COME SI CAMBIA, PER NON FALLIRE – LE MANOVRE DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE DELLA RAI PER EVITARE IL CRAC: PREVISTA UNA CESSIONE DI QUOTE DI RAI WAY E TAGLIO DEL TETTO AGLI APPALTI ESTERNI PER LIMITARE LO STARPOTERE DEGLI AGENTI – TRATTIVE IN CORSO PER ADRIANO CELENTANO PER UNO SPECIALE PER I 70 ANNI DELLA RAI, I “RIMPIANTI” SU FAZIO (“SE ASPETTAVA LO AVREMMO RICONFERMATO RIVEDENDO LA PARTE ECONOMICA”), VESPA CHE OSPITERÀ IL DUELLO MELONI-SCHLEIN E LA MULTA PER FERRAGNI-INSTAGRAM PAGATA DAI CONTRIBUENTI…
-Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il "Corriere della Sera"
È una Rai nuova quella che emerge dal Piano industriale 2024-26, approvato ieri in consiglio di amministrazione, per la prima volta insieme col contratto di servizio, con sei voti favorevoli su sette.
Meno appalti esterni e strapotere degli agenti, news snellite e direzioni di genere da mettere a punto. Le contrattazioni in corso per un ritorno di Adriano Celentano e le anticipazioni su Sanremo emergono dalla voce dell’amministratore delegato Roberto Sergio e del direttore generale Giampaolo Rossi.
Che, a dispetto di chi li vorrebbe già l’uno contro l’altro per guidare la Rai nei prossimi tre anni, spiegano qui le novità. E non nascondono la suggestione di una staffetta a parti invertite, se Rossi fosse il prossimo ad, con Sergio dg con delega all’attuazione del piano.
[…] «La Rai era su un binario morto — dice Sergio —: abbiamo rispettato gli impegni presi in Vigilanza approvando i piani. Il 2023 si chiude in pareggio, e non era previsto».
Come si ottiene la riduzione dell’indebitamento da 650 a 560 milioni?
«Il nostro piano industriale — argomenta Rossi — è il primo, dopo anni, che aggredisce un debito che altrimenti sarebbe cresciuto, in tre anni, fino al miliardo.
Agiamo attraverso l’efficientamento dei costi e prevediamo maggiori performance pubblicitarie».
Investimenti Il perimetro occupazionale resta invariato mentre gli investimenti crescono di 225 milioni, dove li attingete?
«Dal piano immobiliare — spiega Rossi — ma valorizzeremo anche una quota di Rai Way, mantenendo la maggioranza e garantendo le prospettive di sviluppo industriale della controllata».
Una parte del canone oggi proviene dalla fiscalità generale, è davvero un problema?
Risponde Sergio: «Basta che le risorse restino nell’attuale range nei prossimi tre anni.
Certo, abbiamo perso 27 milioni e non abbiamo ottenuto i 120 stornati altrove». E il dg avverte: «Abbiamo il canone più basso d’Europa, se la Rai deve sostenere la filiera dell’audiovisivo le risorse non possono ridursi, anzi».
Altrimenti chiederete d’innalzare i tetti pubblicitari?
«Oggi il sistema si regge su un equilibrio tra tv commerciali e servizio pubblico che garantisce la tenuta del sistema televisivo italiano. Ogni modifica rischia di alterarlo» dice Rossi. «Sì, ma andrebbe rispettata la regola dell’adeguamento Istat del canone: manca qualche centinaio di milioni» aggiunge Sergio.
[…] Intanto nel contratto di servizio, per mano del ministero delle Imprese, è saltato il tetto agli appalti esterni. «Nel piano industriale c’è — assicura Sergio —: l’obiettivo è ridurli da 20 a 5-6, solo eventi speciali, come Sanremo e prime serate».
[…]Secondo il piano industriale, tre tavoli (news, prodotto e organizzazione) avranno due mesi di tempo per proporre cambiamenti. Quello sulle news, affidato a Monica Maggioni, punterà a un’unica redazione?
«Ci ispireremo alle migliori pratiche di Bbc e France Tv, che hanno razionalizzato l’offerta informativa mantenendola completa e efficace» dice Rossi. Resteranno le direzioni di genere? «Lasciamo lavorare la direttrice del marketing Roberta Lucca — dice Sergio —. Magari basterà un coordinatore unico, o cambierà tutto...».
Ma per il dg «se nessun modello è una Bibbia, la divisione per generi non ha fallito: va ancora implementata».
RaiTre non ne è uscita a pezzi?
«Potrebbe aver perso l’identità ma non i numeri — precisa l’ad —. Report fa gli ascolti di Fazio e con Chiambretti riporteremo parte del piglio». E il dg puntualizza: «I canali vanno specializzati su target d’interesse, non sulle ideologie».
Ma vi accusano di essere TeleMeloni...
«C’è stato solo un riequilibrio» replica l’ad.
E molte promozioni nelle redazioni?
«I piani editoriali, che prevedono le promozioni, sono stati approvati dai comitati di redazione — dice l’ad —. Chi protesta soffre di non governare più l’azienda».
Lo share Su Fazio ci sono rimpianti?
«Se ci avesse aspettato — spiega Sergio — lo avremmo confermato, magari rivedendo la parte economica».
Augias resterà in Rai?
«Solo per completare il suo programma».
Gomez al posto di De Girolamo?
«No, Petrolio, Gomez è in seconda serata».
Il talent corteggiato?
«Celentano. Il dialogo è in corso per i 70 anni Rai» svela Sergio.
Chi ospiterà il duello Meloni-Schlein?
«Vespa su RaiUno. Chi sennò?».
[…] pagata la multa per Ferragni e Instagram?
«Sì. E impugnata».
Rosa Chemical torna.
«È già andato da Fiorello. Certe scene non si ripeteranno».
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