DATELE UN MARTELLO - RITA PAVONE TORNA A SANREMO E SPARA: “IO SOVRANISTA? RINGRAZIO SALVINI MA ANCHE PALMIRO TOGLIATTI". ECCO PERCHE' - "BASTA TWEET, SUI SOCIAL NON MI CAPISCONO, SIAMO IN MEZZO A GENTE INSANA. FORSE SI CAPIRÀ PERCHÉ SONO MANCATA PER 47 ANNI DAL FESTIVAL..." IL RITORNO QUANDO LEGA E SOVRANISTI CONTANO IN RAI SOLO UNA COINCIDENZA?: “SE FOSSE COSÌ SAREI IN TV TUTTI I GIORNI. MAI AVUTO SANTI PROTETTORI" - VIDEO
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Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”
È il Sanremo del test del dna politico. Quello sugli ospiti è un classico, per quello sui testi delle canzoni bisogna attendere gli ascolti, l' edizione 70 introduce quello sui cantanti in gara. È stato sufficiente l' annuncio del cast su Rai1 da parte di Amadeus in versione Befana, per scatenare sui social i commenti contro Rita Pavone (e, di striscio, Anastasio nonostante nei giorni scorsi abbia criticato duramente Salvini) per le sue prese di posizione sovraniste via Twitter: il rilancio di fake news contro gli immigrati in occasione dell' attentato terroristico a Barcellona, la gaffe (compresa di scuse) su Greta Thunberg definita «personaggio da film horror», l' invito ai Pearl Jam a farsi i fatti loro durante i concerti e a non intervenire sul tema dei porti chiusi.
Il Giamburrasca dei social ha già deciso come rispondere?
«All' inizio del mio rapporto con i social non capivo perché i miei colleghi non prendessero posizione su questioni importanti. Ora ci sono arrivata: sono più dritti di me.Esprimi un' opinione semplice e ti vengono addosso. Ho preso atto di quello che succedeva e ho smesso di scrivere. Metto foto di cani, fiori, tramonti... E ho anche smesso di leggere. Sono diventata come le scimmiette: non vedo, non sento, non parlo».
Allora si è persa la sua difesa da parte di Matteo Salvini: «La sinistra ha scoperto un nuovo nemico del popolo»...
«Gli dico grazie. Come ringraziavo Palmiro Togliatti che parlava bene di me a tutti».
Leggere i commenti degli hater le faceva male?
«I primi tempi ci soffrivo. Credevo che non mi capissero. Poi ho realizzato che se qualcuno non vuole capire non c' è modo...».
Qualcuno, con macabri riferimenti a piazzale Loreto, vorrebbe vederla in fondo alla classifica di Sanremo...
«Siamo in mezzo a gente insana... Forse si capirà perché sono mancata per 47 anni dal Festival...».
Perché non si sarebbe mai schierata?
«Non so... forse proprio per quello. Non ho mai avuto santi protettori nella politica».
Però ritorna quando Lega e sovranisti contano in Rai. Coincidenza?
«Il "come mai proprio quest' anno?" mi dà fastidio. Se fosse così sarei in televisione tutti i giorni. Visto che non lo sono o quei santi protettori non valgono una cicca o non esistono proprio».
Si sente sovranista?
«Mi definisco liberale. Guardo le cose, non il partito cui appartiene chi le dice. Sono profondamente italiana: vivo in Svizzera, come Mina, De Benedetti o Tina Turner, e ho il doppio passaporto, ma le mie radici sono in Italia. Mi preoccupo del mio Paese anche se non ci vivo. Se questo è essere sovranisti... per me è essere attaccati al proprio Paese. I miei genitori sono sepolti in Italia, sono legata alla mia città, Torino, e tifo Juventus».
Ci spiega il titolo della canzone, «Niente (Resilienza 74)»?
«È un pezzo grintoso. Settantaquattro sono i mei anni. E la resilienza è stata la costante della mia vita. Sono una abituata agli alti e bassi a grandi successi e grandi delusioni. Questo prendere schiaffi rimanendo sempre in piedi mi ha reso fiera. Sono come una canna, mi piego ma non mi spezzo».