DAGOREPORT! IL RICOVERO PRESSO LA CLINICA PAIDEIA È DI ALMENO 12 GIORNI FA. L’OPERAZIONE AL COLON PER FAR FUORI ALCUNI POLIPI ERA RIUSCITA BENE. DOPODICHÉ IL SISTEMA IMMUNITARIO HA INIZIATO A PERDERE GIRI E SONO SOPRAGGIUNTE VARIE INFEZIONI, PROBLEMI RESPIRATORI E BRONCOPOLMONITE - QUATTRO GIORNI FA ANDÒ A TROVARLO IN CLINICA IL SUO AVVOCATO E AMICO DA 50 ANNI, GIORGIO ASSUMMA. GLI DOMANDÒ SE C’ERA UN “DOPO” E SE AVREBBE INCONTRATO SUO PADRE. GLI CHIESE DI RECITARE INSIEME UN’AVE MARIA
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Il ricovero di Maurizio Costanzo presso la clinica Paideia di Roma è di almeno 12 giorni fa. L’operazione al colon per far fuori alcuni polipi era riuscita bene. Dopodiché il sistema immunitario di Costanzo ha iniziato a perdere giri e sono sopraggiunte varie infezioni, compresa una renale. Quindi sono spuntati problemi respiratori con finale di broncopolmonite.
Fino all’ultimo non ha mai smesso di lavorare: anche il sabato era sempre presente in ufficio e il giorno che più detestava era la domenica. Preparava il suo salotto-show per Canale5 e le sue trasmissioni radio, più le varie rubriche sui giornali. I suoi ultimi futuri progetti riguardavano la sceneggiatura di un film e l’organizzazione di una scuola di televisione per autori e tecnici.
Quattro giorni fa andò a trovarlo in clinica il suo avvocato e amico da 50 anni, Giorgio Assumma. Un compagno di vita e di pasto: ogni mercoledì pranzavano insieme (il giovedì invece faceva colazione con i figli Camilla e Saverio). Per ragioni scaramantiche, Assumma era “invitato” ad essere sempre presente in prima fila al teatro Parioli - una di quelle poche volte che per ragioni di lavoro dette buca, avvenne l’attentato mafioso.
Una volta soli nella cameretta della Paideia, Costanzo, pur essendo ateo, ha chiesto al suo amico cattolico di recitare insieme l’Ave Maria. Poi gli domandò se c’era un “dopo” e cosa sarebbe successo e se avrebbe incontrato suo padre.
Assumma aprì le porte della sua villa appena fuori Roma per la cena nuziale di Maria e Maurizio, dove erano presenti Berlusconi, Letta e Rutelli che aveva officiato il matrimonio in Campidoglio in qualità di sindaco.
E’ sempre Assumma che fece scattare la scintilla fra De Filippi e Costanzo. Avvocato esperto di diritto d’autore (è stato presidente della SIAE), fu interpellato da Maria, all’epoca legale dell’Associazione Discografici, per portare un personaggio dello spettacolo A un convegno a Venezia contro la pirateria.
Il primo nome proposto da Maria fu Pippo Baudo, ma aveva altri impegni. Andò male anche con Bruno Vespa e infine Assumma chiamò l’amico Costanzo. Che non trattò granché bene la curatrice del convegno: una volta sbarcato all’aeroporto di Venezia disse a Maria di non stargli accanto, “sai, i giornalisti…”. Due settimane dopo, Maria era a Roma su invito di Maurizio...