarsi, diventando - su quello stesso palcoscenico - la prova probante di quanta saggezza sia racchiusa nel detto che in Italia contrappone al liceo il museo.
J-Lo, quarantotto anni da compiere in luglio, ha aperto il proprio show a Las Vegas con il piglio, e la parvenza, di una ventenne. Eterea al punto da non sembrare umana, ha preso a dimenarsi sulle note di un medley amarcord. Ballava, Jennifer Lopez, circondata da uno stuolo di avvenenti ragazzotti. Ballava, e il quadro della serata, il body, un corpo tonico che degli - anta se n' è infischiato, sembrava perfetto.
Perfino invidiabile, non fosse stato per il casquè della vergogna.
Nel chiudere il medley, cercando di tenere il passo dei ballerini, Jennifer Lopez ha osato troppo, e dal finale non s' è più rialzata. In ginocchio sul palcoscenico, con gli occhi rivolti al cielo e la schiena a toccare la ribalta, J-Lo avrebbe dovuto bearsi degli applausi altrui. Poi, con il giusto colpo di reni, riprendere la propria posizione eretta e dare il via ad altre, ed altrettanto scatenate, danze. Invece, in ginocchio sul palcoscenico, incerta sul da farsi, J-Lo c' è rimasta.
A sorreggerla, tirandola in piedi come una vecchina qualsiasi, che del piegarsi sia rimasta vittima, è intervenuta la sua crew. Faticosamente, braccio dopo braccio, piede dopo piede, la popstar è tornata alla posizione iniziale, chiedendo soltanto qualche minuto per abbracciare l' asta del microfono nel tentativo - stoico - di avere la meglio sul dolore. Minimizzato così il colpo della strega, la Lopez è tornata a ballare, portando a termine lo show come se niente fosse accaduto e l' età non avesse, d' improvviso, presentato il proprio (salato) conto.
Lo staff, terminato il concerto, ha poi cercato di mistificare l' incidente. La mossa, il casqué, - si sono forzati a dire i poverini - è sempre stata parte dello show e, certo, non è mai stata proibitiva per una star del calibro di J-Lo. La signora ha talento per la danza, hanno aggiunto, turandosi le orecchie e intonando un sonoro «la-la-la» di fronte al problema reale.
Jennifer Lopez, le cui doti nessuno ha voluto mai questionare, è stata la più brava.
La prima latina a conquistare Hollywood, il mondo e la musica. È stata lei, madre putativa delle generazioni a venire, a rendere possibile l' avvento della varie Rihanna e Selena Gomez. E guardarla, oggi, calcare i red carpet più blasonati con l' espressione fiera di chi, ancora, sa il fatto suo è cosa catartica.
Ma il tempo, della bravura e degli allori passati, non ha alcuna considerazione.
L' osteoporosi, gli acciacchi, le zampe di gallina e i capelli bianchi li manda lo stesso, alla cortese attenzione di Jennifer Lopez o di una qualunque tra le casalinghe d' America.
Accettare di buon grado il corso della vita, abbracciare la propria età, lasciando i casquè a Beyoncé e compagnia bella, sarebbe opportuno. Ché non c' è nulla di più triste della vecchiaia che non s' arrende a se stessa.