LO CONOSCETE "TREDICI PIETRO"? - E' IL RAPPER FIGLIO DI GIANNI MORANDI, CHE NON VUOLE SFRUTTARE IL COGNOME PATERNO – "UN DUETTO CON PAPA’? LUI VORREBBE, IO NO. ME L'HA CHIESTO MA NON POSSO FARE UN FEATURING CON MIO PADRE, MI AMMAZZO LA CARRIERA… HO SEMPRE VISSUTO LA SUA DIMENSIONE MUSICALE COME QUALCOSA DA CUI DISCOSTARMI. LA CONTINUA PRESENZA DEL PADRE NELLA TUA VITA, È UN PESO. DA ADOLESCENTE SONO STATO DA UNO PSICOLOGO PER UN PAIO DI ANNI E…” – VIDEO

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ANDREA SCAGLIA per Libero Quotidiano

 

tredici pietro

 La dritta arriva direttamente dal figliolo tardo-adolescente, appassionato di trap e rap, la musica che - la si capisca o meno - dà voce alla nuova generazione. «Questo non è male - mi dice, lui in genere così selettivo, mostrandomi sul computer un video - e pensa che è figlio di quel cantante che piace a voi, quello dei vostri tempi».

 

Ora, sorvolando sulle poco importanti differenze anagrafiche fra chi scrive e chi canta, definire Gianni Morandi «quel cantante» è un'eresia che si può perdonare solo agli under 18 - peraltro il «che piace a voi» fa trasalire l'animo rockettaro di uno che sempre ha mal sopportato la musica leggera italiana.

 

tredici pietro

 E però, insomma, questo Tredici Pietro - al secolo Pietro Morandi, anni 23, per l'appunto figlio di Gianni e della sua seconda moglie Anna Dan - davvero non è male. Il suo ultimo brano, "Dimmi come fare, lo faccio" - ci dicono pubblicato su YouTube dopo un lungo silenzio seguito all'uscita del suo album di debutto, "Assurdo" - è senza dubbio ben prodotto, suona come si deve, il ragazzo con le rime ci sa fare sia pur transitando da qualche ingenuità, e soprattutto non indugia sulle cupezze e sui luoghi comuni da gangster dell'asilo caratteristiche di molti artisti di secondo piano dell'ondata musicale montata negli ultimi anni. Niente di epocale, per ora, ma Pietro si diverte e fa divertire senza banalità. Ed è cosa non così frequente.

 

tredici pietro

Allora andiamo a capirne un poco di più. Un paio d'anni fa, come detto, era uscita la sua prima raccolta di brani, e il singolo "Pizza e fichi" aveva girato non poco. Come dire, l'operazione aveva suscitato interesse - è arrivato a superare le 4 milioni di visualizzazioni, è così che oggi si misura la popolarità di un musicista rispetto al mercato. Lui, con schiettezza e malcelato fastidio, aveva commentato che certo, ovvio che ritenesse la sua musica bella e godibile, «ma senza il mio cognome chi mi avrebbe cagato?», intendendo che cotanto clamore fosse più che altro di rimbalzo. Certo è che più volte Pietro è tornato a parlare del suo rapporto altalenante con il famoso e ingombrante papà.

 

gianni morandi

«Ho sempre vissuto la dimensione musicale di mio padre come qualcosa da cui discostarmi - ha dichiarato in passato -. Essere figlio d'arte porta più vantaggi che problemi. Non sono una vittima, ma la continua presenza del padre nella tua vita, emotivamente, è un peso». Tanto che «da adolescente sono stato da uno psicologo per un paio di anni, ero in confusione.

 

Molti "figli di" scappano dai padri ingombranti, vivono con la voglia di sconfiggerli. Io invece con il mio ci ho fatto i conti». Interessante. Tredici Pietro dimostra dunque di essere personaggio di personalità. Basterebbe in effetti un featuring - così vengono in sostanza definiti quelli che un tempo si chiamavano duetti - con Gianni, e sai che botto... Ma Pietro no, non ne ha intenzione. Anzi, ha proprio rifiutato la proposta. «Lui vorrebbe, io no - aveva già ammesso a FanPage -.

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Me l'ha chiesto, però io non posso fare un featuring con mio padre, dai, mi ammazzo la carriera, mi distruggo, inizia e finisce. Troppo facile e allo stesso tempo difficile». E si è comportato di conseguenza. Via "Morandi" dal nome d'arte, una musica difficilmente accostabile a quella del papà. «Non mi vendo a un modico prezzo/Perché ho un patrimonio, sì, in testa» scandisce nell'ultimo pezzo. Una bella sfida.

 

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