COSA E’ SUCCESSO A MAHMOOD? ACCUSA UN MALORE IN CAMERINO MA RIESCE A CANTARE - LA SERATA DELLE COVER LA VINCE MORANDI IN COPPIA CON JOVANOTTI MA SCOPPIA LA POLEMICA PER LA SCELTA DI FAR TORNARE LORENZO SUL PALCO COME SUPEROSPITE A TELEVOTO APERTO IN TESTA ALLA CLASSIFICA CI SONO SEMPRE MAHMOOD E BLANCO – SOCIAL SCATENATI SU GRIGNANI: “TORNA ALL'ARISTON. È L'ULTIMO RICORDO CHE HA” - "IL CODICE PER VOTARLO E’ SCOTCH84" – "IL PADRE DI BRITNEY SPEARS CHIEDE L'INTERDIZIONE PER EMMA E FRANCESCA MICHIELIN" – LA GAG DELLA GIANNETTA, LE FLESSIONI DI RKOMI A PETTO NUDO (“RFISIKO”) - LA MOGLIE DEL MINISTRO FRANCESCHINI: “CHE VUOI FARE DA GRANDE? LA BERTÉ” – VIDEO
Da leggo.it
Mahmood si è sentito male. Infatti il cantante cinque minuti prima di esibirsi con Blanco in questa quarta serata del Festival di Sanremo 2022 ha avuto un mancamento. Prontamente soccorso dai sanitari e da un medico presenti dietro le quinte del teatro Ariston, il cantante si è poi ripreso, riuscendo a scendere sul palco per cantare "Il cielo in una stanza" insieme al suo compagno di viaggio.
LA POLEMICA
Da leggo.it
E' polemica su Jovanotti e la scelta di farlo tornare sul palco di Sanremo 2022 come superospite dopo che Lorenzo aveva cantato in duetto con Gianni Morandi (di cui è anche autore della canzone con cui è in gara) nella serata delle cover.
in questa quarta serata del Festival Jovanotti ha prima cantato, con Gianni Morandi, un medley dei loro successi, per poi tornare sul palco dell'Ariston in un secondo momento, a televoto ancora aperto, come superospite. Lorenzo, insieme al suo amico Amadeus, ha dato vita ad un momento di show incentrato sulla loro lunga amicizia. I due hanno ricordato gli inizi della loro carriera, insieme a Claudio Cecchetto, agli albori di Radio Deejay. In seguito Jovanotti ha declamato la poesia "Bello Mondo" di Mariangela Gualtieri.
LA SERATA DEI DUETTI
Fabrizio Biasin per Libero
A un certo punto, ieri, è comparsa una clip lunga 30 secondi: sul terrazzo di un albergo "vista mare" i possibili (probabili) vincitori della 72esima edizione del Festival, Mahmood e Blanco, cantano la loro Brividi con tanto di accompagnamento di chitarra. Pochi metri più giù, in strada, una distesa di ragazze e ragazzi intona questo brano "nato" quattro giorni fa e già imparato a memoria da tutti quanti. Bellissimo.
E questa cosa di Brividi cantata un po' ovunque sta diventando un caso, un bellissimo caso, perché un tempo le canzoni sanremesi nascevano e morivano lì, o comunque ci mettevano un po' per esplodere; oggi, grazie alla tecnologia, certo, ma soprattutto grazie alla "forza" del pezzo, riescono a fare il giro del mondo in un attimo. Ecco, questi due tizi qui ci sono riusciti eccome (per intenderci, sono arrivati al quinto posto della classifica mondiale, mica quella dell'oratorio) e stanno macinando record che è una meraviglia.
Ebbene, ieri nella serata delle cover, forse la più bella, la più ricca, la più "cantata", quella che ha visto l'eterno Morandi fare il giovanotto insieme a Jovanotti che a sua volta faceva benissimo il Morandi (e qui allunghiamo la parentesi perché questi due qui, di bianco vestiti, sono stati realmente fenomenali, ma tanto e tanto), quella del ritorno sul palco di una marea di grandi artisti, da Vinicio Capossela a Loredana Bertè, da Gianluca Grignani a Malika Ayane, da Arisa a Fiorella Mannoia, quella del maestro Vessicchio che si è preso una meritatissima standing ovation, loro due, i "papabili", si sono esibiti sulle note de Il cielo in una stanza di Gino Paoli e, banalmente, ci hanno fatto venire i brividi. Ancora una volta. Ed è francamente pazzesco se si pensa a quello che capitò solo tre anni fa allo stesso Mahmood.
Ricordate? Vince il Festival con Soldi anche grazie al voto della sala stampa e fa incazzare mezzo mondo, da Ultimo stizzito per il secondo posto, all'allora vice-premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che poco dopo disse così: «Più che sulle canzoni preferite di ognuno, vedo che c'è un gran dibattito sul vincitore di Sanremo perché la giuria e la sala stampa hanno totalmente ribaltato il risultato del televoto.
Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic. E qual è la novità? Questi sono quelli sempre più distanti dal sentire popolare e lo hanno dimostrato anche nell'occasione di Sanremo.
Faccio i miei complimenti a Mahmood, a Ultimo e a tutti gli altri. E ringrazio Sanremo perché quest' anno ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c'è tra popolo ed "élite". Tra le sensibilità dei cittadini comuni e quelle dei radical chic. Per l'anno prossimo, magari il vincitore si potrebbe far scegliere solo col televoto, visto che agli italiani costa 51 centesimi facciamolo contare!».
Ebbene, da quel momento Mahmood non ha più sbagliato un colpo, neanche per sbaglio, è finito nell'iperispazio, ha rischiato di vincere l'Eurovision, ha conquistato le classifiche italiane, ora anche quelle globali e vedremo se stasera si porterà a casa un altro Sanremo. Se vogliamo, ha provato a fermarlo solo il fuoco (lo scorso agosto ha perso la casa nell'incendio della Torre del Moro a Milano), ma neppure quello, il fuoco, è riuscito nel suo intento. Figuriamoci se poteva riuscirci Di Maio.