COSA HA IN MENTE CONTE SULLA RAI? – DOPO LO STRAPPO CON IL PD, LA STRATEGIA DI PEPPINIELLO È QUELLA DI COSTRINGERE MELONI&CO. A SCENDERE A PATTI CON L'OPPOSIZIONE, BOCCIANDO SIMONA AGNES: A DIFFERENZA DI QUANTO AUSPICATO NELLA MAGGIORANZA, LA “COCCA” DI GIANNI LETTA, CON UN DOPPIO NIET IN VIGILANZA, NON RIMARREBBE NEMMENO NEL CDA – UN’IPOTESI CHE CREEREBBE ENORME SCOMPIGLIO NELLA MAGGIORANZA, PERCHÉ FORZA ITALIA, LETTA E LA FAMIGLIA BERLUSCONI PERDEREBBERO UNA PERSONA DI FIDUCIA…
-Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
La vicenda Rai vista dai 5 Stelle e da Alleanza verdi sinistra è semplice: un rischio calcolato ma finalizzato a costringere il centrodestra a trattare per la presidenza […] La strategia messa a terra prevede la bocciatura compatta delle opposizioni in commissione di Vigilanza (il voto è previsto per l’8 o il 9 ottobre) della presidente designata dalla maggioranza Simona Agnes (FI), visto che servirebbero i due terzi dei voti. […]
E a quel punto FdI e soci saranno costretti a scendere a patti con Pd, M5S, Avs.
Gli scenari che si prospettavano erano due. Il primo: le opposizioni tutte unite sceglievano l’Aventino (come ha fatto il Pd) e la destra si nominava tutti e quattro i membri del cda scelti dal Parlamento.
A questi si sarebbero aggiunti i due di nomina governativa, tra cui Agnes. Quest’ultima dopo una eventuale seconda bocciatura in Vigilanza sarebbe restata nel cda perché la maggioranza avrebbe avuto gioco facile a far dimettere il meno votato dei quattro in Parlamento.
Il secondo scenario invece, è ciò che è avvenuto due giorni fa con la scelta di M5S e Avs. Il calcolo fatto è che dopo la seconda bocciatura di Agnes sarà impossibile far dimettere l’esponente in cda in quota Lega, Antonio Marano, fino a quel momento presidente ad interim. Allo stesso modo sarebbe impossibile far dimettere l’esponente in cda d’area FdI, Federica Frangi, la più votata in quota parlamentare visto che espressione del partito più grande.
L’unica che si potrebbe far dimettere sarebbe quindi proprio Agnes, specie dopo la doppia bocciatura in Vigilanza. Ciò creerebbe enorme scompiglio nella maggioranza, perché Forza Italia, Gianni Letta e la famiglia Berlusconi perderebbero una persona di fiducia.
[…] Di fronte alle accuse di un pezzo di Pd e di Italia viva, cioè di un voto mosso da un accordo sottobanco con la destra, in via di Campo Marzio si dicono sdegnati […] Niente giochetti, solo — assicurano — opposizione ragionata.